Il monastero

Il monastero

Nei monasteri medievali, piccole città in miniatura, si prega, si lavora e si copiano libri antichi

Tra l’XI e il XII secolo sorgono in Europa centinaia di monasteri. Questi vasti complessi religiosi sono guidati da un abate, e per questo sono noti come abbazie. Si tratta di organismi autonomi dal punto di vista economico, simili a città in miniatura: hanno una chiesa abbaziale, chiostri, oratori, una sala per le riunioni (sala del capitolo) e tutti i servizi possibili, comprese stalle, infermerie, cantine, alloggi per pellegrini. Non a caso i più grandiosi monasteri sono sorti nel Medioevo presso i principali snodi delle vie di pellegrinaggio. L’importanza di questi centri è stata enorme, perché considerati allo stesso tempo luoghi di spiritualità e centri di cultura: negli scriptoria dei monasteri i monaci “amanuensi” (cioè che scrivono a mano) hanno copiato e illustrato i testi degli scrittori greci e latini, ed è proprio grazie al loro lavoro che la cultura antica è giunta fino a noi. La struttura funzionale dei monasteri medievali è rimasta pressoché invariata per secoli.

Una grande innovazione: il chiostro

Ancora oggi, quando entri nell’antico chiostro di un monastero o di un’abbazia, avverti subito un senso di pace e serenità.
Il chiostro (dalla parola latina clàustrum, che significa “serrato, chiuso”) è l’ambiente destinato alla preghiera e alla contemplazione all’interno dei monasteri, ed è la grande innovazione dell’arte romanica. La sua forma si ispira a quella del cortile dell’antica casa romana, dove le stanze erano isolate rispetto all’esterno ma collegate fra loro tramite il peristilio (vedi a pagina 86). Anche il chiostro medievale permette di accedere a tutti i locali, compresa la chiesa, senza che il raccoglimento del monaco venga disturbato dall’esterno. Al centro del chiostro si trova uno spazio quadrato o rettangolare a cielo aperto, con un giardino e un pozzo centrale (o cisterna) per l’acqua piovana, proprio come nelle case romane. Ciascun lato è costituito da un corridoio coperto, affacciato sulla parte centrale grazie a un porticato ad arcate, con colonne la cui base si appoggia a una balaustra o muretto. A questo ambiente suggestivo, addossato al fianco meridionale della chiesa, è annesso anche un ambiente riscaldato, il calefactorium, vicino al quale si trova lo scriptorium.

Al centro, la chiesa

La forma del monastero medievale non è solo legata a esigenze funzionali, ma si ispira anche a una simbologia religiosa. La chiesa è il cuore della cittadella ed è “orientata”, cioè ha l’abside rivolta a oriente: all’alba la luce entra dalle finestrelle per ricordare ai monaci che la luce di Cristo è la vera luce del mondo. La pianta a croce latina ricorda il corpo di Gesù sulla croce, e quando i monaci si siedono nel coro a cantare le lodi si trovano in corrispondenza ideale con la cassa toracica di Cristo, in modo da comunicarne il respiro e la voce.

Arte Attiva 
Arte Attiva 
Storia dell'Arte - Osservare Leggere Confrontare