Il magnifico viaggio - volume 2

la realtà che alla fine si rivela illusoria: Angelica non è quella vergine pura, irraggiungibile e distaccata dall universo degli affetti che il paladino immaginava; ormai è la donna di un altro, che lei ha scelto consapevolmente. La vacua sublimazione della figura femminile ha condotto Orlando in un vicolo cieco. Ora come sostiene il critico Elio Gioanola (del quale sintetizziamo alcune più ampie considerazioni) la follia può rappresentare per lui l occasione per un viaggio dentro sé stesso, nella propria coscienza e nelle proprie pulsioni profonde: da qui, superata la fase acuta della crisi, il personaggio potrà intraprendere un percorso di autentica conoscenza di sé e del mondo, lasciandosi alle spalle la pericolosa confusione fra il piano della realtà concreta e quello dell idealizzazione astratta; e capire, per esempio, di non potere rimproverare ad Angelica il tradimento di una fedeltà che non gli era mai stata promessa. Così ha fine l amorosa inchiesta che era cominciata all inizio del poema. La lievità del tono La partecipazione del poeta Le scelte stilistiche Anche in questo episodio spuntano il sorriso e l arguzia maliziosa dell autore: Orlando, il paladino dei paladini, impazzisce per una donna (per giunta pagana). Viene evitato il tono tragico: piuttosto si intrecciano tonalità drammatiche e comiche. Come in tutto il poema, anche qui Ariosto rifugge dal patetico e dal sublime. Al contrario, specialmente verso la fine del brano, prevalgono elementi quasi caricaturali e grotteschi: si vedano le esagerate imprese dell eroe in preda al furore, come il gesto di svellere con estrema facilità alberi secolari. Il poeta vuole in tal modo attenuare il coinvolgimento, non solo suo, ma anche del lettore: l utilizzo di figure retoriche quali l enumerazione e l iperbole (come nella descrizione delle gesta del paladino, rivolte non come vorrebbe il canone epico verso temibili nemici, ma contro arbusti inermi) ha appunto la funzione straniante di far sorridere delle follie umane. D altra parte nell atteggiamento di Ariosto non notiamo freddezza o distacco: egli, profondo conoscitore dell animo umano, partecipa in qualche modo alla disperazione di Orlando, nella consapevolezza che la sua follia è un espressione specifica della più ampia e generale follia degli uomini quando si perdono nelle loro passioni. Del resto l autore chiama sé stesso in prima persona a testimone (Credete a chi n ha fatto esperimento, / che questo è l duol che tutti gli altri passa, vv. 11-12), poiché non doveva essergli mancata, in questo campo, qualche dolorosa esperienza. Ariosto può dunque assumere un atteggiamento di affettuosa partecipazione al dramma umano del suo eroe e, insieme, portare a termine un opera di demistificazione dei vecchi ideali cavallereschi, spogliando la passione amorosa di tutta la nobiltà che la caratterizzava nella visione tradizionale. VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE 1 Come viene descritto l aspetto fisico di Orlando al primo manifestarsi della pazzia? 2 In che modo il pastore che lo ospita contribuisce ad acuire il suo dolore? 3 In quali azioni si esprime il culmine della follia di Orlando? ANALIZZARE 7 Al v. 112 (con gridi et urli apre le porte al duolo), quale figura di suono riconosci? Qual è la sua funzione espressiva? 8 Al v. 115 (lo tornò il suo destin sopra la fonte), qual è il complemento oggetto? INTERPRETARE 9 Perché all ottava 123 Angelica è definita ingrata (v. 99)? 4 L ottava 113 è impostata su una figura retorica. Individuala e spiegane il significato. 10 Quale può essere il valore simbolico dell azione di Orlando descritta ai vv. 143-144 (Il quarto dì, 5 Al v. 28, quale figura di significato può essere rilevata nell espressione e crede e brama e spera? Che cosa evidenzia nella mente di Orlando? 11 6 Quale figura retorica troviamo al v. 87 (per lacri- da gran furor commosso, / e maglie e piastre si stracciò di dosso)? Che cosa simboleggia la nudità di Orlando all ottava 133? me e suspir da bocca e d occhi)? L AUTORE / LUDOVICO ARIOSTO / 297

Il magnifico viaggio - volume 2
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento