La rivoluzione di Machiavelli Si tratta di una prospettiva rivoluzionaria, che fa di Machiavelli il fondatore della politica come scienza laica. Come rivendica nel Principe, il suo intento è «scrivere cosa utile a chi la intende , aderendo al reale, conoscendo i fatti, valutandone le conseguenze e fornendo in tal modo indicazioni precise ed essenziali per garantire il successo all azione di governo. SCIENZA DELLA POLITICA DAI TEMI ai testi: T6 > p. 377 T7 > p. 382 T11 > p. 404 si fonda su dati oggettivi è dotata di leggi proprie e princìpi autonomi basati sull utile è svincolata dalla morale e dalle categorie di bene e male | 3 | La visione pessimistica della natura umana La costante della malvagità umana La visione della politica e delle sue leggi, dei rapporti tra gli individui e della società in generale è caratterizzata in Machiavelli da un amaro e radicale pessimismo antropologico: gli uomini gli appaiono avidi e ambiziosi, vili e timorosi, pieni di «tristizia (cattiveria), ma al tempo stesso di «semplicità (ingenuità e inclinazione a lasciarsi ingannare). Benché le circostanze contingenti possano essere diverse, la natura umana si rivela sempre fondamentalmente malvagia, nella sostanza immutabile poiché obbedisce a regole fisse e a motivazioni che non cambiano nel tempo. L ottimismo umanistico viene superato Una tale visione negativa allontana Machiavelli dall ottimistica immagine dell uomo elaborata dall Umanesimo: un immagine basata sulla rappresentazione del saggio che cerca sapientemente di fondere etica e politica, teoria e azione. Ora l amaro disincanto con cui egli osserva l uomo mette in crisi quel modello. Come quella politica, anche la sua produzione comica appare segnata da un crudo pessimismo. In particolare, nella Mandragola assistiamo a una vicenda di inganni, ipocrisie e mistificazioni posti in essere da una schiera di personaggi accomunati dal cinismo e dall opportunismo. La grottesca avventura erotica messa in scena costituisce in realtà la dimostrazione di come corruzione e degrado tocchino tutti, senza distinzioni, vincitori e vinti, carnefici e vittime, truffatori e truffati. Lo sguardo penetrante dell autore si appunta sempre sull intreccio di cavilli e falsi moralismi che sono alla base delle relazioni umane. La logica del tornaconto personale non viene mai messa in discussione e il male che domina il mondo riesce sempre vittorioso. Le leggi che vigono nell ambito della politica non sono dunque un eccezione, poiché esse trovano applicazione anche nella sfera privata. ma l eredità umanistica non viene del tutto meno Tuttavia, Machiavelli crede ancora nel valore e nelle possibilità della singola persona di realizzare i propri scopi e le proprie ambizioni; egli confida che l individuo sia capace di fronteggiare e risolvere i problemi facendo ricorso alle proprie forze e alle proprie virtù: un eredità, questa, ricevuta dalla civiltà comunale (si pensi a Boccaccio) e da quella umanistica. L AUTORE / NICCOL MACHIAVELLI / 337
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento