Il magnifico viaggio - volume 6

DENTRO IL TESTO L alter ego dell autore Un fraterno passaggio di testimone Petrarchismi e leopardismi I contenuti tematici Per il fatto di essere così aitante, il fratello Renato costituisce, seppure inconsapevolmente e suo malgrado, una sorta di smentita paradossale e sarcastica dell esistenza del poeta. Costui si considera giunto «alle soglie della morte (Alle soglie si intitola la seconda sezione dei Colloqui, della quale Il più atto è il secondo testo) e per questo scrive che il fratello irride al suo tramonto (v. 2). Renato è l opposto di Guido: egli non vive di letteratura, riflessioni filosofiche e inutili dubbi (sdegna i pensieri torpidi, gli studi vani, i freni, v. 3), ma si muove nella dimensione di una concreta e sana fisicità. Tuttavia il poeta non prova un sentimento di invidia verso questo giovane bello e vincente; al contrario, la sua esistenza lo consola della consapevolezza dell imminenza della propria fine: se a Guido non è stato concesso di essere felice, che lo sia almeno Renato (Ed egli sia quell uno felice ch io non fui!, v. 9). Rasserenato da questo pensiero di una continuità familiare che si estenderà oltre la sua morte, il poeta può dunque accettare con maggiore serenità la prospettiva dell annientamento (lo strazio / del Nulla, vv. 10-11), ossia, nella sua visione materialistica, dell assenza della vita. Tra Guido a Renato avviene così una sorta di passaggio di testimone che rende meno traumatico, per il fratello maggiore, l abbandono del mondo. Le scelte stilistiche La critica ha individuato in questa lirica diversi calchi letterari, in particolare da due autori molto cari a Gozzano: Petrarca e Leopardi. Al primo riporta l espressione quadre le spalle (v. 1), che richiama le «spalle quadre di Vespasiano della prima redazione del Trionfo della Fama (v. 94); e anche dolce conforto (v. 12) è sintagma petrarchesco (Canzoniere, 28, v. 10: «d un vento occidental dolce conforto ). A Leopardi rimanda invece il sintagma studi vani (v. 3), a indicare le letture colte, che rievoca gli «studi leggiadri di A Silvia (v. 15) e, per quanto riguarda l espressione ma non il contenuto, i «vani studi dell epistola Al conte Carlo Pepoli (v. 64), in cui Leopardi si riferiva a studi «di cocchi e di cavalli . Anche la definizione della natura come Madre (v. 8) rimanda, per antifrasi, al concetto leopardiano della natura matrigna; e persino l uso del verbo discendere al v. 13 (discendo ai regni bui) rievoca due passi di un altra lirica leopardiana, Consalvo, in cui lo stesso verbo è utilizzato in riferimento a un motivo analogo, quello di una morte accettata con serenità: «Desiata, e molto, / come sai, ripregata a me discende, / non temuta, la morte (vv. 42-44); «e ben disceso / nel paventato sempiterno scempio (vv. 117-118). Tutti questi rilievi confermano l immagine di un Gozzano poeta letteratissimo , teso sempre a filtrare la propria esperienza attraverso il bagaglio delle proprie letture. VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE 1 Quali sono le caratteristiche fisiche di Renato? 2 Che cosa viene sdegnato da Renato? 3 A che cosa si sente vicino il poeta? ANALIZZARE 4 Quali metafore vengono utilizzate per descrivere i due fratelli? Che significato hanno? 5 Qual è l atteggiamento del poeta verso la forza e il vigore del fratello? 6 Perché il poeta si avvia verso la fine senza querele (v. 13)? INTERPRETARE 7 Quale concezione della morte emerge dal testo? 8 Spiega il significato delle seguenti espressioni: Sorrido al mio fratello (v. 15); E già mi sento lui (v. 16). Quali sentimenti dell autore esprimono? 52 / DALLA PRIMA ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE

Il magnifico viaggio - volume 6
Il magnifico viaggio - volume 6
Dalla Prima guerra mondiale a oggi