3 - Il rifiuto del presente

I grandi temi lini va a cercare i modelli della sua rappresentazione nel mondo della miseria, del disagio, del degrado più spinto. Si capisce in tal modo anche la sua tendenza a ingaggiare per i suoi film attori non professionisti. LA VITA ROMANA DAI TEMI ai testi: T3 > p. 792 immersione nel mondo delle borgate amore per una classe sociale (sottoproletariato) molto lontana dalla propria (borghesia) nei romanzi: uso del dialetto nei film: ricorso ad attori non professionisti ricerca di autenticità | 3 | Il rifiuto del presente La condanna della cultura di massa Una serrata, severa, personalissima critica alla società del suo tempo, soprattutto nell ultima fase dell opera di Pasolini, è una tra le ragioni principali della centralità di questo autore nel dibattito culturale dell Italia contemporanea, fino ai giorni nostri. A mano a mano che, a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta, il boom economico trasforma in profondità il tessuto economico e sociale del paese, insieme alle abitudini, agli stili di vita, alla mentalità delle persone, Pasolini si sente sempre più estraneo nei confronti di una realtà in cui non si riconosce e che disapprova. Strumento principe attraverso cui sta avvenendo questa trasformazione, che equivale a una manipolazione delle coscienze, è per Pasolini la televisione, per la sua intrinseca capacità di persuasione occulta. La fase «apocalittica Nel 1964 esce un saggio del semiologo Umberto Eco destinato a diventare celeberrimo. Si intitola Apocalittici e integrati e definisce, in relazione alle «comunicazioni di massa e alle «teorie della cultura di massa (come recita il sottotitolo), i due tipi di atteggiamento che gli intellettuali tendono ad assumere. Gli «integrati sono coloro che valorizzano gli aspetti positivi della nuova realtà: la democratizzazione della comunicazione, l accesso alla cultura consentito a gruppi sociali che prima ne erano esclusi, l abbassamento del costo economico dei prodotti culturali ecc. Gli «apocalittici sono invece coloro che evidenziano i risvolti negativi di tale situazione: l omologazione, la persuasione occulta della pubblicità, il conformismo dilagante, l assenza di pensiero critico ecc. Ebbene, è chiaro che Pasolini sta nettamente con gli «apocalittici . Soprattutto nella fase finale della sua produzione artistica (dalla metà degli anni Sessanta in poi) è fortissima l insistenza sulla negatività della moderna società dei consumi e degli strumenti di comunicazione attraverso cui essa diffonde la propria perversa ideologia. un degrado totale dell intelligenza e dei valori autentici, da cui sembra non esistere via d uscita: da qui i toni cupi e disperati che caratterizzano le sue ultime opere. 776 / IL SECONDO NOVECENTO E GLI ANNI DUEMILA

Il magnifico viaggio - volume 6
Il magnifico viaggio - volume 6
Dalla Prima guerra mondiale a oggi