LE ATTIVITÀ ECONOMICHE

L'economia austriaca è tra le prime in Europa quanto a produttività ed efficienza, e garantisce un'elevata qualità della vita alla maggior parte della popolazione: attualmente è la terza nazione più ricca dell'Unione Europea (in termini di reddito pro capite).
Negli ultimi anni del XX secolo lo sviluppo economico del Paese ha subito un rallentamento, anche a causa del forte legame con l'economia tedesca e della crisi di quest'ultima dopo la riunificazione tra Germania Est e Ovest. L'entrata dell'Austria nell'Unione Europea nel 1995 ha ridotto la dipendenza economica dal potente vicino, e ciò ha portato a una nuova espansione dei settori produttivi nazionali. Inoltre, l'ingresso nell'Unione Europea delle nazioni dell'Europa dell'Est ha permesso all'Austria di svolgere un ruolo di naturale intermediario negli scambi tra nuovi e vecchi Stati dell'Unione. La recente crisi economica mondiale ha colpito in particolare il sistema bancario, che sta ora vivendo un periodo di profonda ristrutturazione.

L'agricoltura e le materie prime

L'agricoltura, che riveste un ruolo importante nell'economia austriaca, è molto produttiva grazie all'estesa meccanizzazione. Si coltivano soprattutto cereali, patate, barbabietole e uva, da cui si ricava un vino di buona qualità, anche se poco conosciuto all'estero.
Anche l'allevamento è molto praticato, soprattutto quello di suini e bovini. Molto sviluppato di conseguenza è il settore caseario con una notevole produzione di formaggi e altri latticini.
Le grandi foreste, che occupano una parte consistente del territorio, sono intensamente sfruttate per la produzione di legname. Le risorse del sottosuolo comprendono giacimenti di grafiteferro zinco, ma l'attività estrattiva è in calo.
In aumento invece, in seguito alla crescente domanda energetica, è lo sfruttamento dei giacimenti di petrolio gas naturale. L'Austria è autonoma dal p unto di vista energetico grazie alle numerose centrali idroelettriche che sfruttano le acque di fiumi e laghi.

L'industria

Negli ultimi anni il settore secondario ha sofferto la concorrenza delle industrie asiatiche e dell'Europa dell'Est; come risposta a questa situazione, i principali settori produttivi hanno investito nella ricerca e si sono concentrati sui prodotti di elevata qualità, in particolare nei comparti siderurgico, agroalimentare e chimico, oppure si sono specializzati sulle tradizionali lavorazioni artigianali, come la realizzazione di oggetti in cuoio, legno, ferro battuto e ceramica.
Le industrie austriache stanno investendo grandi capitali nella costruzione di stabilimenti nei vicini Stati dell'Europa Orientale, verso i quali è diretta anche una parte significativa delle esportazioni austriache.

LEGGI i GRAFICI

Come puoi vedere dal primo areogramma, l'industria contribuisce per quasi un terzo alla formazione del PIL. Individua sulla carta relativa a risorse e uso del suolo a pagina 27 dell'Atlante le principali aree industriali. Boschi e arbusti, insieme a prati e pascoli, occupano una grossa fetta del territorio austriaco: il 68%.
Quali settori produttivi sono collegati a questo tipo di sfruttamento del suolo?


I servizi

II settore dei servizi contribuisce in misura notevole all'economia del Paese. La risorsa più importante del terziario è il turismo, che genera il 10% del PIL nazionale, anche se la crisi economica ha provocato una contrazione degli arrivi dall'estero. Le mete più frequentate sono le città d'arte e le località montane. La rete di trasporti è molto sviluppata e l'aeroporto di Vienna è tra i primi in Europa per traffico aereo. Molto efficiente anche la rete di strade e ferrovie e il trasporto fluviale, sia commerciale sia turistico, soprattutto sul Danubio.

Liechtenstein

Il piccolo Stato del Liechtenstein, stretto fra la Svizzera a ovest e l'Austria a est, occupa una parte della Valle del Reno. Il fiume scorre lungo tutto il confine occidentale del Paese, mentre la parte orientale è montuosa, con picchi che superano i 2000 metri. Nonostante ciò, il clima è abbastanza mite grazie ai venti caldi meridionali.
Il Liechtenstein fu tra i pochi Stati feudali, appartenenti al Sacro Romano Impero prima e alla Confederazione Tedesca poi, che non entrò a far parte dell'Impero Tedesco quando fu unificato dalla Prussia nel 1871. Il Paese è retto da secoli dai membri della nobile famiglia Liechtenstein, che acquisirono il titolo di principi nel 1719: il Liechtenstein è quindi un principato. Il potere del principe non è assoluto, dato che dal 1818 esiste una Costituzione, ma non è nemmeno puramente rappresentativo, perché il principe è capo dell'esecutivo.
Solo il 66% della popolazione è originario del Liechtenstein, mentre il resto è costituito da stranieri, soprattutto tedeschi, svizzeri e austriaci. La lingua ufficiale è il tedesco, anche se gli abitanti parlano frequentemente il dialetto alemanno, una variante della lingua tedesca attestata anche in Svizzera e in Alsazia. La maggioranza della popolazione è cattolica.
La qualità della vita nel Liechtenstein è altissima, grazie alla fiorente economia. Molto sviluppato è il turismo, soprattutto quello invernale, ma la vera ricchezza del Paese ha le sue radici nel settore commerciale e finanziario, in quanto il Liechtenstein è uno dei più famosi "paradisi fiscali" del mondo: ha infatti mantenuto un sistema legislativo che protegge i capitali e le società dalle imposizioni fiscali degli altri Paesi.

Geo Touring - volume 2
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Gli Stati d’Europa