Noi e il lago

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Noi e il lago

Tutto circondato dalla terraferma, con il suo azzurro opposto al verde delle rive e dei versanti che lo definiscono, il lago appare come un paesaggio riposante e raccolto in sé. In effetti sia le attività economiche, agricole e industriali, sia gli insediamenti e i trasporti hanno avuto sugli ambienti lacustri un impatto meno forte di quanto sia generalmente accaduto per le pianure e le larghe valli bagnate da fiumi. In particolare sui laghi prealpini, compresi tra Italia, Svizzera, Francia, Austria e Germania, il traffico dei battelli che solcano le acque collegando le località rivierasche non evoca certo quello di automobili e autobus in città! Non è quindi un caso che i laghi, soprattutto quelli italiani ma non solo, siano stati interessati presto dal turismo, anche perché masse d’acqua vaste come quelle del Lago di Garda, del Lago Maggiore o del Lago di Ginevra mitigano il clima al punto da creare “oasi” di ambiente mediterraneo ai piedi delle Alpi. In aprile, per esempio, lungo la riva veronese del Garda si può salire con un’unica passeggiata dagli olivi e dai limoni prossimi alle acque del lago, attraverso i boschi di querce, di castagni e di pini che coprono il versante del Monte Baldo, fino agli ultimi prati ancora coperti di neve. Nella bella stagione, invece, chi non ama il caldo torrido delle spiagge di mare può scegliere di prendere il sole sulle rive (1) del lago, fare sport come la vela (2) o il trekking (3), oppure visitare un’isola (4), come le famose Isole Borromee sul Lago Maggiore.


LEGGI il PAESAGGIO

Associa a ogni elemento evidenziato nel testo la foto e la didascalia corrispondenti, numerando i quadratini.


  • Trekking sul Monte Baldo con vista sul Lago di Garda.

  • Barche a vela sul Lago Maggiore.

  • Bagnanti sulle rive del Lago di Seeberg, in Svizzera.

  • Veduta aerea dell’Isola Bella, una delle Isole Borromee sul Lago Maggiore.

IERI E OGGI

Già nel corso dell’Ottocento sulle rive dei laghi, nei punti più belli e panoramici, si cominciarono a costruire alberghi lussuosi e ville con curatissimi giardini. Erano meta di vacanze e di soggiorni per ricchi signori e aristocratici, molti dei quali, provenienti dalle regioni del Nord, scoprivano qui per la prima volta i tepori e la vegetazione del Sud. Questa forma di soggiorno sui laghi, in luoghi eleganti, con aria buona e clima salutare, venne definita “villeggiatura climatica”. Con il passare del tempo il turismo sui laghi ha perso il suo carattere elitario, cioè di privilegio riservato a pochi, e si è reso accessibile a tutti.


Geo Touring - volume 1
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L’Italia e l’Europa