I flussi migratori

US ATLAN TE AL Pagine 6-7 I flussi migratori Per conoscere la composizione della popolazione europea, come abbiamo visto, è molto importante considerare i flussi migratori, cioè gli spostamenti di popolazione. Oggi il nostro continente è meta di immigrazione, ma non è sempre stato così: vediamo insieme com è andata in passato. Tra Ottocento e Novecento Tra la fine dell Ottocento e gli inizi del Novecento si è verificata una massiccia ondata migratoria, proseguita per alcuni decenni, dall Europa verso le Americhe e l Australia, che offrivano maggiori opportunità di lavoro e la speranza di una vita migliore. Gli italiani erano fra i migranti di quel periodo, insieme a spagnoli, irlandesi, russi, tedeschi e polacchi: si avventuravano oltreoceano in cerca di maggior fortuna, diretti soprattutto negli Stati Uniti e in Argentina, Paesi in cui ancora oggi esistono numerose comunità italiane. 1880, New York, Stati Uniti. I controlli all arrivo nel Nuovo Mondo (nella foto, emigranti che sbarcano a New York) erano meticolosi e spesso molte persone venivano rimandate nelle terre di provenienza. In ogni caso la procedura prevedeva spesso un periodo di isolamento di 40 giorni per timore di malattie infettive. 136 UNIT 8 Nel secondo dopoguerra Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale (1945) l Europa ha assistito a grandi spostamenti di popolazione. Il conflitto aveva distrutto intere città e causato la morte di milioni di persone tra militari e civili: era quindi urgente ricostruire, e per farlo servivano numerose braccia. Così l Europa tornò a essere terra di immigrazione, sia dagli altri continenti sia al suo interno, dai Paesi meno sviluppati dell Europa Orientale e Meridionale verso i Paesi del Centro-Nord, dove si poteva facilmente trovare lavoro, sia pure in condizioni spesso al limite della sopravvivenza. Oggi Oggi i flussi migratori in Europa e in Italia vedono come protagonisti popoli provenienti sia da altri continenti, in particolare Nord Africa, Asia e America Centro-Meridionale, sia dall Europa Orientale. A spostarsi sono persone spinte dalle difficili condizioni di vita nella propria terra di 1945, Belgio. Meta dei migranti italiani nei decenni del dopoguerra sono stati prevalentemente i Paesi dell Europa Centro-Settentrionale (il Belgio, la Svizzera, la Germania, la Francia), dove trovavano lavoro, permanente o stagionale, soprattutto come manovali o minatori: svolgevano in pratica i lavori più faticosi. La vita degli immigrati era molto dura (nella foto, minatori in Belgio), anche per il clima di ostilità che spesso incontravano: in alcuni luoghi pubblici per esempio erano esposti cartelli che vietavano l ingresso agli italiani.

Geo Touring - volume 1
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L’Italia e l’Europa