Dossier

Le Tigri asiatiche

A partire dagli anni Sessanta del secolo scorso, nel Sud-Est asiatico iniziò a delinearsi un singolare fenomeno economico: alcuni Paesi poveri, sovrappopolati, privi di risorse naturali e di capitali, cominciarono ad aggredire il mercato internazionale conquistandone intere fette con prodotti di elevatissima qualità. Nel decennio successivo questo fenomeno si rafforzò e i suoi protagonisti, come Indonesia, Singapore (nella foto, il distretto finanziario) e, in Estremo Oriente, Hong Kong, Taiwan e Corea del Sud, divennero famosi in tutto il mondo come "Tigri asiatiche", un'espressione così fortunata che da allora fu usata per indicare in genere i Paesi che hanno conosciuto un forte e inaspettato sviluppo economico.
Che cosa c'è alla base di quello che è stato definito il miracolo asiatico? Si tratta di un insieme complesso di elementi. Nell'affermazione delle Tigri asiatiche ha avuto una grande importanza l'esempio del Giappone, riuscito in pochi anni, con uno sforzo anzitutto umano, a ricostruire la sua economia devastata dalla Seconda Guerra Mondiale. Decenni dopo, anche questi Paesi avevano abbondante manodopera disposta a grandi sacrifici: con capitale preso a prestito, avviarono la produzione di beni di alto livello tecnologico destinati ai Paesi industrializzati dell'Occidente. Investirono poi il capitale accumulato negli altri Paesi della costa meridionale del Pacifico, soprattutto in Indonesia, Thailandia e Malaysia, dalle quali importavano beni di consumo, creando nel contempo nuovi sbocchi per le proprie industrie. Per più di vent'anni i tassi annui di crescita delle Tigri asiatiche non scesero mai sotto il 5%, superando in qualche occasione il 10%. Ma l'economia è inevitabilmente sottoposta a cicli di crescita e recessione: la prima battuta di arresto per le Tigri asiatiche arrivò nel 1997, con l'esplosione di una colossale "bolla speculativa" (un fenomeno economico per cui il valore di aziende e titoli finanziari viene letteralmente "gonfiato" per puro scopo di profitto, senza che a questo aumento di valore corrisponda una reale e solida crescita economica) che causò una grave crisi finanziaria in tutta la regione. Una volta superato questo momento, le Tigri hanno dovuto fare i conti con l'impressionante crescita economica, e la conseguente concorrenza, dei due più popolosi Paesi asiatici, la Cina e l'India, che hanno scalato rapidamente le classifiche economiche fino a prendere posto tra le più grandi economie mondiali. Una crescita che non si è arrestata neppure di fronte alla grave crisi economica che ha colpito gran parte delle economie avanzate a partire dal 2008, comprese quelle delle ormai vecchie "Tigri", che hanno dovuto affrontare un rallentamento, se non una vera e propria recessione, e problemi quali l'aumento della spesa pubblica e della disoccupazione.

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Geo Touring - volume 3
Geo Touring - volume 3
Gli Stati del mondo