Alfonso Gatto

Alfonso Gatto LA VITA Alfonso Gatto nasce a Salerno nel 1909 in una famiglia di marinai e piccoli armatori di origi ne calabrese. Frequentate le scuole a Salerno e iscrittosi all Università di Napoli, deve abban donare gli studi per le difficoltà economiche dei genitori. Segue un periodo irrequieto, segna to da spostamenti continui, durante il quale esercita varie attività. Al 1932 risale il suo esordio poetico, con la raccolta Isola. Nel 1934 si trasferisce a Milano, dove entra in contatto con gli ambienti letterari della città. Nel 1936 è arrestato per antifascismo e trascorre sei mesi in carcere. Partecipa in posizione di primo piano alle po lemiche relative all affermarsi della corrente ermetica dalle colonne delle riviste fiorentine Il Bargello e Campo di Marte , il quindicinale di azione letteraria e artistica da lui retto dal 1938 al 1939 insieme con Vasco Pratolini, sotto la nominale direzione di Enrico Vallecchi: ed è proprio grazie a questa rivista che Firenze diventa il centro di irradiazione dell Ermetismo. Nel 1941 è nominato per chiara fama ordinario di Letteratura italiana al liceo artistico di Bologna. Dopo la partecipazione alla Resistenza, nel dopoguerra, trasferitosi definitivamen te a Roma, si dedica al giornalismo (è, tra l altro, inviato speciale del quotidiano l Unità ). Muore nel 1976 in un incidente automobilistico a Capalbio, nella Maremma toscana. L accoglienza della prima raccolta Testo PLUS Carri d autunno (Isola) LE OPERE Recensendo la prima raccolta di Gatto, Isola (1932), il poeta Sandro Penna saluta una voce «raffinatissima , che «viene dal Sud carica di «espertissimi giochi scaturiti da «sensi mera vigliosi . A sua volta Montale segnala la presenza in quei versi di una «sensualità non esen te tuttavia da una «esasperazione intellettuale , «metafisica ; ma avverte anche, nella pagina del giovane poeta, il peso di «reminescenze che la rendono a volte diseguale. In questi due giudizi sono già presenti le coordinate utili a tracciare un primo profilo del poeta. La poetica del Gatto ermetico La buona accoglienza riscossa all esordio si rinnova con il secondo volume di versi, Morto ai paesi (1937). Componenti essenziali di queste prime prove sono in conformità con gli ele menti fondamentali della corrente ermetica la rigorosa ricerca formale, la diffidenza ver so il canto dispiegato della tradizione ottocentesca, un tono di fondo che accomuna questo autore ai tanti scrittori (tra i quali, per esempio, Quasimodo) saliti dal Sud a Milano nello stes so giro di anni. Le due smilze raccolte diventano così insieme alle opere di Quasimodo, Sini sgalli, Luzi ecc. punto di riferimento e quasi bandiera del rinnovamento della poesia italiana. Quella del Gatto ermetico è una poetica della parola , o anche, secondo una defini zione che è proprio dell autore, dell assolutezza naturale : la sua prima elaborazione vie ne fatta risalire, storicamente, ai grandi simbolisti francesi, da Verlaine a Mallarmé e a Valéry, ma se ne rintracciano anche in Italia validi precursori nel Pascoli di Myricae e nel d Annunzio del Notturno. Secondo tale concezione, la poesia moderna deve programmaticamente mira re all essenziale, alla sillabazione netta della parola, scandita e isolata, ma dotata di una poli semia che la rende insieme vaga e magicamente espressiva. Gli esiti successivi Nelle raccolte successive tra cui ricordiamo Arie e ricordi (1941), La spiaggia dei poveri (1944), Il capo sulla neve (1949), Osteria flegrea (1962), La storia delle vittime (poesie degli anni della Resistenza, 1966) la vena ermetica va stemperandosi, come in Quasimodo, a contatto con l urgenza della realtà storica e sociale del paese. Senza abbandonare del tutto i moduli prece denti, Gatto approda progressivamente a una limpidezza di accenti che distanzia la nuova produzione dalle tensioni dell Ermetismo più ortodosso. 366 / DALLA PRIMA ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE

Il magnifico viaggio - volume 6
Il magnifico viaggio - volume 6
Dalla Prima guerra mondiale a oggi