INTRECCI ARTE - L’architettura industriale

intre cci ARTE L architettura industriale ] Ingresso della fabbrica, villaggio operaio di Crespi d Adda, dal 1878. S Gli stabilimenti Ford di Detroit (USA) fotografati da Charles Sheeler, 1927. New York, Museum of Modern Art (MoMA). La difficile convivenza tra operai e macchine La fabbrica in senso moderno, ossia un edificio o una serie di edifici in cui la produzione industriale avviene con l ausilio di macchine, nasce nel Settecento, grazie allo sviluppo della siderurgia: sono infatti proprio il ferro e l acciaio gli elementi fondamentali delle nuove architetture industriali. Per le esigenze della produzione gli ambienti sono ampi e luminosi e il legno, che si infiamma facilmente, è sostituito da ferro e mattoni. Dalla fabbrica al villaggio operaio La vera rivoluzione però avviene alla metà dell Ottocento, con la seconda rivoluzione industriale, quando la fabbrica vede crescere intorno a sé un intera struttura: il villaggio operaio. La sfida sociale, economica e urbanistica è quella di fare in modo che le grandi masse che lavorano nelle nuove industrie abitino in prossimità della struttura. Esempio emblematico di questo tipo è il villaggio industriale di Crespi d Adda, sviluppato dall imprenditore tessile Cristoforo Benigno Crespi (1833-1920) sulle rive dell Adda e poi ampliato dal figlio, che aveva studiato con interesse modelli anglosassoni di villaggi operai. La fabbrica e la bellezza Il materiale destinato a rivoluzionare totalmente l architettura industriale è il cemento armato, studiato a partire dalla seconda metà del XIX secolo: si tratta di un sistema a telaio, che utilizza il calcestruzzo e le barre d acciaio come armatura. Queste gigantesche strutture si diffondono soprattutto oltreoceano, negli Stati Uniti. Qui nel 1908 Henry Ford (1863-1947) fonda la prima fabbrica dotata di catena di montaggio, progettata dall architetto di origine tedesca Albert Kahn (1869-1942). Gli enormi silos e le ciminiere diventano uno dei soggetti preferiti del fotografo statunitense Charles Sheeler (1883-1965), che ritrae l acciaio lucente degli stabilimenti Ford, con i volumi che, nelle sue immagini precisissime, diventano quasi elementi astratti e irreali. IL GENERE / LA NARRATIVA ITALIANA DEL SECONDO NOVECENTO / 623

Il magnifico viaggio - volume 6
Il magnifico viaggio - volume 6
Dalla Prima guerra mondiale a oggi