Il magnifico viaggio - volume 6

(che finalmente si porta alla bocca un anelata frittura di cervella morbida e riccioluta come un cumulo di nuvole, rr. 70-71) e il bambino (che gusta il cibo proibito, quella salsiccia che sembra una biscia, r. 76, e che a casa sua non si mangia mai). L oscillare tra entusiasmo e delusione Slanci lirici e ironia L avvio Tuttavia, le speranze del manovale si infrangono continuamente contro una realtà ben più amara. Nonostante l entusiasmo suscitato dalla pietanziera, questo oggetto umile e anonimo non può che confermare la propria inadeguatezza rispetto ai sogni di un uomo ingenuo, ingannato e deluso dal suo stesso sguardo. Così, se nella prima parte del racconto l umore di Marcovaldo oscilla più volte tra l euforia per le gioie celate dal recipiente e la delusione di trovarvi delle vivande intorpidite (r. 14), la tristezza del mangiare freddo (r. 19) e il disappunto per il sapore metallico comunicato ai cibi dall alluminio (r. 35), nella seconda parte la felicità per l inattesa svolta dovuta all incontro con il bambino viene bruscamente interrotta dall arrivo della governante, che riporta i due personaggi al posto che spetta loro. Le scelte stilistiche Nel brano predomina un tono colloquiale e ricco di venature ironiche, cui fanno da contrappunto brevi slanci lirici subito raffreddati dall inserzione di particolari prosaici, che svelano le miserie della vita. Ciò accade, per esempio, quando il narratore descrive il tentativo messo in atto da Marcovaldo di operare una comunione tra uomo e natura: le foglie rosse e lucide che cadono dagli alberi gli fanno da salvietta; le bucce di salame vanno a cani randagi che non tardano a divenirgli amici; e le briciole di pane le raccoglieranno i passeri, un momento che nel viale non passi nessuno (rr. 26-29). L incipit apparentemente banale (Le gioie di quel recipiente tondo e piatto chiamato «pietanziera consistono innanzitutto nell essere svitabile, rr. 1-2) dà luogo, in realtà, a un geniale accostamento di immagini tra l atto di svitare il coperchio della pietanziera e l acquolina in bocca di chi, per una sorta di riflesso istintivo, preavverte le gioie del palato. Questo avvio permette al narratore di caricare il lettore (oltre che Marcovaldo) di aspettative che, dopo un gioco di alternanze fra sogni e disillusioni, precipiteranno definitivamente (non solo in senso metaforico, dato che la pietanziera finirà con il rotolare sul marciapiede). VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE 1 INTERPRETARE Riassumi il racconto in circa 8-10 righe. 6 Sia Marcovaldo sia il bambino vedono nel cibo il riflesso dei loro desideri e della loro immaginazione (per il primo la frittura di cervella è come un cumulo di nuvole r. 71, per il secondo la salsiccia sembra una biscia, r. 76). Si può dire che le pietanze diventino una metafora dell essere altrove, del desiderare una vita diversa? perché? 7 Il piacere che Marcovaldo pensa di ricavare dalla pietanziera è solo culinario o riguarda anche altro? A quali pensieri lo porta il sapore del cibo? ANALIZZARE 2 Quale punto di vista prevale nel paragrafo iniziale (rr. 1-10)? 3 Inserisci nella tabella le espressioni che rimandano ai moti di gioia e di allegria di Marcovaldo e quelle che, invece, indicano la sua delusione. Espressioni di gioia Espressioni di delusione SCRIVERE PER... ARGOMENTARE 8 4 Individua nel testo gli elementi da cui si può intuire lo status socio-economico del bambino. 5 Quale tipo di rapporto si riesce a intuire tra Marcovaldo e sua moglie Domitilla? Calvino definì le storie di Marcovaldo una «divagazione comico-melanconica in margine al neorealismo . Ritieni che il passaggio dalle atmosfere belliche e postbelliche delle prime opere alla squallida quotidianità di Marcovaldo segni in negativo la percezione che l autore ha della vita? Argomenta la tua risposta in un testo di circa 30 righe. L AUTORE / ITALO CALVINO / 727

Il magnifico viaggio - volume 6
Il magnifico viaggio - volume 6
Dalla Prima guerra mondiale a oggi