La storia

A6 HIDG>6 La storia del popolo russo si può far iniziare intorno al IX secolo, quando i Rus (chiamati anche Variaghi), una popolazione di origine vichinga proveniente dalla Scandinavia, si stabilirono nell attuale territorio russo mescolandosi agli abitanti indigeni di etnia slava. Nacquero vari principati indipendenti, tra cui quelli di Novgorod e di Vladimir. Nel XIII secolo la regione fu invasa da sud-est dai Mongoli e dai Tartari guidati da Genghis Khan, che fondarono il Khanato dell Orda d Oro sottomettendo i principati russi. Nel XIV secolo i Mongoli furono respinti dal nascente Principato di Moscovia, con capitale Mosca, che nel giro di due secoli conquistò il controllo dell intera regione ed estese il proprio dominio in Asia sotto la guida del principe Ivan IV, detto il Terribile (1530-1584), il primo sovrano russo a proclamarsi zar (termine che deriva dal latino Caesar, Cesare, cioè imperatore). Nel XVII secolo il potere passò alla dinastia dei Romanov, che completarono l unificazione della nazione e sancirono la nascita dell Impero Russo. In particolare, lo zar Pietro I il Grande (1672-1725) trasformò la Russia in una monarchia assoluta e fondò la nuova e moderna capitale del Paese, San Pietroburgo. Il potere dei Romanov durò fino al 1917, quando, a causa delle sconfitte belliche riportate nel conflitto mondiale in corso e della disastrosa situazione economica e sociale, in Russia scoppiò una serie di rivolte di contadini e operai. Questi erano rappresentati dal Partito Bolscevico, una formazione politica comunista guidata da Vladimir Il ic Ul janov, soprannominato Lenin, che prese il potere nel corso della cosiddetta Rivoluzione d Ottobre e, dopo aver fatto giustiziare lo zar Nicola II e la sua famiglia, diede vita a uno Stato d ispirazione comunista che divenne, nel 1922, l URSS (Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche). L URSS comprendeva, oltre alla Russia, anche le attuali Ucraina e Bielorussia, le Repubbliche Baltiche (Lituania, Lettonia ed Estonia), numerosi Stati del Caucaso, come Armenia e Georgia, e molti Paesi asiatici. Morto Lenin, nel 1924 salì al potere Stalin, che combinò una politica di forte industrializzazione con l instaurazione di un regime autoritario e la repressione di ogni forma di dissenso, fino alla sua morte nel 1953. Nella Seconda Guerra Mondiale la Russia contò 20 milioni di morti e subì l invasione tedesca, che alla fine fu però respinta consentendo all URSS di risultare tra i vincitori del conflitto. Dal secondo dopoguerra l Unione Sovietica divenne così una delle due principali potenze mondiali insieme agli Stati Uniti, ai quali la contrappose un lungo conflitto politico, diplomatico ed economico passato alla storia come Guerra Fredda. &,' G:DC: H6GB6I>86 AZc^c! \j^YV YZaaV G^kdajo^dcZ Y DiidWgZ! ^c jc bVc^[Zhid Y ZedXV# Nel 1991, dopo anni di difficoltà economiche e politiche di vario genere, e in seguito alle riforme del Presidente Mikhail Gorbaciov, l Unione Sovietica cessò di esistere per dar vita a diversi Stati indipendenti, uno dei quali è l attuale Federazione Russa. A DG9>C6B:CID EDA>I>8D La Russia è una repubblica federale: il suo territorio è ripartito in numerose suddivisioni amministrative, con nomi e gradi di autonomia differenti, per un totale di 83 soggetti federali autonomi riuniti in 8 distretti federali principali (vedi Atlante alle pagine 40-41). Cercando di semplificare, gran parte della Russia europea e alcune parti di quella asiatica dove prevalgono gli abitanti di origine propriamente russa sono divise in 46 oblast (province) e 9 krais (territori): si tratta di province autonome rette ognuna da un governatore, ma che in sostanza sono strettamente dipendenti dal Governo centrale. Sempre nella Russia europea, San Pietroburgo e Mosca, data la loro importanza, sono considerate città federali: non appartengono ad alcuna regione e hanno un Governo autonomo. Le restanti parti della Russia europea e asiatica, dove vivono consistenti minoranze formate da etnie diverse da quella russa, sono divise in 21 repubbliche, che hanno un ampia autonomia interna. Sono presenti soprattutto nella regione del Caucaso, nella parte orientale della Russia europea e nelle regioni meridionali della Russia asiatica, al confine con la Mongolia. Esistono infine 4 territori autonomi che non hanno la qualifica di repubblica. Nelle repubbliche autonome vivono popolazioni con culture, lingue e religioni differenti da quelle della maggioranza russa; in molte sono diffuse forti spinte autono-

Geo Touring - volume 2
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Gli Stati d’Europa