Gli scritti in prosa e le ultime opere

| Gli scritti in prosa e le ultime opere | Tasso è anche autore di una cospicua produzione in prosa, caratterizzata da una grande varietà di temi. Possiamo distinguere in essa le opere teoriche, le composizioni dialogiche e il ricco epistolario. La preferenza per la poesia epica Le basi teoriche del poema DISCORSI DELL ARTE POETICA E DISCORSI DEL POEMA EROICO Tasso accompagnò la stesura del suo capolavoro, la Gerusalemme liberata, con una costante riflessione teorica. In particolare nei Discorsi dell arte poetica e nei Discorsi del poema eroico scritti rispettivamente nel periodo giovanile, tra il 1567 e il 1570, e in quello della maturità, nel 1594 egli approfondisce e medita intorno alle proprie tesi sulla poesia epica, vagliando e precisando le motivazioni che lo inducono a dare preminenza a questo genere letterario: oltre a permettere un livello stilistico più alto (il sublime si attaglia alla tragedia, come il mediocre alla poesia lirica e l umile a quella comica), esso tende, grazie alla tragicità del contenuto, a una finalità etica, raggiungibile anche mediante la sostituzione del mito classico con le allegorie cristiane. Rifiutando una letteratura dal carattere puramente edonistico, vale a dire finalizzata solo al diletto, Tasso sostiene la necessità che la poesia eserciti un benefico «giovamento morale e spirituale. Per questo, egli difende la scelta di affidarsi all autorità della Storia, privilegiando la materia cristiana e, nello specifico, le vicende della prima crociata. Il tema della narrazione infatti non deve essere né troppo lontano né troppo vicino nel tempo: se fosse lontano, il lettore moderno non ne trarrebbe interesse; se fosse vicino, egli non sarebbe portato a credere alla presenza del meraviglioso. Tale «meraviglioso non deve fondarsi sulla mitologia pagana né sulla tradizione cavalleresca, ma piuttosto attingere al patrimonio delle narrazioni cristiane, ricchissimo di miracoli e prodigi, di interventi divini e trame demoniache. Infine l argomento deve essere illustre e le azioni molteplici, ma è necessario che la «varietà sia temperata da una grande compattezza e da una rigida costruzione narrativa, che impediscano al poema di risolversi in una libera successione di eventi, come accade invece nell Orlando furioso di Ludovico Ariosto. DIALOGHI Composti per la maggior parte durante la detenzione nell Ospedale di Sant Anna a Ferrara, i Dialoghi raccolgono 25 prose, stampate per lo più individualmente e senza il consenso dell autore prima di essere riunite in una pubblicazione postuma. In forma di conversazioni tra diversi personaggi, affrontano alcune questioni estetiche e di filosofia morale, dalla virtù all amore, dall amicizia alla cortesia. Celebri, fra le altre, sono Il Messaggiero, scritto nel 1580 ma rimaneggiato più volte in anni successivi, in cui Tasso discute con uno spiritello sull essenza delle creature che fanno da tramite fra la divinità e l uomo, e Il padre di famiglia, anch esso del 1580, esaltazione dell ambiente domestico, raccolto e lontano dai clamori della vita cortigiana e politica. EPISTOLARIO Sono oltre 1500 le lettere di Tasso che oggi possiamo leggere, pubblicate in parte tra il 1587 e il 1588, mentre l autore è ancora in vita. Esse rappresentano per noi una miniera di confessioni e racconti, utilissima a comporre quel ricco e contraddittorio mosaico che è la vita interiore del poeta. Questo straordinario epistolario, tuttavia, non è espressione soltanto di sentimenti e umori del tutto istintivi e autentici, ma costituisce pur sempre un do- 568 / L ET DELLA CONTRORIFORMA E DEL MANIERISMO

Il magnifico viaggio - volume 2
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento