Il magnifico viaggio - volume 2

L obiettivo di questo versatile scrittore è, in effetti, sfruttare tutti gli spazi del crescente mercato editoriale per conquistarsi un posto di rilievo, libero dai condizionamenti della politica e indipendente rispetto alle esigenze della corte. Non a caso proprio a questo ambiente è dedicato il Ragionamento delle corti (1538), che può essere considerato l antitesi polemica al Cortegiano di Castiglione ( p. 125): il luogo esaltato dalla trattatistica ufficiale rinascimentale diventa qui il simbolo dell ipocrisia e del trasformismo, della corruzione e della mancanza di libertà. Anche la sua opera teatrale più fortunata, La Cortigiana (la prima redazione risale al 1525), ha lo stesso intento di rovesciare i luoghi comuni di un ambiente popolato da uomini vanitosi e millantatori. La varietà dei generi e dell ispirazione Contro le norme e le tradizioni imposte dai codici precostituiti, Aretino rifiuta il principio di imitazione per sottolineare il talento personale e assecondare il proprio «naturale , cioè la propria spontanea inclinazione. A questa poetica Aretino rimane sempre coerente: critico del Petrarchismo, vi oppone la produzione satirica delle Pasquinate (1521) e quella scabrosa dei Sonetti lussuriosi (1524); l amore platonico promosso dal classicismo è deformato in chiave grottesca dai Ragionamenti o Sei giornate (1534-1536), «dialoghi puttaneschi in cui si esalta la condizione di cortigiana (qui nel senso di meretrice vera e propria), preferita a quelle di monaca o di moglie. Le opere agiografiche Autore inoltre di tragedie, di opere cavalleresche e di un ricco e vivace epistolario, Aretino scrive anche una serie di testi di argomento sacro e agiografico, tra i quali si segnalano L umanità di Cristo (1535) e le vite di Maria (1539) e di santa Caterina (1540), opere caratterizzate dal gusto dell iperbole e del miracoloso, accentuato per colpire e impressionare il pubblico. Sarebbe tuttavia errato pensare ad Aretino come a un convertito toccato all improvviso dalla fede: anche questa produzione, non certo ispirata da un autentico sentimento religioso, è frutto della capacità istrionica di un autore disposto a tutto pur di far parlare di sé. Lo stile L Anticlassicismo di Aretino si rivela anche sul piano formale nel rifiuto di una scrittura compassata e armonica, di accademia e di scuola. Sempre alla ricerca di effetti sorprendenti ottenuti grazie a una grande vivacità inventiva, Aretino sperimenta un ampia gamma di soluzioni e di registri, in un funambolico gioco letterario che può essere, a seconda delle circostanze e delle esigenze, colto, affabile, colloquiale, plebeo o scurrile. Gentile Bellini, Processione in piazza San Marco, 1496. Venezia, Gallerie dell Accademia. LA CORRENTE / L ANTICLASSICISMO / 181

Il magnifico viaggio - volume 2
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento