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Svezia: lo sfruttamento sostenibile delle foreste

Quasi il 70% del territorio svedese è coperto da foreste, che sono per la maggior parte costituite da conifere. Il legno ricavato da questi alberi è il più adatto per la produzione della carta, ed è infatti esportato nelle cartiere di tutto il mondo. Questo per due motivi: innanzitutto perché le fibre di cellulosa da cui è costituito il legno delle conifere sono molto lunghe e conferiscono così alla carta prodotta una notevole resistenza; in secondo luogo, perché pini e abeti crescono velocemente, permettendo quindi di rimpiazzare in breve tempo gli alberi tagliati.
Si potrebbe pensare che un così massiccio taglio degli alberi sia in contraddizione con la tutela dell'ambiente e che l'esistenza delle foreste svedesi sia minacciata da tale pratica, ma non è così. Infatti, prima di tutto, sul territorio svedese sono stati istituiti 29 grandi parchi nazionali, che includono vastissime foreste i cui alberi sono protetti; il più grande è il Parco Nazionale di Sarek, in Lapponia, che occupa una superficie di oltre 2000 chilometri quadrati. Inoltre, la legge obbliga le società che producono il legname a praticare una deforestazione "intelligente", tagliando solo determinati alberi e, soprattutto, piantando un nuovo albero per ogni esemplare abbattuto. Grazie a queste leggi le foreste svedesi non sono a rischio di estinzione, anzi, si stanno accrescendo: negli ultimi cin-quant'anni la loro estensione è aumentata del 30%. Si tratta di un esempio molto importante di "sfruttamento sostenibile", cioè di un uso consapevole delle materie prime, sfruttate senza danneggiare l'ambiente.
Le foreste più produttive si trovano nella regione meridionale dello Smaeland e nelle regioni settentrionali, mentre le principali industrie di trasformazione, come le segherie e le cartiere, sorgono in prossimità della costa affacciata sul Golfo di Botnia. Anche in questo caso gli svedesi sfruttano abilmente il territorio naturale senza danneggiarlo: il legname viene trasportato sui fiumi che scorrono da nord verso la costa, direttamente fino alle industrie, riducendo così i costi e l'inquinamento del trasporto su gomma. Inoltre, segherie e cartiere sfruttano l'energia prodotta dalle acque dei fiumi per alimentare i loro macchinari, contribuendo ancora una volta a ridurre le emissioni inquinanti.
Con il legno proveniente dalle foreste svedesi non si produce solamente carta, ma anche il legno per mobili e il cartone dei "brik", i contenitori spesso utilizzati per i succhi di frutta e il latte. Questi ultimi sono stati inventati nel 1951 proprio in Svezia, dall'imprenditore Ruben Rausing, che li ha realizzati sovrapponendo sottilissimi strati di carta (ricavata dagli abeti svedesi), alluminio e polietilene (la plastica usata per produrre le bottiglie). È stato calcolato che da un albero di medie dimensioni si ricava abbastanza legno per produrre circa 14.000 "brik" da un litro e, cosa più importante, tutti questi materiali sono oggi completamente riciclabili.

Geo Touring - volume 2
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