Il cavaliere inesistente

come una calamita, l attenzione di uomini piccoli e grandi, e persino di Napoleone che, mosso dalla curiosità, vorrà incontrarlo. Adottando lo schema fiabesco e incrociandolo con quello del conte philosophique (il racconto filosofico , con il quale gli illuministi settecenteschi dimostravano una tesi per mezzo di una storia), Calvino costruisce un romanzo che, attraverso la vicenda narrata, veicola un messaggio preciso: la positività del modello costituito da Cosimo, che simboleggia l individuo libero dai pregiudizi e dal conformismo, disobbediente a ogni principio di autorità (a partire da quello rappresentato dal padre) e strenuo difensore della propria indipendenza. Gustav Klimt, Viale nel parco dello Schloss Kammer, 1912. Vienna, sterreichische Galerie. Fantasie ariostesche e critica della società IL CAVALIERE INESISTENTE Il protagonista del romanzo (edito nel 1959) è Agilulfo, un paladino di Carlo Magno ridotto a una vuota armatura, animata solo dalla volontà di vivere e agire. Come già nel Visconte dimezzato, anche in questo caso, dunque, è centrale il tema dell incompiutezza, ma se il visconte Medardo è dimezzato e il barone Cosimo vive distante dall elemento proprio degli esseri umani (la terra), Agilulfo addirittura non esiste. A fargli da contraltare è il povero contadino Gurdulù, destinato a divenire suo scudiero, che si limita a esistere fisicamente senza avere alcuna coscienza di sé. In tutto Il cavaliere inesistente, questi e altri personaggi dai nomi ariosteschi bramano di raggiungere una dimensione di umanità superiore: da Torrismondo, che combatte per ritrovare le proprie origini, a Rambaldo, che agogna la conquista di Bradamante, fino allo stesso protagonista, che rappresenta l individuo contemporaneo, svuotato di certezze interiori e definito soltanto dalla propria funzione (ciò che fa) o addirittura dalla sola immagine esteriore (condizione che prefigura gli esiti deteriori della società consumistica). Non a caso, alla fine della storia Agilulfo svanisce, dissolvendosi «come una goccia nel mare : è la metafora dell impossibilità di esistere in un mondo quello contemporaneo che riduce la persona al suo ruolo, costringendola all incoscienza di un essere meccanico. FIABE ITALIANE L interesse di Calvino per la dimensione fantastica non si esaurisce nella scrittura, ma si estende anche a un importante lavoro di ricerca. Nel 1956 lo scrittore pubblica infatti la raccolta Fiabe italiane, 200 testi provenienti da tutte le regioni d Italia e trascritti in italiano dai vari dialetti. Come afferma Calvino stesso, del patrimonio favolistico egli apprezza soprattutto «il disegno lineare della narrazione, il ritmo, l essenzialità, il modo in cui il senso d una vita è contenuto in una sintesi di fatti : tutti ingredienti che ritroviamo anche nella sua produzione creativa. 716 / IL SECONDO NOVECENTO E GLI ANNI DUEMILA

Il magnifico viaggio - volume 6
Il magnifico viaggio - volume 6
Dalla Prima guerra mondiale a oggi