La maturità e gli ultimi anni, tra successi e polemiche

DOCENTE A L L U N I V E R S I T LA SAPIENZA Nominato professore per chiara fama , Ungaretti insegna Letteratura italiana all Università La Sapienza di Roma. Nelle aule universitarie ha inizio il suo dialogo con generazioni di allievi. Molti di essi rievocheranno le lezioni del poeta: appassionate e vibranti, come il suo temperamento. In questo scatto l ingresso del rettorato e la statua della Minerva (la dea della Sapienza), opera di Arturo Martini. Roma, cortile interno dell Università La Sapienza. LA MATURIT E GLI ULTIMI ANNI, TRA SUCCESSI E POLEMICHE Dopo la fine del fascismo, come molti altri intellettuali, anche Ungaretti è chiamato a giustificare il suo sostegno alla politica mussoliniana. Dalle pagine dei giornali, ma anche all interno delle istituzioni, si levano le voci di quanti vorrebbero epurare il poeta, allontanandolo dall insegnamento. Ungaretti è costretto a presentare un lungo memoriale difensivo a una commissione appositamente nominata, e alla fine, nel 1946, grazie all intervento risolutore dell allora ministro dell Istruzione Guido Gonella, viene reintegrato in cattedra. La vicenda, per quanto dolorosa, non intacca tuttavia la reputazione del poeta: anzi, nel secondo dopoguerra i lettori giovani e meno giovani gli riconoscono il ruolo di grande vecchio della letteratura italiana. Omaggiato da importanti scrittori stranieri (tra i suoi estimatori figurano i poeti statunitensi Thomas Stearns Eliot ed Ezra Pound), viene eletto nel 1962 presidente della Comunità europea degli scrittori (un sodalizio intellettuale fondato per unire i letterati dell Europa divisa dalla guerra fredda), ma non nasconde l amarezza per il mancato ottenimento del premio Nobel: nel 1959, infatti, l Accademia di Svezia gli aveva preferito Salvatore Quasimodo. Sempre in viaggio per il mondo, Ungaretti tiene lezioni e conferenze in varie università, da Mosca a diversi paesi del Sudamerica, riceve la laurea honoris causa dall ateneo di San Paolo e da quello di Lima. Insignito di numerose onorificenze, nominato membro di importanti accademie, Ungaretti è conosciuto e ammirato anche dalle giovani generazioni , né trascura di alimentare la propria notorietà mediatica: nel 1968 appare in televisione nella lettura di Omero che precede ciascuna delle otto puntate dello sceneggiato Rai tratto dall Odissea. Nel 1970, durante un soggiorno a New York, è ricoverato in clinica per una broncopolmonite. Rientrato in Italia, si stabilisce a Salsomaggiore per curarsi, ma la sua forte fibra è ormai stanca. Recatosi a Milano per alcuni controlli medici, muore nella città lombarda nel giugno di quello stesso anno. I funerali del poeta si svolgono a Roma: il feretro è accompagnato al cimitero del Verano da migliaia di persone, tra cui numerosi suoi ex allievi. L Italia ufficiale, invece, è del tutto assente: nessuna rappresentanza del governo viene inviata alle esequie. Ungaretti non ne sarebbe rimasto certamente sorpreso. Tre anni prima di morire, qualche voce isolata aveva proposto che gli fosse assegnato un seggio di senatore a vita. Allorché gli era stato preferito il rivale di sempre, Eugenio Montale, egli aveva semplicemente commentato, in due brevi versi ironici: «Montale è senatore, / Ungaretti fa l amore . 1947: Il dolore 1950: La Terra Promessa 1952: Un grido e Paesaggi 1960: Il taccuino del vecchio 146 / DALLA PRIMA ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE

Il magnifico viaggio - volume 6
Il magnifico viaggio - volume 6
Dalla Prima guerra mondiale a oggi