Punto di osservazione privilegiato dello spettacolare scenario delle Gole sono i "balconi della Mesclia", belvederi naturali sulla riva sinistra del fiume, sospesi su strapiombi di 250 metri di altezza. Non lontano si eleva il ponte dell'Artuby, che prende il nome da un piccolo affluente del Verdon, noto soprattutto agli spericolati praticanti del bungee-jumping, il salto nel vuoto con l'elastico.
Fra canyon e borghi medievali
Una vera e propria esplorazione delle Gole del Verdon, ritenute fino ad allora inaccessibili, si ebbe solo agli inizi del XX secolo. La maestosità del canyon ne ha fatto una delle maggiori attrazioni francesi: ogni anno richiama appassionati di trekking, arrampicata, canoa e parapendio. I dintorni sono disseminati di piccoli borghi medievali, spesso vivacizzati da colorati mercatini di gusto provenzale, e da chiesette arroccate, un'ulteriore attrattiva per il turismo culturale. L'intero territorio è stato posto sotto tutela ambientale nel 1997 con l'istituzione del Parco Naturale Regionale del Verdon, che si estende per 1800 chilometri quadrati ed è collegato con gli adiacenti parchi del Luberon, di Mercantour e con la Riserva Geologica delle Alpi dell'Alta Provenza.