Il magnifico viaggio - volume 6

20 25 30 35 40 45 50 le gallinelle, mettono voci che ricordan quelle, dolcissime, onde a volte dei tuoi mali ti quereli, e non sai che la tua voce ha la soave e triste musica dei pollai. Tu sei come una gravida giovenca; libera ancora e senza gravezza, anzi festosa; che, se la lisci, il collo volge, ove tinge un rosa tenero la sua carne. Se l incontri e muggire l odi, tanto è quel suono lamentoso, che l erba strappi, per farle un dono. così che il mio dono t offro quando sei triste. Tu sei come una lunga cagna, che sempre tanta dolcezza ha negli occhi, e ferocia nel cuore. Ai tuoi piedi una santa sembra, che d un fervore indomabile arda, e così ti riguarda come il suo Dio e Signore. Quando in casa o per via segue, a chi solo tenti avvicinarsi, i denti candidissimi scopre. Ed il suo amore soffre di gelosia. 20 mettono: emettono. 22 ti quereli: ti lamenti. 26 giovenca: mucca. 27-28 senza gravezza: non appesantita dall avanzamento della gravidanza. 29 lisci: accarezzi. 30-31 ove carne: nel punto in cui un rosa tenue (tenero) colora la carne del suo muso. 38 lunga: snella , o anche, in virtù di quanto segue, allungata , distesa a terra . 42 Ai tuoi piedi: per alcuni interpreti si tratterebbe di un tu impersonale, e il verso vorrebbe dunque dire quando la cagna 55 60 65 70 75 80 85 Tu sei come la pavida coniglia. Entro l angusta gabbia ritta al vederti s alza, e verso te gli orecchi alti protende e fermi; che la crusca e i radicchi tu le porti, di cui priva in sé si rannicchia, cerca gli angoli bui. Chi potrebbe quel cibo ritoglierle? chi il pelo che si strappa di dosso, per aggiungerlo al nido dove poi partorire? Chi mai farti soffrire? Tu sei come la rondine che torna in primavera. Ma in autunno riparte; e tu non hai quest arte. Tu questo hai della rondine: le movenze leggere; questo che a me, che mi sentiva ed era vecchio, annunciavi un altra primavera. Tu sei come la provvida formica. Di lei, quando escono alla campagna, parla al bimbo la nonna che l accompagna. E così nella pecchia ti ritrovo, ed in tutte le femmine di tutti i sereni animali che avvicinano a Dio; e in nessun altra donna. si accuccia ai piedi del padrone ; ma è anche possibile che il poeta si riferisca ancora a Lina. La stessa ambiguità è presente nella strofa successiva (ritta al vederti ). 43-44 fervore indomabile: intenso trasporto amoroso. 45 ti riguarda: ti guarda ripetutamente , o anche ti rispetta, ti venera . 59 che: ché, poiché. 60-61 di cui priva: senza i quali. 62 angoli bui: della gabbia. 64 ritoglierle: toglierle, sottrarle. chi il pelo: è sottinteso lo stesso predicato della frase precedente: chi potrebbe toglierle il pelo . 72 quest arte: questa abitudine (quella di andarsene e poi tornare: Lina invece è sempre accanto al marito). 75 questo che a me: il fatto che a me. mi sentiva ed era: mi sentivo ed ero (la desinenza in -a della prima persona dell imperfetto indicativo è di uso arcaico e letterario). 76 un altra primavera: una seconda giovinezza. 77 provvida: previdente. 79 escono alla campagna: vanno nei campi. 82 pecchia: ape. L AUTORE / UMBERTO SABA / 235

Il magnifico viaggio - volume 6
Il magnifico viaggio - volume 6
Dalla Prima guerra mondiale a oggi