3 - La visione pessimistica della natura umana

La rivoluzione di Machiavelli Si tratta di una prospettiva rivoluzionaria, che fa di Machiavelli il fondatore della politica come scienza laica. Come rivendica nel Principe, il suo intento è «scrivere cosa utile a chi la intende , aderendo al reale, conoscendo i fatti, valutandone le conseguenze e fornendo in tal modo indicazioni precise ed essenziali per garantire il successo all azione di governo. SCIENZA DELLA POLITICA DAI TEMI ai testi: T6 > p. 377 T7 > p. 382 T11 > p. 404 si fonda su dati oggettivi è dotata di leggi proprie e princìpi autonomi basati sull utile è svincolata dalla morale e dalle categorie di bene e male | 3 | La visione pessimistica della natura umana La costante della malvagità umana La visione della politica e delle sue leggi, dei rapporti tra gli individui e della società in generale è caratterizzata in Machiavelli da un amaro e radicale pessimismo antropologico: gli uomini gli appaiono avidi e ambiziosi, vili e timorosi, pieni di «tristizia (cattiveria), ma al tempo stesso di «semplicità (ingenuità e inclinazione a lasciarsi ingannare). Benché le circostanze contingenti possano essere diverse, la natura umana si rivela sempre fondamentalmente malvagia, nella sostanza immutabile poiché obbedisce a regole fisse e a motivazioni che non cambiano nel tempo. L ottimismo umanistico viene superato Una tale visione negativa allontana Machiavelli dall ottimistica immagine dell uomo elaborata dall Umanesimo: un immagine basata sulla rappresentazione del saggio che cerca sapientemente di fondere etica e politica, teoria e azione. Ora l amaro disincanto con cui egli osserva l uomo mette in crisi quel modello. Come quella politica, anche la sua produzione comica appare segnata da un crudo pessimismo. In particolare, nella Mandragola assistiamo a una vicenda di inganni, ipocrisie e mistificazioni posti in essere da una schiera di personaggi accomunati dal cinismo e dall opportunismo. La grottesca avventura erotica messa in scena costituisce in realtà la dimostrazione di come corruzione e degrado tocchino tutti, senza distinzioni, vincitori e vinti, carnefici e vittime, truffatori e truffati. Lo sguardo penetrante dell autore si appunta sempre sull intreccio di cavilli e falsi moralismi che sono alla base delle relazioni umane. La logica del tornaconto personale non viene mai messa in discussione e il male che domina il mondo riesce sempre vittorioso. Le leggi che vigono nell ambito della politica non sono dunque un eccezione, poiché esse trovano applicazione anche nella sfera privata. ma l eredità umanistica non viene del tutto meno Tuttavia, Machiavelli crede ancora nel valore e nelle possibilità della singola persona di realizzare i propri scopi e le proprie ambizioni; egli confida che l individuo sia capace di fronteggiare e risolvere i problemi facendo ricorso alle proprie forze e alle proprie virtù: un eredità, questa, ricevuta dalla civiltà comunale (si pensi a Boccaccio) e da quella umanistica. L AUTORE / NICCOL MACHIAVELLI / 337

Il magnifico viaggio - volume 2
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento