Il magnifico viaggio - volume 1

75 80 85 90 95 100 105 110 115 120 male a causa di qualche rumore: non ci sarebbe alcun piacere per noi se il siniscalco, che dorme qui, fosse svegliato da un rumore provocato da noi. giusto dunque che me ne vada: non ne verrebbe niente di buono se notasse la mia presenza qui . «Signora , dice lui, «andate pure, ma non abbiate alcuna paura: non farò il minimo rumore. Riuscirò a sfilare così dolcemente queste sbarre che nessuno si sveglierà . Allora la regina si allontana e lui si prepara e si dispone a vincere la finestra. Si attacca ai ferri, li tira, li scuote, così bene che finisce per smuoverli e infine a strapparli via. Ma le sbarre sono di un ferro assai tagliente: resta ferito il mignolo fino al muscolo, e dal dito vicino salta via troncata la prima falange; ma lui del sangue che ne stilla goccia a goccia non si accorge neppure: su ben altro è appuntato8 il suo pensiero. La finestra non è molto bassa, ma Lancillotto la scavalca rapidamente e in tutta libertà. Scorge Keu che dorme nel suo letto, quindi si avvicina al letto della regina, davanti al quale si inchina adorante, poiché non crede in nessuna santa reliquia quanto crede in lei. E la regina gli tende le braccia, e poi lo stringe e lo tiene stretto al cuore attirandolo accanto a sé nel suo letto, dove gli fa la più dolce accoglienza che sia possibile, a ciò invitata da Amore e dal suo cuore. Amore la induce a riceverlo così. Ma se lei prova per lui un grande amore, lui la ricambia centomila volte di più. Adesso sì che Lancillotto possiede tutto ciò che desidera, adesso che la regina accetta con gioia la sua compagnia e il suo piacere, poi la tiene tra le braccia e lei tiene lui tra le sue. Il piacere che lui prova piacere dei baci, dei sensi è tanto dolce e buono che porta loro una gioia e una sincera meraviglia tali che mai simili furono raccontate o conosciute; ma serberò per sempre il silenzio più assoluto su ciò di cui in un racconto è bene tacere. Di tutte le gioie fu la più squisita e la più deliziosa quella che la storia passa sotto silenzio e mantiene segreta. Per tutta la notte Lancillotto è colmato di gioia e di piacere. Ma il giorno finisce per arrivare, con sua grande tristezza, perché dovrà separarsi dalla sua amata. Alzarsi è doloroso, partire un supplizio. Il suo cuore non cessa di trascinarlo di nuovo là dov è rimasta la regina: se il corpo si allontana, il cuore resta lì. Ma qualcosa del suo corpo anche è rimasto: le lenzuola sono macchiate e tinte del sangue che è piovuto9 dalle sue dita. Con profonda amarezza Lancillotto parte, gonfio di sospiri e di lacrime. Non è stato possibile fissare un nuovo incontro: questo lo affligge ma una simile cosa non può darsi. A malincuore attraversa la finestra da cui era entrato con tanto ardore; le sue dita non sono più molto salde, per le ferite che ha ricevuto; eppure raddrizza le sbarre di ferro e le rimette al suo posto, in modo tale che né dal davanti né da dietro, e neppure dai due lati, si capisce che sia stato tolto, rimosso o piegato un solo ferro. Prima di andar via, si volge verso la camera e si inchina come davanti a un altare. Poi parte, con la morte nel cuore; non incontra nessuno che lo riconosca lungo la strada verso il suo alloggio. Si corica senza far rumore, senza svegliare nessuno. Soltanto adesso scopre con sorpresa di avere le dita piagate, ma non se ne preoccupa, perché capisce immediatamente che quelle ferite se le è procurate nello svellere10 l inferriata dalla finestra; non se ne dà pena, poiché avrebbe preferito che gli venissero strappate le braccia dal corpo piuttosto che non riuscire a 8 è appuntato: è volto. 9 è piovuto: è fuoriuscito abbondantemente. 72 / LE ORIGINI E IL DUECENTO 10 svellere: strappare via, sradicare.

Il magnifico viaggio - volume 1
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento