Geo Touring - volume 3

Molte imprese, grandi e piccole soprattutto nordamericane, europee, giapponesi si sono riorganizzate trasferendo le attività produttive in Paesi asiatici, latino-americani, dell Europa Orientale in cui il costo del lavoro più basso, a parità di qualifica e produttività, consente profitti più alti. Questa delocalizzazione ha riguardato non solo lavori ad alta intensità di manodopera e bassa tecnologia (come nel tessile, per esempio), ma anche la produzione e l assemblaggio di prodotti elettronici in vari Paesi del mondo su licenza e controllo delle imprese madri ; inoltre ha interessato (e di conseguenza modificato) un settore molto importante come quello dell industria automobilistica. Infine a essere delocalizzati sono oggi anche i servizi, specialmente quelli legati alle tecnologie dell informazione (IT), come la programmazione o la gestione di archivi informatici: è ciò che accade in India, attraversata da profondi problemi di diseguaglianza e povertà, ma forte dei suoi molti ingegneri e dei suoi molti abitanti anglofoni. Bjai^cVo^dcVa^ Z igVchcVo^dcVa^ Le multinazionali sono imprese, spesso di dimensioni colossali, che a partire da un polo direttivo situato quasi sempre nel centro del mondo (USA, Canada, Europa o Giappone) controllano filiali e capitali in molti altri Paesi. Alcune, come le grandi compagnie petrolifere (dalla britannica BP alla statunitense Exxon, all italiana ENI) o le multinazionali della distribuzione (Wal-Mart, Carrefour), dell automobile (General Motors e Peugeot) o dell agroalimentare (come Nestlé o Coca-Cola), hanno un fatturato superiore a molti bilanci nazionali (vedi il grafico sotto) e sono in grado di trattare da posizioni di forza con i Governi dei Paesi poveri. B [ifWdi_ed[ Z[b Yecc[hY_e _dj[hdWp_edWb[ CZa &..* aV cVhX^iV YZaa Dg\Vc^ooVo^dcZ bdcY^VaZ YZa Xdb" bZgX^d LdgaY IgVYZ Dg\Vc^oVi^dc d LID ]V YZiZgb^cVid jcV \gVcYZ he^ciV Vaa ZhiZch^dcZ YZa XdbbZgX^d bdcY^VaZ/ daigZ &*% EVZh^! igV Xj^ aV Gjhh^V Z aV 8^cV! hdcd dgbV^ Xd^c" kdai^ cZaa VgZV Y^ a^WZgd hXVbW^d Z aV a^WZgVa^ooVo^dcZ! X^dƒ a Za^b^cVo^dcZ d aV g^Yjo^dcZ YZaaZ WVgg^ZgZ iVg^[[Vg^Z! h^ ƒ ZhiZhV YVa XVbed YZaaZ bZgX^ bViZg^Z eg^bZ Z bVcj[Vii^ V fjZaad YZ^ hZgk^o^ Z YZaaZ egdeg^Zi| ^ciZaaZiijVa^# 6cX]Z ^a XdbbZgX^d ^ciZgcVo^dcVaZ ƒ \ZgVgX]^Xd/ ad Ydb^cV" cd eZg kVadgZ Y^ hXVbW^ a :jgdeV! a 6h^V! ^a CdgY 6bZg^XV Z ad XdcigdaaVcd aVg\VbZciZ aZ bjai^cVo^dcVa^! XdcXZcigViZ fjV" h^ ijiiZ cZ^ EVZh^ V e^‘ Vaid gZYY^id! Va XZcigd YZaa ZXdcdb^V bdcY^VaZ# Più generale e moderno è il termine azienda transnazionale : sono transnazionali le imprese, anche medie e piccole, che sfruttando le tecnologie informatiche e la continua riduzione dei costi di trasporto decentrano per intero la produzione, fino a trasformarsi in pure centrali di progettazione, controllo, distribuzione di licenze e marketing. Nike, primo produttore mondiale di abbigliamento e accessori sportivi, non ha stabilimenti propri ma fa produrre le sue scarpe in centinaia di fabbriche sparse nel mondo, vendendo in realtà un immagine (caratterizzata da un logo distintivo) sapientemente pubblicizzata in ogni angolo della Terra. Allo stesso modo, il colosso informatico statunitense Apple si occupa esclusivamente di progettare, distribuire e pubblicizzare i propri prodotti, ma la fabbricazione vera e propria viene delegata a grandi fabbriche di elettronica cinesi. >a \gV Xd bdhigV ^a [ViijgVid Y^ \gVcY^ bjai^cVo^dcVa^ eVgV\dcVid Va E>A Y^ VaXjc^ HiVi^ YZa bdcYd# ,*

Geo Touring - volume 3
Geo Touring - volume 3
Gli Stati del mondo