ESTREMO ORIENTE: ZOOM SU UN PAESE

Giappone



L'arcipelago su cui si estende il Giappone è formato da un arco di isole che si allungano da nord-est a sud-ovest per quasi 3000 km fronteggiando, talora a breve distanza, i territori russi, coreani e cinesi.

IL TERRITORIO E L'AMBIENTE

Le quattro isole che contano

Molto estese e assai popolose sono soltanto le quattro isole di Honshu, Hokkaido, Kyushu e Shikoku. In particolare la maggiore, l'isola di Honshu, grande quasi quanto l'ltalia, ospita da sola oltre 100 milioni di abitanti, pari a quattro quinti della popolazione giapponese. Delle oltre 3000 isole minori, molte sono poco più che grossi scogli disabitati.

Le quattro isole contese

Fra l'estremo Nord del Paese e la penisola russa della Kamchatka si estende l'arcipelago delle Isole Curili, che Russia e Giappone hanno più volte occupato a turno. Oggi sono sotto il controllo russo, ma i giapponesi ne rivendicano il possesso: chiedono almeno le quattro isole a loro più vicine, considerato anche che sono abitate dai discendenti degli ainu, gli abitanti originari del Giappone.

Vulcani, terremoti e costruzioni antisismiche

L'arcipelago giapponese è situato lungo la cosiddetta cintura di fuoco del Pacifico, che in quest'area segna la linea di contatto tra la zolla tettonica del Pacifico e quella eurasiatica. Si tratta di una zona che ospita numerosi vulcani ed è spesso soggetta a terremoti e maremoti. Ogni sei o sette anni si verificano scosse di grande intensità, che risultano meno devastanti che da noi perché case e infrastrutture in Giappone sono antisismiche, cioè in grado di resistere alle scosse. Ciononostante, 1711 marzo 2011 uno tsunami con onde alte fino a dieci metri, causato da un terremoto di 8,9 gradi della scala Richter, si è abbattuto sulle coste nord-orientali affacciate sul Pacifico, causando gravissimi danni e circa 15.000 vittime.

PUNTO AMBIENTE

Circa tre quarti del territorio giapponese sono occupati da un complesso sistema di formazioni montuose, che culminano nei 3776 m del Fuji, nome che secondo alcuni studiosi significa "incomparabile", "senza uguali".
Il Fuji è un vulcano considerato non ancora spento, anche se la sua ultima eruzione avvenne 300 anni fa. Dista poco più di 100 km da Tokyo, da dove è visibile nelle giornate più limpide. La sua cima, innevata per dieci mesi all'anno, è considerata un simbolo sacro dai giapponesi, che ritengono un dovere compiervi un pellegrinaggio almeno una volta nella vita.



Una caratteristica veduta del Monte Fuji, incorniciato dai ciliegi in fiore.

Corsi d'acqua brevi ma ben alimentati

In un Paese in cui il punto più interno dista meno di 100 km dal mare, i fiumi sono in genere brevi, con forte pendenza e per niente navigabili. Le piogge abbondanti li rendono comunque sufficientemente ricchi di acque, così che essi risultano utili per la produzione di energia elettrica, a monte, e per l'irrigazione delle pianure costiere a valle. Solo il Tone, insinuandosi fra i diversi rilievi, raggiunge una lunghezza di circa 400 km.

LA POPOLAZIONE

Il Giappone è tra i primi Paesi al mondo per reddito pro capite, qualità e durata media della vita. I circa 128 milioni di abitanti costituiscono però una delle popolazioni più "vecchie" del pianeta; infatti i giapponesi che hanno dai 30 ai 45 anni sono molti più di quelli che ne hanno tra i 15 e i 30, che a loro volta sono molto più numerosi della generazione al di sotto dei 15 anni.

Ordinamento dello Stato

Il Giappone è una monarchia costituzionale dal 1946. L'imperatore, che simboleggia l'unità del popolo, ha però attualmente una carica soltanto formale. Il potere esecutivo è esercitato da un Governo presieduto da un Primo Ministro, espresso da un Parlamento (Kokkai) bicamerale a cui spetta anche il compito di proporre e discutere le leggi.

Mega-città e mini-campagne

Il Paese è densamente popolato, con forti variazioni interne nella distribuzione degli abitanti da un'isola all'altra: in quella di Honshu la densità si avvicina a 500 ab./km², contro i poco più di 70 ab./km² di Hokkaido.
Ancora più netta è la contrapposizione fra città e campagna. Il tasso di urbanizzazione è molto elevato, pari al 67%, e la popolazione urbana si concentra nelle zone costiere, dove le città sono così fìtte e così popolose che in molti casi creano delle conurbazioni nelle quali non è possibile distinguere i confini fra un agglomerato e l'altro. Vasti spazi, molto più estesi di quelli urbanizzati, sono invece scarsamente abitati, con la popolazione dispersa in un gran numero di villaggi e piccoli insediamenti agricoli, allineati lungo valli separate una dall'altra dalle mille diramazioni del rilievo.

Tokyo, la "capitale orientale"

Un tempo la capitale del Giappone era Kyoto, poi fu spostata più a oriente, a Edo, che venne ribattezzata Tokyo, nome che vuol dire appunto "capitale orientale".
Oggi la città è al centro della più popolosa area urbana del mondo, con oltre 13 milioni di abitanti solo per la municipalità di Tokyo (che è stata dichiarata ufficialmente "metropoli" dal Governo), e oltre 35 milioni nell'area metropolitana.
È il centro della politica, della finanza e degli affari del Paese; a Tokyo infatti c'è la maggior concentrazione di università, musei, banche, negozi, teatri e luoghi di divertimento del Giappone.

La lingua giapponese, lo Shintoismo e il Buddismo

I giapponesi hanno una lingua propria, diversa dal cinese e dalle altre che si parlano nella regione. Utilizzano però lo stesso sistema di scrittura, semplificato riducendo a meno di 2000 il numero di ideogrammi necessari alla comprensione della lingua di uso quotidiano.
La religione nazionale è lo Shintoismo. Non si tratta in realtà di una vera e propria confessione religiosa, quanto piuttosto di un culto di cui sono oggetto sia fenomeni naturali sia divinità locali, la persona dell'imperatore e gli antenati familiari. Lo Shintoismo ha le sue pratiche rituali ma non ha dogmi di fede, quindi ammette che si seguano altre religioni: molti giapponesi sono contemporaneamente shintoisti e buddisti, e una piccola minoranza anche cristiani.

IL "TIPO GIAPPONESE"

I giapponesi hanno caratteristiche fisiche loro proprie che li distinguono, per esempio, dai cinesi e dagli altri popoli della regione. Questo "tipo giapponese" si è formato nei secoli dall'incrocio fra un'originaria popolazione del luogo, gli ainu, con caratteri di tipo europoide, e le successive migrazioni di popolazioni cinesi e mongole. Gli ainu non sono del tutto scomparsi: una piccola minoranza è ancora presente nell'Isola di Hokkaido e in alcune isole dell'arcipelago delle Curili, appartenenti alla Russia.

CONFRONTA

I dati socio-demografici


Giappone
Italia
Tasso natalità
8‰
9,3‰
Tasso mortalità
9‰
9,7‰
Incremento naturale
-1‰
0,1‰
Tasso mortalità infantile*
2‰
3‰
Speranza di vita (M/F)
80/87
78/84
Analfabetismo
0%
1,1%
*entro un anno di vita

Considera i dati relativi all'incremento naturale e alla speranza di vita: che cosa puoi concludere riguardo alla popolazione del Giappone?

L’ECONOMIA

Il Giappone ha costruito la sua potenza economica soprattutto su attività di trasformazione delle materie prime, di cui è piuttosto povero ma che importa in abbondanza e che poi riesporta dopo averne curato la lavorazione.

Il riso e la pesca, con qualche contestazione

Circa il 12% del territorio è coltivabile e oltre metà di questo è riservata al riso; le uniche altre produzioni di rilievo sono quelle di ortaggi, patate, soia e tè. L’allevamento dà rese alimentari insufficienti, mentre per la pesca, attività che fornisce la principale fonte di alimentazione nazionale, il Giappone figura al primo posto nel mondo. A proposito di pesca, si registra una certa tensione fra il Giappone e la comunità internazionale a causa della caccia alla balena, praticata dai giapponesi ma vietata da quasi tutti gli altri Paesi.

Il problema dell’energia e le centrali nucleari

Il paese è povero di risorse minerarie e in particolare di fonti di energia, che importa in grandi quantità per alimentare le sue sviluppatissime attività industriali (primo importatore mondiale di carbone, secondo per il petrolio e il gas naturale). Il Giappone vanta inoltre il secondo apparato elettronucleare del mondo, con oltre 50 reattori in funzione, che forniscono oltre un quarto dell’energia impiegata; in seguito all’incidente della centrale di Fukushima del 2011, tuttavia, il Governo ha annunciato di voler ridurre progressivamente il settore, fino alla chiusura di tutti i reattori entro il 2040.

Televisori, computer e automobili

Lo sviluppo industriale interessa tutti i settori, dall’alimentare al tessile, dall’elettronico al chimico, dal siderurgico al metalmeccanico. Le principali produzioni da esportazione, per cui il Paese è famoso nel mondo, sono quelle di radio e televisori, macchine fotografiche e fotocamere, computer e videogiochi, motociclette, pneumatici e soprattutto autovetture: la prima industria automobilistica nazionale, la Toyota, figura al primo posto nel mondo per numero di veicoli prodotti ed esportati. Gli impianti industriali giapponesi sono stati costretti a subire lunghi periodi di chiusura nel 2011 a causa dei danni provocati dal terremoto e della mancanza di energia dovuta alla disattivazione precauzionale di molte centrali nucleari. Tale inattività, insieme ai costi della ricostruzione, ha influito negativamente sull’economia nazionale, già provata dalla crisi economica mondiale.

Investire nella ricerca

Il "segreto" del successo dell'economia giapponese sta nella sua eccezionale capacità di anticipare gli altri Paesi nella creazione di prodotti di qualità sempre più elevata, o nella creazione di prodotti nuovi. Per anni i giapponesi si sono applicati in una meticolosa riproduzione delle eccellenze tecnologiche di altri Paesi, migliorandone e ottimizzandone la produzione e le prestazioni. I grandi sforzi per finanziare la ricerca di base hanno poi fatto il resto. Il Giappone, infatti, investe nella ricerca quanto la Cina (dieci volte più popolosa), e negli investimenti sulla ricerca è secondo solo agli Stati Uniti (ma allo stesso livello degli USA se si considera il numero di abitanti). È all'avanguardia nei settori dell'elettronica, dell'informatica, della telematica, delle biotecnologie. È ai primi posti nella realizzazione di treni e aerei super veloci (nella foto), e al primo posto assoluto nella robotica, con la realizzazione e lo studio di robot sempre più piccoli in grado, per esempio, di sorvegliare l'abitazione, pulire le stanze, dar da mangiare agli animali domestici o fare da badanti ad anziani e invalidi.  



LEGGI il GRAFICO

La formazione del PIL giapponese è abbastanza simile a quella italiana (agricoltura 5%, industria 29%, altre attività 66%).Quali sono però, secondo te, le principali differenze tra i due sistemi economici?

COMPOSIZIONE DEL PIL


Geo Touring - volume 3
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