Gli ultimi anni

M AC H I AV E L L I TO R T U R ATO Machiavelli protesta la propria innocenza: lui garantisce non ha nulla a che spartire con la congiura. Invano: viene condannato a sei tratti di fune , le mani dietro la schiena, appeso per i polsi a una carrucola, che lo solleva per sei volte e infine lo fa piombare rovinosamente a terra. Ma una coincidenza fortunata lo aiuta: viene eletto papa Giovanni de Medici con il nome di Leone X, che decreta un amnistia generale. A beneficiarne è anche Machiavelli. Domenico Beccafumi, La tortura della fune, 1535-1536. Parigi, Museo del Louvre. GLI ULTIMI ANNI Nel 1519 Machiavelli viene assunto allo Studio (l università) di Firenze e l anno dopo riceve l incarico dal cardinale Giulio de Medici di comporre un opera storica su Firenze. Di fatto, la stesura delle Istorie fiorentine segna per l autore la fine dell ostilità dei Medici nei suoi confronti. Tuttavia le responsabilità e gli incarichi che gli vengono il carattere affidati sono poca cosa rispetto al ruolo rivestito negli anni repubblicani: non è un caso che Niccolò sia impegnato soprattutto nella scrittura. Al 1519-1520 risale la composizione dei libri Dell arte della guerra. Nei mesi precedenti ha preso avvio anche la sua produzione letteraria: la commedia La mandragola e la novella Belfagor arcidiavolo sono del 1518, lo stesso anno in cui l autore UMANISTA CIVILE E IRONICO In pochi autori come in Machiavelli la dimensione pubblica e quella privata coincidono così fedelmente. Possiamo dire che non c è stato momento della sua vita che non si sia intrecciato con l impegno civile e con la passione dell uomo politico. Anzi, l interesse per la vita pubblica sembra vissuto da lui come un ossessione e insieme come un bisogno inderogabile. Un inesauribile curiosità Ciò che interessa Machiavelli scrittore è l uomo nei suoi sentimenti e nei suoi pensieri. Suo scopo è descrivere il mondo nella sua grandezza e miseria, tracciandone impietosamente risvolti, azioni e vicende. Il mondo appare ai suoi occhi come un palcoscenico, dove trovano consistenza e fisicità i protagonisti di ieri e di oggi: a questo fine, anche la lettura degli amati libri di storia si traduce in un colloquio con uomini, costumi ed esperienze che egli considera ancora densi e vitali. La sua non è una ricerca di erudizione o una semplice curiosità storiografica: studiare l antichità per lui significa indagare il presente, non evadere da esso. 332 / UMANESIMO E RINASCIMENTO D altra parte, non si pensi che Niccolò sia un uomo ombroso, cinico spettatore degli eventi del suo tempo, chiuso nel quotidiano colloquio con i classici. Dalle testimonianze epistolari emerge invece un uomo ironico e arguto, cordiale e persino goliardico. In particolar modo l Epistolario ci restituisce l immagine di Machiavelli come un intellettuale curioso tanto delle grandi quanto delle piccole cose della quotidianità, dei segreti di Stato quanto dei discorsi, dei comportamenti e dei costumi degli avventori di un osteria: un uomo che sa mescolare le riflessioni più serie e acute con le battute più leggere, che unisce le forti passioni intellettuali con il gusto dell ironia e dell autoironia; burlone e irriverente, poco preoccupato dell anima, della vita eterna e del peccato, molto interessato invece ai piaceri terreni. Anche (e soprattutto) a quelli della carne, ai quali non sa rinunciare neanche in tarda età, frequentando meretrici, cortigiane e cantanti, senza mai sciogliere il legame con la moglie Marietta Corsini (sposata nel 1501).

Il magnifico viaggio - volume 2
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento