Vincenzo Cardarelli

VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE Sostantivi: inverno, ........................................................ ................................................................................................. 1 A chi si rivolge il poeta? 2 Quale situazione quotidiana viene descritta nel componimento? Aggettivi: ignudo, ......................................................... ................................................................................................. Verbi: s attrista, .............................................................. ANALIZZARE 3 Individua nel testo termini ed espressioni che sottolineano la solitudine e l estraneità del poeta. 4 Quale figura retorica riconosci al primo verso? a Anafora. c Apostrofe. b Sinestesia. d Metafora. 5 Da che cosa è attratto il poeta e perché? una fascinazione durevole o momentanea? 6 Quale relazione c è tra il poeta e la folla? 7 Individua nel testo tutti i termini (sostantivi, aggettivi, verbi e avverbi) che assumono una connotazione negativa, come avviene agli esempi già riportati. ................................................................................................. Avverbi: non, più, .......................................................... ................................................................................................. INTERPRETARE 8 L anima del poeta è un elemento vitale oppure no? Motiva la tua risposta. 9 Quale significato puoi attribuire ai numerosi termini ed espressioni riferiti all atto del guardare? 10 Ti sembra che in questo testo gli endecasillabi abbiano un valore musicale? In che modo l aspetto metrico della poesia si pone in relazione con il suo contenuto? Vincenzo Cardarelli LA VITA Vincenzo Cardarelli (all anagrafe Nazareno Caldarelli) nasce a Corneto Tarquinia (Viterbo) nel 1887. Autodidatta, lavora a Roma dal 1906 come correttore di bozze al quotidiano socialista Avanti! , di cui diviene poi redattore della terza pagina e cronista parlamentare. Nel 1919 è tra i fondatori della rivista La Ronda ; dal 1926 scrive per L Italiano , il periodico fondato da Leo Longanesi, e vi collabora fino alla chiusura, nel 1942. Nel secondo dopoguerra è condirettore della Fiera letteraria . Muore a Roma nel 1959. LE OPERE La sua prima raccolta di poesie, prose liriche e frammenti, intitolata Prologhi (1916, poi ripresa, insieme ai componimenti di volumi successivi, nel volume Poesie del 1942), mostra già la caratteristica costante della produzione di Cardarelli: un autobiografismo interiore e allusivo, che evita però la confessione diretta; è piuttosto un ampia meditazione, che si traspone in immagini di stagioni e di paesi, con toni pacati e un andamento di gusto classico, caratterizzato da chiarezza espressiva e compostezza formale. Classicismo e prosa d arte La restaurazione classica e il ritorno a Leopardi, intesi come freno al dannunzianesimo e all impressionismo dei vociani, costituiscono la base del canone estetico e della poetica di Cardarelli, nonostante il fondo sensuale, ancora vagamente decadente, della sua ispirazione. Nei suoi volumi di prose Favole e memorie (1925), Il sole a picco (1929), Il cielo sulle città (1939) troviamo nitidi esempi di prosa d arte secondo i canoni rondeschi, di cui egli è il principale teorico. IL GENERE / LA POESIA ITALIANA DEL PRIMO NOVECENTO / 133

Il magnifico viaggio - volume 6
Il magnifico viaggio - volume 6
Dalla Prima guerra mondiale a oggi