L’epoca e le idee

epoca idee L' Concilio di Costanza Termina la Guerra dei Cent anni Caduta di Costantinopoli Pace di Lodi: comincia la politica dell equilibrio 1414-1418 1453 1454 e le 1431 1457 1462 Il De voluptate di Lorenzo Valla espone gli ideali dell «Umanesimo cristiano Johann Gutenberg stampa la Bibbia utilizzando i caratteri mobili Fondazione dell Accademia Platonica di Firenze La storia e la società Il declino dei grandi poteri universali la Chiesa e l Impero, che per la maggior parte del Medioevo avevano costituito l orizzonte della vita politica e culturale europea si fa irreversibile nel corso del Quattrocento, in concomitanza con il consolidamento delle monarchie nazionali. I regni di Inghilterra, Francia, Spagna e Portogallo riescono ad assoggettare territori sempre più ampi, che vengono così posti sotto un unica giurisdizione e controllati da un amministrazione centralizzata in via di espansione e rafforzamento. In Inghilterra e in Francia, in particolare, dopo la lunga e traumatica esperienza della Guerra dei Cent anni (1337-1453) si pongono le basi per la formazione di una prima coscienza nazionale, imperniata sull identificazione tra nazione e sovrano, che sarà il cardine della futura concezione assolutistica dello Stato. Un fenomeno analogo si verifica in Spagna in relazione alla progressiva cristianizzazione della penisola iberica dopo il plurisecolare dominio islamico: si tratta della Reconquista, che si conclude nel 1492 con l occupazione del regno musulmano di Granada. L ITALIA DAI CONFLITTI INTERNI ALLA CONQUISTA STRANIERA A differenza di quanto accade nel resto d Europa, l Italia rimane prigioniera del particolarismo politico. La penisola è frazionata in decine di entità statali di piccole e medie dimensioni, nessuna delle quali riesce a imporre la propria egemonia territoriale. In questo variegato 18 / UMANESIMO E RINASCIMENTO panorama, già dalla seconda metà del Trecento si affermano i cosiddetti Stati regionali o territoriali : il Ducato di Milano, la Repubblica di Venezia, la Repubblica (poi Signoria) di Firenze dominata, dagli anni Trenta del Quattrocento, dalla famiglia dei Medici , lo Stato pontificio e il Regno di Napoli. A fasi alterne, sembra che alcuni di essi possano avere per l unificazione nazionale un ruolo simile a quello svolto dalla monarchia inglese e da quella francese, ma il processo non ha esito analogo, e gli Stati territoriali italiani rimangono formazioni piccole e deboli. Dominati da un unico signore o da un oligarchia, essi si rivelano incapaci di raggiungere l efficienza amministrativa dell Inghilterra e della Francia e non sono in grado di allargare le basi della legittimazione politica a strati più ampi della società. Ne consegue una condizione di continua instabilità, sia per quanto riguarda la situazione interna il fenomeno delle congiure e dei conflitti tra fazioni è pressoché costante sia per quanto attiene alla politica estera, caratterizzata da continue guerre, accordi segreti, piani di spartizione. La conflittualità ha termine solo con la pace di Lodi del 1454, che inaugura una politica dell equilibrio destinata a durare fino alla fine del secolo. L accordo, siglato tra i maggiori Stati italiani, prevede il mantenimento dello status quo (e quindi la rinuncia a imporre la propria egemonia sugli altri), la reciproca collaborazione volta a preservare l ordine interno e l alleanza contro un eventuale attacco straniero (la cosiddetta Lega Italica ).

Il magnifico viaggio - volume 2
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento