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Le Meteore

Nella regione greca della Tessaglia, a nord di Kalambaka, si elevano imponenti torrioni di roccia, protetti a nord-ovest dalla catena del Pindo e a nord-est dal massiccio dell'Olimpo: le Meteore. Sulle loro vette inaccessibili, da sette secoli si annidano i monasteri, chiamati anch'essi "Meteore", di un antico centro religioso che fu il cuore della religione ortodossa in Grecia. I blocchi di arenaria, alti da 300 a 1200 metri, si innalzano sulla valle del fiume Peneo e sono il suggestivo risultato dell'erosione iniziata 60 milioni di anni fa con il ritiro del mare che ricopriva l'intera regione.
A partire dal IX secolo, monaci asceti occuparono le cavità naturali alla base dei picchi rocciosi; agli inizi dell'XI secolo i religiosi conquistarono la cima di una di esse, che battezzarono Santo Spirito, e fondarono piccoli edifici sul Gran Meteoron, richiamando progressivamente nuovi eremiti. Tra l'XI e il XIV secolo nacquero vere e proprie comunità votate a un rigido codice monastico, che colonizzarono le Meteore più interne. Il complesso raggiunse il suo massimo splendore nel XV secolo, con 24 grandi monasteri dotati di celle, biblioteche e mense. Gli edifici, cui si accedeva in molti casi solo tramite scale a pioli o di corda, erano in gran parte privi di fondamenta e avevano una parete costituita dalla stessa roccia; all'interno, però, non mancavano affreschi, icone e magnifici arredi.

I monasteri vicini al cielo

Il termine “meteora” in greco significa “che sta in cielo”: senza dubbio i monoliti rocciosi apparirono, ai primi asceti, una via per avvicinarsi al divino. Solo sei degli antichi monasteri, quasi tutti in rovina, sono giunti a noi (e sono ancora attivi): quello della Trasfigurazione, di Varlaam, della Santa Trinità, di San Nicola Anapafsa, di Santo Stefano e di Russano. Nel 1988 il complesso delle Meteore è stato iscritto nel Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO per sancirne il valore paesaggistico e tutelarne il valore culturale. Le Meteore infatti, oltre a testimoniare l’ideale di vita monastica affermatosi nel XV secolo, ospitano icone (nella foto) e affreschi di particolare rilievo nella storia della pittura bizantina. Per questo sono divenute un’importante meta turistica. 


Il monastero della Santa Trinità
La più inaccessibile tra tutte le Meteore si staglia sul magnifico panorama della pianura tessalica, dominata dalle vette del Pindo. Il monastero, costruito nel XV secolo, aveva una ricca biblioteca e pregevoli affreschi, in gran parte perduti.


Geo Touring - volume 2
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