Il magnifico viaggio - volume 2

90 ossequio? A ognuno puzza65 questo barbaro dominio. Pigli adunque la illustre Casa vostra questo assunto,66 con quello animo e con quella speranza che si pigliono67 le imprese iuste, acciò che, sotto la sua insegna, e questa patria ne sia nobilitata e, sotto e sua auspizi,68 si verifichi quel detto del Petrarca, quando disse: Virtù contro a furore prenderà l armi, e fia el combatter corto, che l antico valore nelli italici cor non è ancor morto.69 65 puzza: ripugna. 66 assunto: compito. 67 che si pigliono: con cui vengono in- traprese. 68 sotto e sua auspizi: sotto la protezione dei Medici. 69 Virtù morto: sono versi estrapolati dalla canzone Italia mia, benché l parlar sia indarno (vv. 93-96): Il valore (degli italiani) si armerà contro la furia (dei barbari), e il combattimento sarà breve, poiché l antico valore (quello degli antenati romani) non è ancora venuto meno nei cuori degli italiani . Le parole valgono ossequio Il rispetto e la reverenza verso una persona più grande di noi o che sentiamo semplicemente come superiore si possono rivelare in molti modi: l ossequio è uno tra questi, forse quello che rende la stima e la considerazione meno sincere e più convenzionali. un ottima cosa che un giovane abbia ossequio per un maestro, ma la manifestazione di questo sentimento non dovrebbe essere solo esteriore. Precisa il significato delle seguenti espressioni: «porgere rispettosi ossequi ; «in ossequio al vero ; «in ossequio alle leggi . DENTRO IL TESTO I contenuti tematici Un Machiavelli diverso da Machiavelli? Nell epilogo del Principe Machiavelli esprime palesemente la vitalità appassionata della sua partecipazione politica e la tensione intellettuale con cui la sua opera, soltanto apparentemente analitica e imparziale, si cala nella bruciante attualità del tempo. L autore fa appello a sentimenti e ideali di norma banditi nella sua analisi: chiama in causa l amore, la fede, la pietà, la speranza, la patria, la giustizia. Cita il nome di Dio (sei volte solo nel secondo paragrafo), accenna a missioni, redenzioni, predestinazioni. Abbandonato l andamento argomentativo dei capitoli precedenti, egli non si accontenta più della teoria e ricorre alla fede per acquistare efficacia e forza di convincimento. A prima vista, insomma, anche alla luce dell icasticità del lessico e dell alta tensione espressiva, sembrerebbe un discorso non di Machiavelli, ma di Savonarola. L invito che egli formula lo chiarisce subito non nasce da un generico auspicio o da un astratta proposizione di intenti. A renderlo concreto e praticabile, infatti, ci sono le circostanze: c è l occasione propizia per un principe, prudente e al tempo stesso virtuoso (r. 5), di redimere finalmente l Italia. La convinzione è suffragata dagli esempi del passato: i grandi fondatori di Stati del tempo antico e si ricorderà che i nomi proposti (Mosè, Ciro e Teseo) erano già stati presi a modello nel capitolo VI hanno saputo cogliere l opportunità di liberare i propri popoli quando erano nella più tragica condizione di oppressione. A maggior ragione, attende il suo liberatore l Italia, che è più stiava che li Ebrei, più serva ch e Persi, più dispersa che gli Ateniesi (r. 13), ha sopportato d ogni sorte ruina (rr. 14-15) ed è pronta a seguire una bandiera, pur che ci sia uno che la pigli (rr. 23-24). Un finale appassionato Nella parte centrale e finale del capitolo, Machiavelli si rivolge a quelli che egli ritiene gli unici salvatori possibili d Italia, i Medici, ai quali anche il disegno divino pare fornire un aiuto significativo con l elezione di papa Leone X. Ora sta a loro mettere in pratica ciò che tutte le circostanze contingenti sembrano favorire. Per poterlo fare, devono provedersi d arme proprie (r. 59) e cementare la virtù italica (r. 63), troppo spesso dispersa dalla debolezza de capi (r. 50), contro li esterni (r. 63). L intervento di un redentore (r. 82), una sorta di messia che non lasci passare questa occasione (r. 81), è invocato con accenti drammatici alla fine dell esortazione, che poi si distende rievocando la speranza già espressa nei versi di Petrarca. L AUTORE / NICCOL MACHIAVELLI / 397

Il magnifico viaggio - volume 2
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento