Il magnifico viaggio - volume 6

Glossario La serie fonica, la parola o la locuzione formate in seguito a tale procedimento subiscono talvolta un completo adattamento grammaticale, con l aggiunta di desinenze e suffissi che le rendono elementi stabili del lessico della lingua (così bisbigliare , chioccolare , tintinnio ecc.). Ossimoro Figura retorica che consiste nell unione sintattica di due termini contraddittori, in modo tale che si riferiscano a una medesima entità. L effetto che si ottiene è quello di un paradosso apparente. Esempi: « s ostina in cielo un sole / freddoloso (E. Montale, Ti libero la fronte dai ghiaccioli, vv. 6-7); «il petto le si gonfiava / timido, e le si riabbassava, / quieto nel suo tumultuare (G. Caproni, La gente se l additava, vv. 7-9). Ottonario Nella metrica italiana, verso composto di 8 posizioni metriche , con gli accenti principali sulla 3ª e 7ª sillaba. Adoperato fin dalle origini della nostra letteratura, l o. rimase in voga fino a tutto il XV sec.; nel Novecento fu utilizzato da G. Pascoli, che sperimentò anche schemi inconsueti. Esempi: «Su l castèllo di Ver na / batte il s le a mezzogi rno (G. Carducci, Rime nuove, 76, 1-2); «Qui forse potrei scrivere: / potrei forse anche vivere (G. Caproni, Su cartolina, vv. 14-15). P Parallelismo In retorica, procedimento consistente nel dare rilievo allo sviluppo di un idea mediante una disposizione simmetrica di brevi concetti, per lo più in coppia; nella poesia tale disposizione si risolve spesso in simmetria di ritmo. Esempi: «Vigile a ogni soffio, / intenta a ogni baleno, / sempre in ascolto, / sempre in attesa, / pronta a ghermire, / pronta a donare (G. d Annunzio, Maia, Laus Vitae, I, 64-69); «La mia poesia è alacre come il fuoco, / trascorre tra le mie dita come un rosario (A. Merini, La mia poesia è alacre come il fuoco, vv. 1-2). Paratassi In sintassi, il collegamento tra due o più proposizioni all interno di un periodo, mediante giustapposizione o coordinazione e non mediante subordinazione. Parodia Travestimento burlesco di un opera d arte, a scopo satirico, umoristico o anche critico, consistente, nel caso di opere di poesia (meno spesso di prosa), 1010 nel contraffare i versi conservandone la cadenza, le rime, il tessuto sintattico e alcune parole e, nel caso di opere musicali, nel sostituire le parole del testo originario, conservando intatto o con leggere variazioni il motivo. Con accezione più generica, imitazione deliberata, con intento più o meno caricaturale, dello stile caratteristico di uno scrittore, di un musicista, di un regista ecc., realizzata inserendo nella nuova composizione passi che ne rievochino con immediatezza la maniera. Esempi: il sonetto di F. Berni Chiome d argento fino, che contraffà il sonetto di P. Bembo Crin d oro crespo; Eneide travestita di G.B. Lalli; il poema Morgante di L. Pulci. Paronomasia Figura retorica, detta anche annominazione, che consiste nell accostare due parole simili nel suono ma distanti nel significato; lo scopo è di creare una tensione semantica fra le voci coinvolte. Esempi: «la luce si fa avara amara l anima (E. Montale, I limoni, v. 42); «Trema un ricordo nel ricolmo secchio (E. Montale, Cigola la carrucola del pozzo, v. 3). Pastiche Opera letteraria, artistica, musicale in cui l autore ha volutamente imitato lo stile di un altro autore (o di altri autori). Anche, composizione, per lo più letteraria o musicale, risultante dalla giustapposizione di brani di opere diverse di un solo autore o di più autori che utilizzano stili e linguaggi diversi. Perifrasi Circonlocuzione o giro di parole con cui si significa una qualsiasi realtà cui ci si potrebbe riferire direttamente con un unico termine. Esempi: «Colui che tutto move (Dante, Paradiso, I, 1), per definire Dio, motore dell universo; «il cerchio di ferro con dentro il vuoto dove nascono gli spari (I. Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno, cap. 2) per indicare, dal punto di vista di Pin, la canna della pistola. Personificazione Concettualizzazione simbolica degli esseri e degli oggetti percepiti e descritti a imitazione della persona umana, al fine di rendere verosimile e accettabile il rapporto tra uomo e natura, sia nell ambito delle concezioni cosmiche sia nelle pratiche rituali di invocazione e preghiera, sia infine nelle forme mitopoietiche e artistiche (poesia, favolistica, scultura ecc.). Più in generale, attribuzione dei caratteri della persona umana in rappresen- tazioni artistiche e letterarie, come nelle allegorie . Esempio: «La Vita si ritolse tutte le sue promesse. / Egli sognò per anni l Amore che non venne (G. Gozzano, Totò Merùmeni, vv. 37-38). Piede Nella metrica classica, la più piccola unità ritmica di un verso, formata di due o più sillabe, con una parte forte (arsi) e una debole (tesi). Nella metrica italiana, ciascuno dei due membri, di uguale struttura metrica, in cui è suddivisa la fronte della strofa nella canzone antica o petrarchesca. Pleonasmo Espressione sovrabbondante, formata con l aggiunta di una o più parole non necessarie dal punto di vista grammaticale: frequente nel linguaggio familiare, si può trovare anche nella lingua letteraria e non implica di per sé una violazione di regole grammaticali ( a me mi piace , entrare dentro , uscire fuori sono pleonasmi). Esempio: «già gli ero stato / assuefatto (G. Ungaretti, Girovago, vv. 14-15). Poliptoto Figura retorica che consiste nel ripetere una parola già usata a breve distanza, modificandone il caso (o, nelle lingue non flessive, la funzione sintattica), il genere, il numero, il modo e il tempo. Esempio: «il niente del niente di ogni niente (E. Sanguineti, Ballata della guerra, v. 28). Prolessi Costruzione sintattica (detta anche anticipazione) in cui una o più parole (o un intera proposizione) sono collocate prima di ciò che sarebbe richiesto dal costrutto ordinario. Esempio: «Guarda la mia virtù s ell è possente (Dante, Inferno, II, 11). Prosopopea Figura retorica che consiste nel raffigurare come persone esseri inanimati o entità astratte. Esempio: «Là, presso le allegre ranelle, / singhiozza monotono un rivo (G. Pascoli, La mia sera, vv. 11-12). Protasi In grammatica, proposizione subordinata condizionale che, in correlazione con una proposizione principale (detta apodosi ), costituisce il cosiddetto periodo ipotetico. Esempio: «se tu cedi / come un ombra la spoglia [ ] / chi ti proteggerà? (E. Montale, A mia madre, vv. 5-8). Anche, la parte introduttiva del poema classico consistente in un breve cenno dell argomento da trattare (proposi-

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi