Giovanni Della Casa

Giovanni Della Casa La formazione giuridica Gli incarichi religiosi Lo scopo e il contenuto del Galateo LA VITA Nato nel 1503 a Borgo San Lorenzo, nel Mugello, da una ricca famiglia fiorentina, Giovanni Della Casa lascia gli studi giuridici, intrapresi a Bologna, per trasferirsi a Roma, dove inizia la carriera ecclesiastica: una scelta, questa, dettata più dal calcolo che da un autentica inclinazione, come testimoniano i suoi costumi liberi e la giovanile attività di scrittore licenzioso. Sotto la protezione dell influente famiglia dei Farnese, nel 1544 viene eletto arcivescovo di Benevento e poi inviato come nunzio pontificio a Venezia, da dove segue l andamento del Concilio di Trento. A Venezia istituisce il tribunale dell Inquisizione e compila, nel 1549, un primo Catalogo dei libri proibiti. La morte di papa Paolo III (1549) gli impedisce di diventare cardinale, un desiderio che non riuscirà mai a realizzare. Dopo un breve soggiorno romano, ritorna in Veneto, dove si impegna nella composizione del Galateo e delle Rime. Richiamato a Roma da papa Paolo IV come segretario di Stato, vi muore poco dopo, nel 1556. LE OPERE Dedicato al vescovo Galeazzo (in latino Galatheus, da cui il titolo) Florimonte, il Galateo overo de costumi, trattato composto tra il 1551 e il 1556, esce postumo nel 1558, trent anni dopo Il Cortegiano di Castiglione, a cui a grandi linee intende ispirarsi. L opera è presentata dall autore come un trattato «nel quale sotto la persona di un vecchio idiota [illetterato] ammaestrante un suo giovinetto, si ragiona de modi che si debbono tenere o schifare [evitare] nella comune conversazione . L intento è perseguito da Della Casa con grande coerenza. Il Galateo infatti si prefigge lo scopo di disciplinare tutti gli aspetti della vita in società commisurandoli al criterio della «misura , cioè a una decorosa valutazione di convenienza. La conversazione, il contegno da tenere a tavola, l abbigliamento, il rapporto con le donne: in ciascuno di questi e altri ambiti mondani il Galateo offre precetti precisi e vincolanti per comportarsi onorevolmente, conformandosi il più possibile all ambiente, alle circostanze e alle attese del prossimo. La distanza dal Cortegiano: dall etica all etichetta La spicciola pedagogia pratica di Della Casa ha ormai poco a che vedere con le ambiziose finalità intellettuali che animavano l ideologia di Castiglione. Si passa dall etica all etichetta, dalle qualità morali e culturali alle buone maniere, dalle virtù interiori del cortigiano perfetto alle regole banali dell uomo di mondo. Il sublime sentimento della misura, che Castiglione traduceva nel termine «grazia , è ora interpretato come un ossequio alla «convenevolezza , un culto formale di virtù minori da esercitare nelle relazioni sociali. In quest ottica, la rinuncia alla forma del dialogo non è senza significato: basta una sola voce a impartire le lezioni utili a fare bella figura in società. L originale petrarchismo delle Rime Oltre che per il Galateo, Della Casa merita di essere ricordato anche per la produzione poetica (di cui presenteremo un esempio nell Unità dedicata al Petrarchismo, p. 141). Le sue Rime, pubblicate postume anch esse, si inseriscono nel solco tracciato da Petrarca, rivisitato però in chiave personale, con una particolare intensificazione del tono cupo e drammatico. Pervase da una sottile inquietudine e da una sofferta interiorità, riflettono una tendenza comune legata soprattutto al diffondersi del tipo di religiosità imposto dalla Controriforma. IL GENERE / LA TRATTATISTICA RINASCIMENTALE / 133

Il magnifico viaggio - volume 2
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento