LA VITA

Carlo Emilio GADDA VIDEO La vita di Carlo Emilio Gadda Corso Vittorio Emanuele a Milano, 1885 ca. L INFANZIA TORMENTATA E LA GUERRA Carlo Emilio Gadda è il figlio primogenito di Francesco Ippolito, un industriale tessile attento al buon nome della casa (il fratello era stato ministro dei Lavori pubblici) ma poco capace negli affari, e Adele Lehr, insegnante di origini ungheresi. Nato a Milano nel 1893, trascorre nella città lombarda «un infanzia tormentata e un adolescenza anche più dolorosa , a causa delle condizioni economiche della famiglia, rese precarie dai pessimi investimenti del padre, rovinatosi con la coltivazione del baco da seta in un momento di crisi della sericoltura italiana dovuto alla concorrenza giapponese. Ad aggravare la situazione concorre inoltre la costruzione di una casa di campagna in Brianza , presso Longone al Segrino, che la madre non vorrà mai vendere nonostante le difficoltà, accresciutesi in seguito alla morte del marito avvenuta nel 1909. Carlo Emilio sconta le conseguenze di queste ristrettezze, poiché vorrebbe approfondire gli studi letterari, ma la madre glielo impedisce, imponendogli di iscriversi alla facoltà di Ingegneria del Politecnico di Milano, che a suo giudizio offre maggiori opportunità di lavoro. Allo scoppio della Prima guerra mondiale, Gadda si arruola volontario negli alpini, con l intento dichiarato di dare un senso alla sua vita. Tuttavia l esperienza della guerra si rivela subito durissima: «vita fangosa , «squallore spirituale , «paralisi della volontà e del desiderio , una realtà insomma molto lontana dalla visione idealizzata con cui era partito per il fronte. Par- tecipa in prima linea alla disastrosa battaglia di Caporetto e nell ottobre del 1917 viene fatto prigioniero e trasferito in Germania. Rientrato a casa nel 1919, apprende della morte dell amato fratello Enrico, precipitato con il suo velivolo durante uno scontro aereo. un altro trauma, che si aggiunge ai sacrifici patiti fino ad allora e che lo getta in uno stato di depressione profonda, da cui non si riprenderà mai del tutto: «Orrore nelle ore di sera e di notte, nel sole, e sempre. Nessuna sosta al dolore. Nessuna emozione per l Italia e le cose. Nessun sogno per il futuro . LA PROFESSIONE DI INGEGNERE E IL RAPPORTO CON IL FASCISMO Il ritorno alla vita normale non si rivela dunque semplice; ciononostante, Gadda riesce a riprendere gli studi interrotti e a laurearsi in Ingegneria elettrotecnica nel 1920, oltre a intraprendere studi filosofici. Per gli impegni legati alla sua professione, viaggia molto, sia in Italia sia all estero. L esperienza più lunga e significativa è rappresentata dal periodo vissuto in Argentina, dal 1922 al 1924, nel corso della quale Gadda matura il convincimento che la carriera da ingegnere non faccia per lui, e cerca in tutti i modi di liberarsi dalla «schiavitù di un lavoro che considera arido e impersonale. Al rientro in Italia si dedica perciò agli studi di filosofia e decide di tentare l avventura letteraria, impiegandosi contemporaneamente come docente di 642 / IL SECONDO NOVECENTO E GLI ANNI DUEMILA

Il magnifico viaggio - volume 6
Il magnifico viaggio - volume 6
Dalla Prima guerra mondiale a oggi