LE REGIONI DELL’AMERICA

America Settentrionale

Con America "Settentrionale" o "America anglofona" (cioè di lingua inglese) si indica il vasto territorio a nord del Golfo del Messico, che si estende fino ai ghiacci polari. È una regione compatta a sud, dove solo la penisola della Florida si allunga fra le acque, mentre a nord si articola in una serie di grandi golfi e baie (Baia di Hudson, Baia di Baffin, Golfo del San Lorenzo) delimitati e contornati da penisole, arcipelaghi e grandi isole come la Groenlandia, Terranova, e l'isola di Baffin.

IL TERRITORIO E L'AMBIENTE

Le Montagne Rocciose, gli Appalachi e lo "scudo canadese"

Il settore occidentale dell'America del Nord è percorso da un complesso sistema montuoso formato dall'imponente catena delle Montagne Rocciose e da una serie di formazioni minori che le affiancano. La massima altitudine si raggiunge con il Monte McKinley, 6194 m, in Alaska. In territorio statunitense, fra le Montagne Rocciose e la costa si alternano altre catene e vasti altopiani aridi, con ampi tratti desertici incisi da profonde gole tra pareti a strapiombo: i famosi canyon.
A est, la catena degli Appalachi, più antica e "limata" nei millenni, raggiunge in un solo punto i 2000 m. Ancor meno elevato è lo scudo canadese, un vasto tavolato formato da rilievi collinari spianati dall'erosione glaciale.

I fiumi e i laghi

I principali fiumi nordamericani sono, da nord a sud, il Mackenzie (4241 km), in territorio canadese, che si getta nel Mar Glaciale Artico; il San Lorenzo (3058 km), che collega i Grandi Laghi con l'Oceano Atlantico attraversando la regione canadese del Québec; e il Mississippi-Missouri (5620 km), in territorio statunitense, che sfocia nel Goffo del Messico. Più a sud ancora, il Rio Grande (3034 km) segna il confine tra Stati Uniti e Messico.
II territorio più ricco di laghi è quello del Canada, che tra grandi e piccoli ne comprende ben 250.000. Il complesso più importante, che il Canada condivide con gli Stati Uniti, è quello dei cinque Grandi Laghi (Superiore, Huron, Erie, Ontario e Michigan, l'unico interamente statunitense), che coprono una superficie complessiva (circa 250.000 km2) di poco inferiore a quella dell'Italia. Il dislivello di un centinaio di metri esistente fra il Lago Erie e l'Ontario dà luogo a uno dei più grandiosi salti d'acqua del mondo: le famose Cascate del Niagara.

Climi e ambienti

A mano a mano che si scende da nord a sud, il clima della regione varia da molto freddo a temperato. Si va dalla temperatura annua media di -11 °C di Coppermine, nel nord del Canada, ai 24-25 °C di Miami, sulla punta meridionale della Florida. Nelle regioni centrali prevale un freddo clima continentale, ma non mancano zone torride, come negli aridi altopiani dell'Arizona o nelle assolate pianure meridionali del Texas. L'influsso del mare rende il clima più mite sulle coste; in California, per esempio, si verificano condizioni molto simili a quelle del clima mediterraneo. Da notare che città costiere come Halifax e New York, sull'Atlantico, risultano molto più fredde e piovose di Genova e Napoli, collocate alle stesse latitudini: questo dipende dal fatto che il tratto di oceano su cui si affacciano è percorso da correnti fredde, mentre le acque del Mediterraneo sono sensibilmente più calde.

Il Passaggio a nord-ovest


A nord il Canada si affaccia sul Mar Glaciale Artico ma... non è facile accorgersene! Infatti ci si può spostare dalla terraferma fin sopra il mare muovendosi lungo una piattaforma perennemente ghiacciata. Già alla fine del XV secolo gli europei iniziarono a cercare il Passaggio a nord-ovest, cioè una rotta commerciale marina che mettesse in comunicazione l'Atlantico e il Pacifico percorrendo gli stretti tratti di mare che durante il disgelo si liberano fra l'estrema costa canadese e i ghiacci della calotta polare. Lo scopo era quello di accorciare il viaggio dall'Europa al Giappone e all'Oriente asiatico, con enormi risparmi di tempo, carburante e costi, rispetto ai viaggi che prevedevano il passaggio lungo il Canale di Panama o il Canale di Suez. Solo nel 2000, però, diverse navi sono riuscite a compiere il percorso. Negli anni seguenti il riscaldamento globale del pianeta ha provocato un ulteriore ritiro dei ghiacci e la nuova via potrebbe diventare, entro breve, la più seguita, rivoluzionando il sistema dei grandi traffici internazionali. 

LA POPOLAZIONE

Con una densità media di circa 23 ab./km2, contro i 94 dell'Asia e i 116 dell'Unione Europea, l'America Settentrionale risulta essere, nel suo complesso, una delle regioni meno densamente popolate del mondo.

Una densità molto irregolare

La bassa densità è dovuta al fatto che esistono enormi disparità tra Stato e Stato e tra zona e zona. Il Canada, per esempio, ha una densità modestissima (circa 3 ab./km2) e la Groenlandia quasi nulla (0,03 ab./km2); anche gli Stati Uniti, che pure con circa 309 milioni di abitanti risultano essere il terzo Stato più popoloso del mondo, fanno registrare una densità media non molto elevata (33 ab./km2), perché la popolazione si distribuisce su una superficie molto vasta. Sia nel Canada sia negli Stati Uniti la distribuzione non è uniforme: si registrano forti concentrazioni in alcune zone, soprattutto quelle costiere, in particolare sull'Atlantico, mentre la fascia centro-occidentale è molto meno abitata e l'estremo Nord addirittura spopolato.
Nel Canada i maggiori agglomerati urbani sono quelli di Toronto, nella regione dei Grandi Laghi, Montréal, sul San Lorenzo tra i Grandi Laghi e l'Atlantico, e Vancouver, grande porto sul Pacifico.
Negli Stati Uniti le città più popolose sono New York, sulla costa atlantica, Los Angeles, sul Pacifico, e Chicago, nella regione dei Grandi Laghi.

CONFRONTA

Osserva queste due immagini: da una parte New York, dall'altra la Groenlandia. Che cosa ti suggeriscono in relazione alla densità di popolazione?


Il famoso skyline (profilo) di New York con i suoi grattacieli.

Una lingua, più due, più dodici

Le lingue più parlate sono quelle introdotte dai colonizzatori europei, prima fra tutte l'inglese, sia negli Stati Uniti sia nella parte più popolosa del Canada. Negli Stati Uniti, però, ci sono anche circa 34 milioni di persone che parlano lo spagnolo, e nel Québec canadese 7 milioni di abitanti sono di lingua francese o bilingui.
Solo nelle riserve indiane, in Groenlandia e nelle inospitali regioni del Canada e dell'Alaska popolate dagli inuit, sono ancora presenti le lingue degli originari abitanti del Nord America; si tratta di oltre una dozzina di idiomi, parlati però da un numero di persone molto modesto, circa 1 milione in tutto.

Protestanti, cattolici e altre confessioni

La distribuzione delle religioni ricalca quella delle lingue. Presso la popolazione di lingua inglese c7è una prevalenza netta, ma non assoluta, delle confessioni protestanti, mentre le popolazioni di lingua francese e spagnola sono in grande maggioranza cattoliche. Le altre religioni sono praticate da sostanziose minoranze: ci sono tanti ebrei in America del Nord (poco meno di 6 milioni) quanti ce ne sono in Israele, mentre i musulmani sono circa 3 milioni e i buddisti circa 2 milioni.

La Groenlandia: un (possibile) nuovo Stato americano

La più grande isola del mondo, la Groenlandia, che appartiene politicamente alla Danimarca, è collocata quasi interamente oltre il Circolo Polare Artico ed è ricoperta dai ghiacci (nella foto, il villaggio di llulissat nella Baia di Disko). Conta meno di 60.000 abitanti, ma è sette volte più estesa dell'Italia, e se i cambiamenti climatici in corso (come si prevede) dovessero rendere abitabile e coltivabile anche solo l'1% del territorio, arriverebbe a un'estensione "utile" pari a quella dell'Emilia-Romagna. Nel 2009 la Danimarca ha concesso alla Groenlandia il pieno autogoverno, tranne che in materia di difesa e politica estera: è solo l'ultimo di una serie di passi che potrebbero portare alla nascita di un nuovo Stato indipendente abitato da inuit, popolo di lingua eschimese dedito alla pesca. Il petrolio e altre importanti risorse minerarie presenti nel sottosuolo, opportunamente sfruttate, potrebbero garantire il benessere del nuovo Paese.



NEL CORSO DEL TEMPO

PERIODO
EVENTI
40.000 a.C.
Popolazioni primitive provenienti dall'Asia entrano in America Settentrionale.
XVI sec.
Dopo la scoperta di Colombo, ha inizio la colonizzazione inglese, francese e spagnola della regione.
XVII sec.
Viene attuata una massiccia importazione di schiavi neri dall'Africa.
1763
Le regioni del Canada colonizzate dai francesi passano sotto il controllo inglese.
1776
Con la Dichiarazione d'indipendenza dalla Gran Bretagna, le colonie inglesi fondano gli Stati Uniti.
1789-1849
Gli Stati Uniti espandono i loro confini attraverso l'acquisizione di nuovi territori e con guerre che provocano lo sterminio dei nativi americani.
XX sec.
Dopo l'intervento nelle due guerre mondiali e nuove ondate di immigrazione, gli Stati Uniti diventano la prima potenza politica ed economica del pianeta.

L'ECONOMIA

Fra le grandi aree in cui si usa suddividere il mondo, quella nordamericana rappresenta senza dubbio la più ricca. Due dati in particolare lo dimostrano: Stati Uniti e Canada ospitano circa il 5% (cioè un ventesimo) della popolazione mondiale e annualmente producono, o si procurano e consumano, il 25% (cioè un quarto) del totale di beni prodotti sul pianeta! Gli Stati Uniti sono la prima potenza economica mondiale (o la seconda, se si considera l'Unione Europea come un unico sistema economico) e il Canada, con solo 34 milioni di abitanti, è al decimo posto.

Autosufficienza agricola e grandi esportazioni

Le attività del settore primario, pur occupando meno di 1 lavoratore su 100 negli Stati Uniti e 2 su 100 in Canada, forniscono in abbondanza cereali, ortaggi, frutta, pesce, carne, latte, oltre a zucchero, cotone, tabacco, legname.
L'autosufficienza alimentare è pienamente assicurata e i due Paesi nordamericani sono i maggiori esportatori di cereali del mondo.

Risorse minerarie, centrali idroelettriche e nucleari

La regione è ricca di risorse energetiche e di minerali (entrambi localizzati sulla carta nella pagina a fianco, che indica anche le zone dedicate all'agricoltura, al pascolo, a boschi e foreste). Nei due Paesi abbondano gas naturale, carbone, petrolio, ferro, rame, zinco, oro, argento e minerali rari. La disponibilità di uranio è alla base dell'installazione di reattori nucleari, che sono ben 18 in Canada e addirittura 104 negli Stati Uniti.

Il maggior complesso industriale del mondo

Anche nell'industria, come nel settore primario, una percentuale relativamente limitata di occupati (circa il 20% in entrambi i Paesi) basta a far funzionare il maggior complesso industriale del mondo, che figura ai massimi livelli nei settori petrolchimico, chimico, siderurgico, meccanico, automobilistico, aerospaziale, dell'elettronica, dell'informatica. I maggiori poli industriali sono localizzati nella regione dei Grandi Laghi (Chicago, Montréal), nell'ampia area intorno a New York che va da Boston a Washington, e nei pressi di Los Angeles, sulla costa del Pacifico.

Trasporti e comunicazioni: dal jet alla slitta

All'abbondanza di risorse e beni di ogni genere, si accompagna sempre un forte sviluppo di tutte le attività del settore terziario, soprattutto finanziarie, commerciali e relative ai trasporti. La rete delle comunicazioni stradali, ferroviarie, aeree e navali è estremamente sviluppata e il settore terziario nel suo complesso, comprendendo istruzione, sanità, comunicazione, spettacolo ecc., arriva a occupare più di tre quarti della popolazione attiva. È curioso che, date le particolari caratteristiche del territorio, i trasporti utilizzino tanto i più moderni e veloci jet, quanto le slitte trainate da cani.

DUE PAESI QUASI GEMELLI

Se non fosse per l'enorme differenza di peso demografico (309 milioni di abitanti negli USA a fronte di solo 34 milioni di canadesi), Stati Uniti e Canada dal punto di vista del reddito e delle condizioni di vita si potrebbero considerare due Stati gemelli. Gli Stati Uniti precedono di poco il Canada per reddito medio (circa 47.000 dollari pro capite contro circa 46.000), ma vengono superati per speranza di vita (79 per i maschi, 83 per le femmine in Canada, contro, rispettivamente, i 77 e gli 82 negli Stati Uniti). I due Stati sono entrambi fra i primi 10 Paesi al mondo per quanto riguarda l'Indice di sviluppo umano.

CONFRONTA

I dati socio-economici


Stati PIL pro capite in $ USA Speranza di vita M/F ISU (classifica)
 USA 47.284 77/82 0,902 (4°)
 Canada 46.215 79/83 0,888 (8°)
 Italia 34.059 78/84 0,854 (23°)


I dati che vedi sono quelli tipici dei Paesi avanzati. Confrontali con i numeri di un altro Paese molto sviluppato, il Giappone (pagina 167) e prova a stilare una "classifica".

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Geo Touring - volume 3
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Gli Stati del mondo