Il magnifico viaggio - volume 2

25 30 35 40 45 50 intra cittadini civilmente nascano,20 o nelle malattie nelle quali li uomini incorrono, essersi sempre ricorso a quelli iudizii21 o a quelli remedii che dagli antichi sono stati iudicati o ordinati: perché le leggi civili non sono altro che sentenze date dagli antiqui iureconsulti, le quali, ridutte in ordine,22 a presenti23 nostri iureconsulti iudicare insegnano. Né ancora la medicina è altro che esperienze fatte dagli antiqui medici, sopra le quali fondano e medici presenti e loro iudizii.24 Nondimanco, nello ordinare25 le republiche, nel mantenere li stati, nel governare e regni, nello ordinare la milizia ed amministrare la guerra, nel iudicare e sudditi, nello accrescere l imperio, non si truova principe né republica che agli esempli delli antiqui ricorra. Il che credo che nasca non tanto da la debolezza nella quale la presente religione26 ha condotto el mondo, o da quel male che ha fatto a molte provincie e città cristiane uno ambizioso ozio,27 quanto dal non avere vera cognizione delle storie, per non trarne, leggendole, quel senso né gustare di loro quel sapore che le hanno in sé. Donde nasce che28 infiniti29 che le leggono, pigliono piacere di udire quella varietà degli accidenti30 che in esse si contengono, sanza pensare altrimenti di imitarle, iudicando la imitazione non solo difficile ma impossibile; come se il cielo, il sole, li elementi, li uomini, fussino variati di moto, di ordine e di potenza, da quello che gli erono antiquamente. Volendo, pertanto, trarre li uomini di questo errore, ho giudicato necessario scrivere, sopra tutti quelli libri di Tito Livio che dalla malignità de tempi non ci sono stati intercetti,31 quello che io, secondo le cognizione delle antique e moderne cose, iudicherò essere necessario per maggiore intelligenzia32 di essi, a ciò che coloro che leggeranno queste mia declarazioni,33 possino più facilmente trarne quella utilità per la quale si debbe cercare la cognizione delle istorie. E benché questa impresa sia difficile, nondimanco, aiutato da coloro che mi hanno, ad entrare sotto questo peso, confortato, credo portarlo in modo, che ad un altro resterà breve cammino a condurlo a loco destinato.34 20 diferenzie nascano: contese giuridi- che che nascono tra i cittadini. 21 iudizii: sentenze. 22 ridutte in ordine: sistemate in un complesso organico di leggi. 23 presenti: contemporanei. 24 sopra le quali iudizii: sulle quali i medici di oggi (presenti) si poggiano per formulare le loro diagnosi (iudizii). 25 ordinare: governare, da un punto di vista sia militare sia politico. 26 la presente religione: è la critica, ti- picamente machiavelliana, alla religione cristiana, responsabile di aver incoraggiato l ozio e la viltà. 27 quel male ozio: qui Machiavelli si riferisce alle piccole, meschine e quindi inconcludenti manovre (ambizioso ozio) che hanno occupato i principi italiani dalla pace di Lodi (1454) alla discesa di Carlo VIII (1494). 28 Donde nasce che: da ciò deriva che. 29 infiniti: moltissimi. 30 accidenti: avvenimenti. 31 intercetti: sottratti (latinismo); dei 142 libri di cui era composta la monumentale storia di Tito Livio ce ne sono pervenuti infatti solo 35. 32 intelligenzia: comprensione. 33 declarazioni: spiegazioni. 34 a loco destinato: a termine. DENTRO IL TESTO Il rischio dell impresa intellettuale di Machiavelli I contenuti tematici L impresa che si accinge a compiere Machiavelli richiede coraggio. Per trovare modi ed ordini nuovi, occorre infatti lo stesso spirito che anima i navigatori nel cercare acque e terre incognite (r. 2). L esplorazione e la scoperta di territori nuovi (qui, fuor di metafora, si parla dei territori della politica) comportano sicuramente la critica degli uomini che sono abituati più a biasimare che a laudare le azioni d altri (r. 3). Tuttavia, nella realizzazione del progetto Machiavelli è disposto a mettersi in gioco, chiamando in causa il proprio patrimonio di talenti e conoscenze: un patrimonio di cui egli conosce spessore e originalità, ma che simula di ridimensionare con l uso retorico della modestia (lo ingegno povero, la poca esperienzia delle cose presenti e la debole notizia delle antique, rr. 9-10). 402 / UMANESIMO E RINASCIMENTO

Il magnifico viaggio - volume 2
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento