I cristiani sono ormai a un passo dalla vittoria. Ma Solimano, il re dei turchi, dall’alto della torre di David, dove si sono rifugiati gli ultimi difensori della città, riflette non tanto sul destino di sconfitta e di morte che incombe su di sé, quanto sulla tragica condizione di tutti gli uomini. Non per questo depone il suo orgoglio, apprestandosi invece a gettarsi nella mischia, per l’ultima volta, prima di essere ucciso da Rinaldo.
T11 - Solimano e la tragica condizione umana
T11
Solimano e la tragica condizione umana
Gerusalemme liberata, canto XX, ott. 73-75
73
Or mentre in guisa tal fera tenzone
è tra ’l fedel essercito e ’l pagano,
salse in cima a la torre ad un balcone
e mirò, benché lunge, il fer Soldano;
5 mirò, quasi in teatro od in ▶ agone,
l’aspra tragedia de lo stato umano:
i vari assalti e ’l fero orror di morte,
e i gran giochi del caso e de la sorte.
74
Stette attonito alquanto e stupefatto
10 a quelle prime viste; e poi s’accese,
e desiò trovarsi anch’egli in atto
nel periglioso campo a l’alte imprese.
Né pose indugio al suo desir, ma ratto
d’elmo s’armò, ch’aveva ogn’altro arnese:
15 «Su su», gridò «non più, non più dimora:
convien ch’oggi si vinca o che si mora».
75
O che sia forse il proveder divino
che spira in lui la furiosa mente,
perché quel giorno sian del palestino
20 imperio le reliquie in tutto spente;
o che sia ch’a la morte omai vicino
d’andarle incontra stimolar si sente,
impetuoso e rapido disserra
la porta, e porta inaspettata guerra.
DENTRO IL TESTO
I contenuti tematici
Siamo alle battute finali della guerra. Dall’alto della torre, Solimano contempla il teatro di guerra e riflette sulla sorte dell’uomo. Feroce e coraggioso, il condottiero arabo è colto come in un momento di perplessa solitudine. Non aveva mai visto così bene la guerra come ora, non ne aveva mai colto più chiaramente l’essenza crudele. Come se fosse a teatro o assistesse a un torneo, per una volta spettatore e non attore protagonista, Solimano contempla l’aspra tragedia de lo stato umano (v. 6).
Capo efferato e assetato di vendetta, il re adesso è però mostrato nella sua umana debolezza, sorpreso da un rovello amaro e filosofico che rende più complessa la sua figura di uomo, arricchita dalle pieghe misteriose e inimmaginabili della sua coscienza. Eppure proprio la ferocia della guerra, ora scoperta fino in fondo insieme alla caducità della vita terrena, suggerisce a Solimano un improvviso, estremo atto volontaristico: lo aspettano il combattimento in prima fila e una morte che probabilmente egli stesso ha già previsto.
VERSO LE COMPETENZE
Comprendere
1 Che cosa osserva Solimano dall’alto della torre e quale decisione prende?
Analizzare
2 La scena di Solimano sulla torre ha molto di teatrale. Rintraccia nel testo i punti in cui Tasso mette esplicitamente l’accento su questo aspetto.
Interpretare
3 Quale visione della vita si evince da queste ottave? E in che modo si concilia con l’ideologia cristiana?
scrivere per...
argomentare
4 Secondo la critica, Solimano è un eroe moderno, vicino alla nostra sensibilità. Sei d’accordo? Esprimi il tuo parere in un breve testo di circa 20 righe.
Dibattito in classe
5 Confronta l’atteggiamento di Solimano verso la guerra e la morte imminente con quello di altri personaggi della letteratura e del cinema che conosci e discuti delle similitudini e differenze con i tuoi compagni.
Il magnifico viaggio - volume 2
Il Quattrocento e il Cinquecento