Sin dal primo apparire delle più celebri opere di Gadda, il loro stile così originale ha suscitato nella critica reazioni diverse. Se non c’è dubbio che Gadda sia uno dei maggiori scrittori italiani (e non solo italiani) di sempre, gli esperti hanno discusso sulle motivazioni della sua operazione letteraria. In una delle più precoci recensioni a Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, Enrico Falqui (1901-1974) lamentava come la sovrabbondanza dello stile gaddiano rischiasse di ingenerare nel lettore – a suo parere – un senso di sazietà e, quasi, di stordimento, al punto che il suo compiacimento verbale potrebbe apparire persino come qualcosa di meccanico. Al contrario, Cesare Segre (1928-2014) ha sostenuto che la continua trasgressione di Gadda nei confronti del “bello scrivere” sia motivata, in ogni suo singolo elemento, dalla potente carica di critica sociale presente nella sua opera.