D1 - L’uomo artefice del proprio destino (Oratio de hominis

DOCUMENTO 1 L uomo artefice del proprio destino Giovanni Pico della Mirandola, Oratio de hominis dignitate Audio LETTURA Figlio del signore della Mirandola, una piccola corte feudale vicino a Modena dove nasce nel 1463, Pico studia diritto canonico a Bologna e a Ferrara. Dopo aver soggiornato a Padova, approfondendo lo studio di Aristotele, si trasferisce nel 1484 a Firenze, dove entra nell ambiente che gravita attorno al filosofo Marsilio Ficino e al suo cenacolo neoplatonico presso la corte medicea. Nel 1485 è a Parigi, alla Sorbona, dove matura il proposito di convocare a Roma un convegno di dotti per sottoporre alla loro discussione le proprie tesi filosofiche finalizzate ad assicurare una «concordia tra tutte le scuole di pensiero. Come discorso d apertura per il convegno, Pico scrive l Oratio de hominis dignitate (Discorso sulla dignità dell uomo), che si può considerare il manifesto dell Umanesimo italiano. Ma il convegno, fissato per il 1487, viene impedito dalla censura papale. Rifugiatosi in Francia, lo studioso viene catturato e incarcerato per ordine di papa Innocenzo VIII, prima di essere liberato grazie all intervento di Lorenzo il Magnifico, che lo ospita in una villa di Fiesole. Qui compone alcune delle sue opere maggiori e si avvicina sempre più a Savonarola. Muore, forse avvelenato, nel 1494. L autore Il testo è un inno alla libertà dell uomo, il quale gode del privilegio di poter scegliere in piena autonomia se abbassarsi a vivere come le bestie o innalzarsi al livello di Dio. la terra, non più il cielo, la sede prediletta da Dio. Il creatore necessitava dell esistenza di qualcuno capace di apprezzare la sua opera. L uomo non ha una natura specifica: può quindi determinare da solo ciò che sarà. una tipica espressione dell antropocentrismo umanistico. L autore esulta dinanzi alla generosità di Dio nel concedere la libertà all uomo. Già il Sommo Padre, Dio creatore, aveva foggiato, secondo le leggi di un arcana1 sapienza, questa dimora del mondo, quale ci appare, tempio augustissimo della divinità. Aveva abbellito con le intelligenze la zona iperurania,2 aveva avvivato di anime eterne gli eterei globi,3 aveva popolato di una turba di animali d ogni specie le parti vili e turpi del mondo inferiore. Senonché, recato il lavoro a compimento, l Artefice desiderava che ci fosse qualcuno capace di afferrare la ragione di un opera sì grande, di amarne la bellezza, di ammirarne la vastità. Perciò, compiuto ormai il tutto [ ] pensò da ultimo a produrre l uomo. [ ] Stabilì finalmente l ottimo Artefice che a colui cui nulla poteva dare di proprio fosse comune tutto ciò che aveva singolarmente assegnato agli altri. Perciò accolse l uomo come opera di natura indefinita e postolo nel cuore del mondo così gli parlò: «Non ti ho dato, o Adamo, né un posto determinato, né un aspetto proprio, né alcuna prerogativa tua, perché quel posto, quell aspetto, quelle prerogative che tu desidererai, tutto secondo il tuo voto e il tuo consiglio4 ottenga e conservi. La natura limitata degli altri è contenuta entro leggi da me prescritte. Tu te la determinerai da nessuna barriera costretto, secondo il tuo arbitrio, alla cui potestà ti consegnai. Ti posi nel mezzo del mondo perché di là meglio tu scorgessi tutto ciò che è nel mondo. Non ti ho fatto né celeste né terreno, né mortale né immortale, perché di te stesso quasi libero e sovrano artefice ti plasmassi e ti scolpissi nella forma che avresti prescelto. Tu potrai degenerare nelle cose inferiori che sono i bruti;5 tu potrai, secondo il tuo volere, rigenerarti nelle cose superiori che sono divine . O suprema liberalità6 di Dio padre! O suprema e mirabile felicità dell uomo! A cui è concesso di ottenere ciò che desidera, di essere ciò che vuole. 1 arcana: misteriosa, non afferrabile dalla mente umana. 2 zona iperurania: nella filosofia platonica, è il luogo posto oltre il cielo, dove risiedono le idee. 3 eterei globi: gli astri. 4 secondo il tuo voto e il tuo consiglio: secondo il tuo desiderio e la tua volontà. 5 i bruti: le bestie. 6 liberalità: generosità. L EPOCA E LE IDEE / 23

Il magnifico viaggio - volume 2
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Il Quattrocento e il Cinquecento