Sandro Penna

Sandro Penna LA VITA Sandro Penna nasce a Perugia nel 1906. Nella città umbra trascorre la prima giovinezza, in un clima familiare poco sereno per i contrasti fra i genitori. Compie studi irregolari, fino a conseguire il diploma di ragioniere. Dopo la separazione dei genitori, segue la madre a Roma, dove, a parte alcuni soggiorni a Milano e a Firenze, vivrà per il resto della vita, senza un lavoro stabile (sarà contabile, commesso di libreria, correttore di bozze), fino alla morte, av venuta nel 1977 in una condizione di estrema povertà. LE OPERE I primi componimenti di Penna compaiono nel corso degli anni Trenta sulle riviste fiorenti ne Il Frontespizio e Letteratura . Nel 1939 viene pubblicato il suo libro d esordio, Poe sie. Nel dopoguerra seguono altre raccolte, tra cui Una strana gioia di vivere (1956) e Cro ce e delizia (1958), che confluiranno poi in Tutte le poesie (1970). Nel 1973 Penna pubblica un volume di prose, Un po di febbre. La sua ultima raccolta di versi è del 1976: Stranezze. Una poesia scabra e sensuale Nelle sue liriche Penna esprime con un agile grazia epigrammatica in cui il ricordo dei liri ci greci si fonde felicemente con la lezione degli Ermetici momenti di sensualità ma anche di malinconia. Il tono basso, dimesso, quotidiano (si vedano le ambientazioni dei suoi versi: piazze, strade, bar, cinematografi, stazioni ferroviarie ) fa da schermo alla carica dirompen te della sua poesia, al centro della quale si colloca la tematica omosessuale. Il valore della parola e della trasparenza Tuttavia l originalità di Penna non è legata soltanto all aspetto tematico. Se la sua poesia appare lontana dalle dominanti stilistiche della corrente ermetica per le sue caratteristi che di scorrevolezza e semplicità di dettato, è pur vero che la parola viene valorizzata nelle sue molteplici dimensioni, tanto che, a uno sguardo più attento, la chiarezza dei versi di Penna è capace di svelare una molteplicità di significati, alcuni dei quali non così immediati: da qui la definizione, a proposito della produzione penniana, di «erme tismo debole . Tuttavia i suoi componimenti si inseriscono senza dubbio in quella linea della traspa renza semantica che vede in Saba il suo principale esponente. Non a caso il poeta triesti no è stato fra i primi estimatori di Penna (come anche Montale, al quale Penna indirizza alcune lettere). Al pari di Saba, che viene considerato l esponente più significativo dell an tiermetismo, Penna manifesta il massimo attaccamento alla realtà quotidiana, non fa mi stero del proprio approccio emotivo e sensuale al mondo che lo circonda e si esprime in un linguaggio diretto. Lo splendido isolamento di un poeta senza storia I primi lettori di Penna avevano intuito l originalità di questo autore e la sua unici tà nel panorama della poesia italiana del suo tempo, essendo egli appartato rispetto alle correnti più in voga (dall Ermetismo al Neorealismo). La sua, dai primi testi in poi, continuerà a essere una poesia senza storia , in cui i temi dibattuti in quegli anni dall impegno politico all alienazione, dai problemi più urgenti della società alle sfide della modernità non compaiono affatto. Inoltre l intero arco del suo lavoro è sostan zialmente privo di sviluppo storico, poiché il suo svolgimento è dominato da una dimen sione di eterno presente , splendido e immobile. E forse è questa una delle ragioni più profonde di quella freschezza che si coglie nel suo lavoro e che ne fa un piccolo clas sico del nostro Novecento. LA CORRENTE / ERMETISMO E DINTORNI / 375

Il magnifico viaggio - volume 6
Il magnifico viaggio - volume 6
Dalla Prima guerra mondiale a oggi