Islanda

Distante oltre 800 chilometri dalle coste della Scozia, l’Islanda sorge in pieno Oceano Atlantico, al limite del Circolo Polare Artico, ed è la seconda isola più grande d’Europa dopo la Gran Bretagna.

IL TERRITORIO E IL CLIMA

L'isola sorge sulla cosiddetta dorsale medioatlantica, una catena montuosa sottomarina formatasi in corrispondenza della lunga spaccatura che attraversa tutto l'Oceano Atlantico, causata dal movimento delle placche terrestri. Ciò determina un'intensa attività geologica sotterranea, che rende l'Islanda una terra aspra, con frequenti eruzioni vulcaniche e terremoti. Il territorio è interamente montuoso, segnato da innumerevoli valli e canyon. Le montagne più alte raggiungono i 1500-2000 metri, e sono quasi tutti vulcani. Il 12% del Paese è coperto da ghiacciai; uno di questi è il Vatnajökull, il più grande d'Europa, che ha un'estensione di 8000 chilometri quadrati. Proprio per la presenza dei ghiacciai, i fiumi sono numerosi e hanno un carattere fortemente irregolare. Le asperità del terreno favoriscono inoltre la formazione di molte cascate, nonché di numerosi laghi che occupano i crateri di vulcani spenti. Le coste sono molto frastagliate e segnate da fiordi.
Il clima islandese sarebbe di tipo artico se non fosse per l'azione mitigatrice della Corrente del Golfo: gli inverni sono freddi ma non gelidi, e le estati brevi e fresche. Nella zona settentrionale, vicino al Circolo Polare, il clima è invece subartico, con il mare spesso coperto dai ghiacci.

PUNTO AMBIENTE

L'Islanda è un'isola vulcanica, che sorge su uno dei punti di maggiore attività geologica del pianeta, il cosiddetto hot spot ("punto caldo") islandese, in corrispondenza del quale enormi quantità di roccia fusa emergono in superficie dalle profondità della Terra. Ci sono quindi molti vulcani attivi: i più importanti sono l'Hekla (chiamato nel Medioevo "porta dell'inferno"), la fossa vulcanica di Eldgja ("gola infuocata"), e l'Eldfell ("montagna di fuoco"). Nel 1783-1784 l'eruzione del vulcano Laki provocò una grave carestia che uccise più di un quarto della popolazione. Lo scrittore Jules Verne ha collocato proprio in un vulcano islandese, lo Snæfell, l'entrata al meraviglioso mondo sotterraneo esplorato dagli eroi del suo romanzo Viaggio al centro della Terra.

L'altro fenomeno geologico per cui l'Islanda è famosa è quello dei geyser (nella foto): si tratta di sorgenti di acqua sotterranee che, riscaldate dal magma e sottoposte a enormi pressioni, periodicamente sgorgano in superficie sotto forma di potenti fontane di acqua bollente e vapore, alte anche decine di metri. Il più famoso geyser islandese è il Geysir, da cui deriva appunto il termine usato per indicare tutti i fenomeni simili. È imprevedibile: può starsene tranquillo per anni, e poi eruttare improvvisamente un getto alto più di 60 metri!


LA STORIA E L'ORDINAMENTO POLITICO

Colonizzata nel IX secolo dai Vichinghi norvegesi, l'Islanda visse il suo periodo d'oro durante il Medioevo, quando divenne un importante centro culturale dell'area nordica: qui furono scritte la saghe epiche degli eroi vichinghi e i due testi fondamentali su cui si basa la nostra conoscenza della mitologia nordica, l'Edda poetica e l'Edda in prosa. Passata sotto il controllo danese nel 1380, divenne indipendente solo nel 1944, dopo essere stata occupata durante la Seconda Guerra Mondiale dalle truppe inglesi e americane, che vi installarono basi aeree e navali sfruttando la posizione strategica dell'isola. Oggi è una repubblica parlamentare.

LA POPOLAZIONE E LE CITTÀ

Poco meno della metà della popolazione islandese risiede nella capitale Reykjavík (119.000 abitanti) e in altri centri della costa meridionale e occidentale. Reykjavík è la capitale europea situata più a nord: sorge nella parte meridionale della Baia di Faxaflói, che la protegge dalla furia dell'Atlantico e dalle rigidità del clima. Interi territori della costa settentrionale e dell'entroterra del Paese sono quasi completamente disabitati, al punto che l'Islanda risulta una delle nazioni con la minore densità di popolazione del mondo; i pochi abitanti godono però di un alto tenore di vita, che nemmeno la recessione mondiale, che ha colpito duramente il Paese a partire dal 2008, è riuscita del tutto a scalfire.
La religione principale è il Protestantesimo luterano e la lingua più parlata è l'islandese, derivato direttamente dal norreno, l'antica lingua classica scandinava con cui sono state scritte le saghe nordiche e le opere degli scaldi, i poeti e cantastorie dei Vichinghi.

LE ATTIVITÀ ECONOMICHE

L'agricoltura non ha un peso rilevante nell'economia del Paese a causa della scarsità di territori coltivabili, e non copre il fabbisogno della popolazione. Molto importante nel settore primario, che complessivamente contribuisce per il 6% al PIL nazionale, è invece la pesca, la seconda in Europa per quantità di pescato.
L'industria (25%) è sviluppata principalmente nel settore navale ed energetico: l'elettricità è prodotta da numerose (ed ecologiche) centrali idroelettriche e geotermiche, che sfruttano cioè l'acqua e il calore naturale presente nel sottosuolo.
servizi (69%) sono molto avanzati, anche se il settore bancario ha vissuto una grave crisi a causa della recessione mondiale iniziata nel 2008. In notevole crescita è invece il turismo.

Geo Touring - volume 2
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Gli Stati d’Europa