Il magnifico viaggio - volume 6

30 35 40 45 50 55 60 dovrà vedello. Un tajo! che manco er macellaro.21 Mbe , un orrore: du occhi! che guardaveno fisso fisso la credenza. Una faccia stirata, stirata, bianca da pare un panno risciacquato che, era tisica? 22 come si avesse fatto una gran fatica a mori . Ingravallo, pallido, emise un mugolo23 strano, un sospiro o un lamento da ferito. Come se sentisse male puro lui. Un cinghiale co una palla24 in corpo. «La signora Balducci, Liliana , balbettò, guardando negli occhi lo Sgranfia. Si tolse il cappello. Sulla fronte, in margine al nero cresputo dei capelli, un allinearsi di gocciole: d un sudore improvviso. Come un diadema di terrore, di dolore. Il volto, per solito olivastro-bianco, lo aveva infarinato25 l angoscia. «Andiamo, va ! . Era madido, pareva esausto. Giunti a via Merulana, la folla. Davanti il portone il nero della folla, con la sua corona de rote26 de bicicletta. Fate passare, polizia. Ognuno si scostò. Er portone era chiuso. Piantonava un agente: con due pizzardoni27 e due carabinieri. Le donne li interrogavano: loro diceveno a le donne: Fate largo! Le donne voleveno sape .28 Tre o quattro, deggià,29 se senti che parlaveno de nummeri: ereno d accordo p er dicissette, ma discuteveno sur tredici.30 I due salirono in casa Balducci, l ospitale casa che Ingravallo conosceva, si può dire, col cuore. Su le scale un parlottare di ombre, il susurro delle casigliane.31 Un bimbo piangeva. In anticamera nulla di particolarmente notevole (il solito odore di cera, l ordine abituale) eccettoche due agenti, muti, attendevano disposizioni. Sopra una seggiola un giovane col capo tra le mani. Si alzò. Era il dottor Valdarena. Apparve poi la portiera, emerse, cupa e cicciosa,32 dall ombra del corridoio. Nulla di notevole si sarebbe detto: entrati appena in camera da pranzo, sul parquet, tra la tavola e la credenza piccola, a terra quella cosa orribile. Il corpo della povera signora giaceva in una posizione infame,33 supino, con la gonna di lana grigia e una sottogonna bianca buttate all indietro, fin quasi al petto: come se alcuno avesse voluto scoprire il candore affascinante di quel dessous,34 o indagarne lo stato di nettezza.35 Aveva mutande bianche, di maglia a punto gentile, sottilissimo, che terminavano a metà coscia in una delicata orlatura. Tra l orlatura e le calze, ch erano in una lieve luce di seta, denudò se stessa la bianchezza estrema della carne, d un pallore da clorosi:36 quelle due cosce un po aperte, che i due elastici in un tono di lilla parevano distinguere in grado,37 avevano perduto il loro tepido senso, già si adeguavano al gelo: al gelo del sarcofago, e delle taciturne dimore. L esatto officiare del punto a maglia,38 per lo sguardo di quei frequentatori di domestiche,39 modellò inutilmente le stanche proposte 21 che manco er macellaro: che nemme- no il macellaio (sottinteso avrebbe tagliato così in profondità ). 22 tisica: malata di tubercolosi. 23 mugolo: gemito, lamento. 24 palla: proiettile. 25 infarinato: il volto era diventato bianco come farina a causa dell angoscia. 26 rote: ruote. 27 pizzardoni: è il nome dato in romanesco ai vigili urbani. 28 voleveno sapé: volevano sapere. 29 deggià: di già. 30 ereno sur tredici: le donne discutono dei numeri da giocare al lotto il giorno dopo l omicidio. P er è contrazione romanesca di per il . 31 susurro delle casigliane: il sussurrare di coloro che abitavano nel palazzo. Casigliano è voce toscana che indica la persona che abita nella stessa casa ma non nella stessa famiglia. 32 cicciosa: grassa. 33 infame: sconveniente. 34 dessous: francese per disotto , a indicare la biancheria intima della donna. 35 nettezza: pulizia. 36 clorosi: una forma di anemia. 37 parevano distinguere in grado: gli elastici lilla rendono evidente la diversa gradazione cromatica delle cosce rispetto alle calze. 38 esatto maglia: il lavoro preciso e raffinato della biancheria indossata da Liliana. 39 di quei domestiche: degli agenti di polizia, abituati a frequentare donne di umile estrazione sociale. Le parole valgono madido Madido (dal latino madidus, derivato di madere, essere bagnato ) è un aggettivo di sapore letterario, ma non del tutto desueto tra i parlanti di buona cultura. dunque una di quelle parole che vale la pena conoscere, anche se magari non si utilizzano tutti i giorni. Significa umido , bagnato alla superficie e si dice soprattutto di parti del corpo in cui la pelle si cosparge di goccioline: avere le mani madide; essere madido, o avere la fronte madida, di sudore. Rorido e umido possono essere considerati sinonimi di madido. Sapresti indicare un paio di contrari di questo aggettivo? L AUTORE / CARLO EMILIO GADDA / 675

Il magnifico viaggio - volume 6
Il magnifico viaggio - volume 6
Dalla Prima guerra mondiale a oggi