SEZIONE C – LA RINASCITA DEL SECONDO DOPOGUERRA

CAPITOLO 13 – UN “NUOVO ORDINE”: L’INIZIO DELLA GUERRA FREDDA

1. Riorganizzazione del mondo dopo la guerra

Le Nazioni Unite

Come aveva stabilito la conferenza di Jalta, nel giugno del 1945 nacque l’Onu (Organizzazione delle Nazioni Unite), un organismo internazionale che doveva:

  • garantire la pace e la sicurezza a livello internazionale;
  • favorire le relazioni tra paesi sulla base del principio dell’autodeterminazione dei popoli;
  • salvaguardare i diritti umani, obiettivo che avrebbe portato alla Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948.

La guida dell’Onu era affidata a un Consiglio di sicurezza composto da 5 membri permanenti con ▶ potere di veto (Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Unione Sovietica e Cina), altri 10 membri si aggiungevano a rotazione tra gli Stati aderenti.

Il Consiglio era affiancato dall’Assemblea generale, a cui partecipavano tutti i paesi che facevano parte all’Onu.

La cortina di Ferro

All’indomani della fine del conflitto, riemerse però l’antagonismo tra le due maggiori potenze (Usa e Urss), entrambe intenzionate a estendere la propria egemonia sul mondo e ad affermare il proprio modello. Il primo ministro britannico Churchill parlò di una “cortina di ferro” che divideva l’Europa, mettendo in guardia contro l’espansionismo sovietico.

2. L’interventismo degli Usa

“Teoria del contenimento” e Piano Marshall

Contro un possibile espansionismo sovietico, il neopresidente americano Truman espose nel 1947 la “teoria del contenimento”, che, pur volendo evitare scontri armati diretti, si opponeva a un ulteriore allargamento dell’area di influenza sovietica oltre i confini dell’Europa orientale, stabiliti dalla conferenza di Potsdam. 

La “teoria del contenimento” ebbe come efficace strumento un piano di aiuti, il Piano Marshall per la ricostruzione, soprattutto dei paesi europei, dopo la Seconda guerra mondiale. Messo a punto dagli Stati Uniti nel 1947, il Piano Marshall distribuì circa 13 miliardi di dollari e aderire a questi aiuti implicava collocarsi nella sfera d’influenza americana accettando i valori del liberismo economico e, ma non sempre, della democrazia rappresentativa.

Il ComINFORM E IL COMecon

La reazione sovietica alla “teoria del contenimento” americana fu la creazione, nel 1947, del Cominform, istituzione che coordinava i rapporti fra i partiti comunisti europei, sotto il controllo sovietico.

La risposta al Piano Marshall fu invece l’istituzione, nel 1949, del Comecon (Consiglio di mutua assistenza economica), organo deputato a rafforzare gli scambi commerciali tra l’Unione Sovietica e gli altri paesi del blocco orientale.

La guerra fredda

Per descrivere lo scontro tra i due blocchi e indicare un conflitto che non sfociava in uno scontro militare diretto tra le due superpotenze, il giornalista americano Walter Lippmann

inventò l’espressione “guerra fredda”.

Presto Usa e Urss di dotarono di alleanze militari: nel 1949 una decina di paesi europei, tra cui l’Italia, firmò con Stati Uniti e Canada il patto atlantico, che garantiva una difesa comune in caso di aggressione; e nello stesso anno venne istituita la Nato, un’organizzazione militare dotata di un esercito permanente, pronta a intervenire nei conflitti.

In risposta alla Nato, nel 1955, nacque il patto di Varsavia, un’alleanza difensiva del blocco orientale, anch’essa dotata di una struttura militare.

3. I conti con il passato: migrazioni, epurazioni, processi

Alla fine della guerra molti paesi dovettero fare i conti con confini cambiati, che ridisegnarono in parte la fisionomia dell’Europa. Questo portò a gigantesche migrazioni che coinvolsero milioni di persone.

Un altro tema scottante fu quello delle epurazioni di chi aveva collaborato con i regimi nazifascisti. Era una faccenda assai complessa in paesi come la Germania e l’Italia dove il consenso a tali regimi era stato molto ampio; in molti casi, infatti, le persone coinvolte nei passati regimi ottennero o mantennero incarichi pubblici senza conseguenze.

Il processo di Norimberga

Tra il 1945 e il 1946 si svolse a Norimberga, in Germania, il processo in cui furono giudicati i principali gerarchi nazisti, che per la maggior parte vennero condannati a morte perché colpevoli di crimini contro l’umanità, crimini di guerra e di “genocidio”, ossia la sistematica distruzione di gruppi umani.

4. Il dopoguerra in Europa, Urss e Giappone

Le democrazie popolari a Est; la rinascita dei partiti e della democrazia in Occidente

Nei paesi dell’Est Europa, sotto la sfera d’influenza dell’Urss, si costituirono regimi sul modello sovietico, chiamati “democrazie popolari”, mentre nei paesi dell’Europa occidentale si tornò alla democrazia, ma in una versione più attenta alle istanze sociali dei più deboli e con un allargamento del suffragio elettorale.

La Francia

Nel 1946 la Francia approvò con un referendum una nuova Costituzione, nacque così la Quarta Repubblica, dove, per scongiurare un possibile ritorno a forme autoritarie, venne rafforzato il potere del parlamento. Questo causò una certa instabilità politica perché era difficile ottenere maggioranze parlamentari compatte.

Il Regno Unito

Nel Regno Unito alle elezioni del luglio 1945 venne sconfitto Churchill e andarono al governo i laburisti con il loro leader Clement Attlee. Sotto la sua guida si realizzarono politiche sociali che delinearono un compiuto Welfare State (“Stato del benessere”) capace di garantire assistenza a tutti i cittadini, a cominciare dalla sanità.

Inoltre vennero nazionalizzati i servizi più importanti, tenendo in equilibrio politiche di controllo statale e iniziativa privata.

La riorganizzazione della Germania

Le forze d’occupazione alleate avevano diviso la Germania in due zone: quella orientale sotto il controllo sovietico, e l’area occidentale sotto il controllo di Usa, Gran Bretagna e Francia.

Una simile divisione fu riproposta anche per Berlino, che si trovava all’interno dell’area orientale. 

Per prendere il pieno possesso della città, nel 1948 i sovietici la isolarono, bloccando tutte le vie d’accesso terrestri; ma il Presidente Truman attuò un ponte aereo per rifornire Berlino Ovest di tutti i beni di prima necessità. La situazione di protrasse per un anno, finché il blocco fu tolto e si cristallizzò la situazione con la costituzione della Repubblica democratica tedesca a est e della Repubblica federale tedesca a ovest e la definitiva divisione della città in Berlino Ovest e Berlino Est.

Il Giappone

Dopo la sconfitta nella guerra mondiale il Giappone venne occupato militarmente dagli Usa fino al 1952. Per mantenere il paese nella sfera d’influenza americana, gli Stati Uniti fecero molti investimenti, che favorirono una rapida ripresa del paese.

5. Lo scontro in Corea tra USA e URSS

La guerra in Corea

Nel contesto della guerra fredda le due superpotenze non arrivarono mai a scontri diretti, ma si affrontarono in conflitti indiretti, come quello tra la Corea del Nord, dove si era insediato un governo comunista sostenuto da Stalin, e la Corea del Sud, dove gli Stati Uniti sostenevano un governo autoritario. Nel 1950 la Corea del Nord tentò di occupare la Corea del Sud e ne derivò un conflitto, che durò tre anni, in cui si fronteggiarono le due superpotenze. La guerra si concluse con la definitiva separazione, che dura ancora adesso, tra le due Coree.

La corsa agli armamenti

Un altro aspetto della guerra fredda fu la corsa agli armamenti, cioè la competizione tra le due superpotenze per dotarsi di armi sempre più distruttive e minacciose. Si creò così un “equilibrio del terrore” che costituiva per entrambe le superpotenze un ▶ deterrente e impedì lo scontro armato diretto, che avrebbe avuto conseguenze catastrofiche.

6. L’Unione sovietica e la destalinizzazione

La morte di Stalin e l’avvento di ChruŠČëv

La vittoria aveva rafforzato il culto della persona di Stalin, celebrato come il grande liberatore dalla minaccia nazista. La morte di Stalin, avvenuta nel 1953, fu perciò vissuta come un trauma che ne accrebbe ancora di più il mito. Dalla lotta per la successione uscì vincitore Nikita Chruščëv, che, in qualità di nuovo segretario del Partito comunista sovietico, introdusse importanti novità nella vita politica sovietica:

  • sul piano della politica interna, si orientò per rendere il sistema sovietico meno repressivo e più attento a migliorare la qualità della vita dei cittadini. Un milione di detenuti vennero liberati dai gulag, e, al XX Congresso del Partito comunista sovietico del 1956, vennero resi noti i crimini di Stalin avviando così la “destalinizzazione” del paese.
  • sul piano della politica estera si espresse a favore di una competizione pacifica tra i due blocchi. Da ciò prese vita quella politica che è stata definita di “coesistenza pacifica”, anche perché era ormai evidente che la corsa agli armamenti, soprattutto nucleari, avrebbe avuto come unico risultato la distruzione del pianeta.

La svolta operata da Chruščëv accese speranze in molti paesi dell’Est dove era stata durissima la repressione del dissenso. Ma proteste, richieste di riforme e di maggiore autonomia non vennero tollerate nei paesi satelliti dell’Urss e, come accadde in Ungheria nel 1956, provocarono l’intervento armato dell’esercito sovietico per ristabilire l’ordine.

La gara spaziale

La competizione tecnologico-scientifica tra le due superpotenze si espresse in una gara per la conquista dello Spazio. Partì per prima l’Unione Sovietica, che nel 1957 lanciò il primo satellite artificiale, seguita l’anno seguente dal primo satellite USA. 

Fu ancora per la prima volta l’Unione Sovietica, nel 1961, a far viaggiare nello Spazio il primo essere umano, Jurij Gagarin. 

Recuperato il ritardo tecnologico con massicci investimenti, gli Stati Uniti superarono gli avversari andando, nel 1969, alla “conquista” della Luna con la navicella spaziale Apollo 11.

7. L’Europa occidentale verso l’integrazione

La Ceca e i trattati di roma

La divisione del mondo in blocchi, fece comprendere ad alcuni paesi dell’Europa occidentale quanto fosse importante stabilizzare le loro relazioni superando vecchi antagonismi e diffidenze. Poiché il controllo delle materie prime era stato un terreno di forte scontro tra Francia e Germania, nel 1951 nacque la Ceca, Comunità europea del carbone e dell’acciaio (a cui aderirono Francia, Germania Ovest, Italia, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo), che regolava la distribuzione delle materie prime e favoriva la cooperazione tra questi sei Stati.

Nel 1957 i Paesi aderenti alla Ceca firmarono i trattati di Roma con i quali si istituì la Comunità economica europea (Cee), che aveva come obiettivi:

  • l’eliminazione delle barriere commerciali tra Stati, facilitando la libera circolazione delle merci;
  • l’adozione di politiche comuni in materia economica.

ESERCIZI

1. Trova la parola.


• democrazia popolare • Piano Marshall • Cominform • Welfare State • corsa agli armamenti 


.......................................................... Aiuti economici statunitensi.
.......................................................... Competizione per dotarsi di armi.
.......................................................... Regime che si rifà al modello sovietico.
.......................................................... Politiche pubbliche di assistenza alla popolazione.
.......................................................... Coordinamento dei partiti comunisti europei.

2. Colloca sulla linea del tempo i seguenti avvenimenti.


a. Patto di Varsavia

b. Nascita della Cee

c. Processo di Norimberga

d. Morte di Stalin

e. Inizio della Guerra di Corea

f. Dichiarazione dei diritti dell’uomo

g. Nascita dell’Onu

h. Intervento sovietico in Ungheria


3. Fai la scelta giusta.


a. Nel dopoguerra in Gran Bretagna vinse le elezioni Churchill/il Partito laburista, che varò un piano di privatizzazioni/nazionalizzazioni dei servizi più importanti.

b. L’espressione “guerra fredda” fu coniata per indicare il conflitto/l’accordo tra Usa e Urss che provocò/non si manifestò in scontri diretti.

c. La destalinizzazione ridimensionò/aggravò il sistema repressivo del regime sovietico, ma/quindi non allentò il controllo sui paesi satelliti.

d. Nel dopoguerra il Giappone/la Corea del Sud subì l’occupazione militare degli Stati Uniti fino al 1952.

I Saperi Fondamentali di Storia - volume 3
I Saperi Fondamentali di Storia - volume 3
Dal Novecento a oggi