Anni difficili

U NGA R E TT I SOL DATO SE MP LIC E La scelta di arruolarsi come semplice fante verrà motivata anni dopo dal poeta con queste parole: «Qualsiasi cosa m avesse minimamente distinto da un altro fante, mi sarebbe sembrata un odioso privilegio e un gesto offensivo verso il popolo al quale, accettando la guerra nello stato più umile, avevo inteso dare un segno di completa dedizione . Ungaretti in uniforme da soldato di fanteria, nel 1915. ANNI DIFFICILI Nel 1920 Ungaretti si sposa con una giovane ragazza francese, Jeanne Dupoix, che gli sarà vicina fino al 1958, quando morirà per una grave malattia; l anno successivo si impiega presso l ufficio stampa del ministero degli Esteri con l incarico di redigere gli estratti dei giornali stranieri. Trasferitosi con la moglie e la figlia Anna Maria, detta Ninon (nata nel 1925), a Marino, nella zona dei Castelli romani, Ungaretti conosce anni di grande difficoltà. La poesia non gli dà da vivere, e anche il poco gratificante lavoro ottenuto gli riserva scarsissime soddisfazioni economiche. Balena nella sua mente l intenzione di tornare in Egitto, dove vive ancora la madre, e per questo nel 1926 si fa avanti scrivendo a Mussolini: «Mi rivolgo a voi che sempre mi avete sostenuto e che tutto potete per me, per avere un impiego, una carica (quella di Console per esempio. In Oriente potrei fare meglio di chiunque) che mi darebbe i mezzi di vivere con qualche serenità . Il progetto, tuttavia, non andrà in porto. Nell agosto di quello stesso anno, Ungaretti è protagonista, insieme a Massimo Bontempelli (uno tra i maggiori esponenti della scena letteraria del primo Novecento italiano), di un noto scandalo. La vicenda ha origine da un articolo di Ungaretti, pubblicato dal quotidiano Il Tevere , che riporta una serie di critiche e di attacchi polemici rivolti dal poeta al collega. Lo scrittore offeso, però, pretende vendetta: appena vede il rivale nelle sale del Caffè Aragno di Roma (luogo di ritrovo dell élite culturale del tempo), lo mortifica davanti ai presenti con un sonoro ceffone. un affronto che il temperamento sanguigno di Ungaretti non può tollerare: chiede di risarcire l umiliazione subita con un duello pubblico. Il teatro della sfida è offerto da un ospite d eccezione, Luigi Pirandello, che mette a disposizione dei duellanti il parco della propria villa romana. Al terzo assalto, la spada di Bontempelli ferisce, fortunatamente in modo non grave, l avambraccio destro di Ungaretti. Salvato l onore, e soprattutto l immagine, i due letterati si rappacificano. All inizio degli anni Trenta il poeta consolida la sua attività giornalistica: è impegnato nelle vesti di corrispondente del quotidiano La Gazzetta del Popolo (come inviato torna in Egitto, visita la Corsica e l Olanda e viaggia in tutta l Italia meridionale), ma si fa apprezzare anche come conferenziere in una serie di incontri politici e letterari in tutta Europa. Nel 1936 si trasferisce a San Paolo del Brasile, accettando la cattedra di Lingua e letteratura italiana che gli viene offerta dalla locale università. Quello trascorso in Sudamerica è un periodo funestato dai lutti familiari: nel 1937 Ungaretti perde il fratello Costantino; due anni dopo gli muore il figlio Antonietto, di soli nove anni. Torna in Italia nel 1942, quando prende servizio benché privo di laurea come docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea presso l Università La Sapienza di Roma : un ruolo che conserverà fino alla pensione. Nello stesso anno è nominato Accademico d Italia. 1931: L allegria 1933: Sentimento del tempo L AUTORE / GIUSEPPE UNGARETTI / 145

Il magnifico viaggio - volume 6
Il magnifico viaggio - volume 6
Dalla Prima guerra mondiale a oggi