Negli ultimi vent’anni la tecnologia applicata ai diversi ambiti della comunicazione e dell’informazione ha rivoluzionato il mondo nel suo complesso, contribuendo a farlo diventare, come spesso si dice, un “villaggio globale”.
In un certo senso, infatti, le distanze spaziali del pianeta si sono ridotte, perché il tempo necessario per percorrerle si è accorciato, a volte, all’istante di un “clic” sul mouse del computer. La sigla ICT – Information and Communication Technology – racchiude tutti quei sistemi che ci “connettono” elettronicamente con il mondo: e-mail (la posta elettronica), Internet (la rete, con il suo infinito accumulo di immagini e parole), le chat, gli SMS, il GPS dei navigatori satellitari che ci dice dove siamo, il segnale digitale dei canali TV, il download di musica e film, i social network... Sono modalità tecnologiche che fanno parte delle nostre abitudini quotidiane e che hanno cambiato la nostra vita in molti aspetti, come decenni fa era avvenuto con la diffusione della luce elettrica, del telefono, dei frigoriferi o del televisore. Scambio, dialogo, condivisione sono a portata di mano, indipendentemente da dove si è, proprio come in un villaggio in cui per incontrarsi basta uscire di casa. Gli ambiti di applicazione dell’ICT sono tra i più diversi. Per esempio, in tutti i campi della ricerca la possibilità di condividere facilmente e in tempo reale dati e risultati ha rivoluzionato il concetto di comunità scientifica; le amministrazioni pubbliche utilizzano sempre di più l’informatizzazione delle procedure di gestione e di relazione con i cittadini e il territorio; in rete, inoltre, si lavora e si cerca lavoro, si fanno acquisti, si discute, si gioca, ci si presenta e si trovano amici.
L’uso di strumenti digitali ha cambiato i modi stessi con cui accediamo alle fonti di informazione: basti pensare alla lettura dei giornali on-line, alla visione di film o all’ascolto della musica “scaricati” dalla rete, alla possibilità di vedere programmi televisivi scegliendoli da un archivio quasi illimitato.
L’ICT, insomma, è un vasto ambito che nei Paesi più sviluppati ha assunto una rilevanza anche economica ormai fondamentale; il suo andamento viene considerato cruciale per la crescita e le prospettive dell’economia di ogni Stato: nel nostro Paese, per esempio, un’indagine ha registrato nel 2011 circa 130.000 imprese attive in questo campo e oltre 600.000 lavoratori impegnati in queste attività.