Il magnifico viaggio - volume 2

Parigi centro di gravità Nella prima parte del poema la guerra si svolge a Parigi, mentre nella seconda parte la città di riferimento diventa Arles, dove si ritirano i Saraceni dopo la sconfitta. Parigi, in particolare, in quanto sede dell accampamento cristiano, rappresenta una sorta di centro morale del poema, essendo la città cristiana da cui tutti i cavalieri partono e poi ritornano, magari dopo essersi smarriti inseguendo passioni profane. A Parigi il poema si apre con la fuga di Angelica, e a Parigi si chiude con il duello finale tra Ruggiero (nel frattempo convertitosi al cristianesimo) e Rodomonte, che, con la morte di quest ultimo, sancisce la vittoria dei paladini cristiani e di Carlo Magno. Altri luoghi appartengono invece a una geografia fantastica. il caso del castello incantato del mago Atlante che insieme alla selva in cui fugge Angelica e all isola della maga Alcina simboleggia l instabilità delle cose e delle passioni terrene, viste come illusorie e fallaci. Qui si incontrano gran parte dei personaggi, che si riconoscono tra di loro, mentre credono di trovare ciò che cercano: sono invece vittime dell incanto, di una magia che illude e confonde, rappresentazione della dimensione irrazionale che governa la vita. O ancora è il caso della Luna, che è il simbolo di una realtà separata e dunque alternativa a quella terrena, una sorta di mondo perfetto (privo, cioè, dei limiti e delle ambiguità di quello reale), a cui solo Astolfo, in qualità di esecutore della volontà divina, può accedere per recuperare il senno di Orlando. Infine troviamo nel poema un altro luogo meno definito, ma tipico delle avventure ariostesche: la selva. Non si tratta più dell allegoria dantesca delle tenebre del peccato, bensì del labirinto inestricabile in cui si smarriscono irrimediabilmente i desideri e le aspirazioni degli uomini. Essa costituisce dunque il luogo dove ci si perde e ci si incontra, metafora del caos del mondo e della realtà umana, nella cui complessità appare assai difficile orientarsi. La selva è dunque, per i personaggi, l ambiente del disorientamento e dello smarrimento di sé stessi. Lontani dal centro, verso la follia In questi scenari diversi, i personaggi del Furioso, al di là delle singole vicende, sono tutti accomunati dalla ricerca del proprio oggetto del desiderio (la qu te tipica dei romanzi di avventura del ciclo bretone-arturiano). In questo continuo inseguimento si racchiude il significato dell esistenza: un cercare, cercare, e ancora cercare, che qui non ha nessuna motivazione religiosa, ma è spinto da un impulso mondano, esclusivamente terreno. Uomini o donne, cristiani o Saraceni bramano sempre qualcosa, che è per alcuni la conquista della persona amata, per altri il ritrovamento di un arma perduta: desiderio che li distoglie dai propri compiti, indirizzandoli verso nuove mete. Purtroppo però questo viaggiare ininterrotto non porta mai alla meta, ma anzi conduce sempre lontano dall oggetto desiderato e spesso indietro al punto di partenza. La ricerca così si rivela inutile, inappagata, fonte pericolosa di smarrimento psicologico e, come per il povero Orlando, di follia. Il movimento che caratterizza i personaggi è dunque di tipo centrifugo: essi si trovano a muoversi, spesso malgrado sé stessi, allontanandosi dalla strada sulla quale i loro doveri cavallereschi dovrebbero indirizzarli. Ciò segna una sostanziale differenza rispetto all epica carolingia, dove i paladini erano tutti proiettati verso l unico bene comunemente riconosciuto, cioè la difesa della fede cristiana; qui il loro orizzonte psicologico è invece completamente diverso, tesi come sono a rincorrere obiettivi personali. Approfondisci LETTURA CRITICA di Gianni Celati Un universo senza limiti Lo spazio percorso dai cavalieri è tutto orizzontale: non tragga in inganno il viaggio di Astolfo sulla Luna, che non ha nulla di trascendente, configurandosi semmai come un espediente narrativo, un estrema concessione al gusto dell avventuroso e dell esotico, una fan- L AUTORE / LUDOVICO ARIOSTO / 225

Il magnifico viaggio - volume 2
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento