Il magnifico viaggio - volume 1

Glossario Sonetto Composizione metrica (dal francese antico sonet, canzone, canzonetta ) di carattere prevalentemente lirico, composta di 14 versi (quasi sempre endecasillabi nella letteratura italiana), distribuiti in 2 quartine e 2 terzine , con rime disposte secondo precisi schemi. Nel suo schema originario il s. si compone di una prima parte costituita da 8 endecasillabi rimati alternativamente ABABABAB e di una seconda parte costituita da 6 endecasillabi rimati CDECDE o CDCDCD. Lo schema originario subì presto modificazioni. Nella prima parte prevalse, verso la fine del XIII sec., la forma a rime incrociate ABBA ABBA. Nelle terzine vigeva maggiore libertà. Il s. fu un componimento aperto a temi di varia natura, amorosi, morali, politici, artistici, polemici. Con Petrarca il s. si pose sul piano della canzone come grande metro della poesia lirica, e tale restò per tutto il XVI sec. Stanza Nella metrica italiana, altro nome della strofa d una canzone , anche come componimento a sé stante; talora, sinonimo di ottava: le s. di Ariosto, di Tasso; e come titolo: Stanze per la giostra di A. Poliziano. Questo significato, che si ricollega direttamente all accezione originaria (di fermata ), deriva dal fatto che la strofa o l ottava, racchiudendo un senso compiuto, comporta alla sua fine una pausa, un riposo, che ne costituisce la caratteristica. Strambotto Breve componimento monostrofico (di solito di 6 o 8 versi) in endecasillabi , d intonazione popolare e di contenuto in prevalenza amoroso (ma anche satirico), sviluppatosi tra il XIV e il XV sec. in Sicilia e in Toscana. Si presenta sia 716 come struttura a sé stante (s. spicciolato) sia in serie continuate. Venne in voga nella poesia d arte tra il XV e il XVI sec. Ne composero nel Quattrocento L. Giustinian, A. Poliziano, Lorenzo il Magnifico, il Cariteo, F. Galeota. In seguito decadde, finché fu recuperato, nel secondo Ottocento, da poeti come G. Carducci, S. Ferrari, G. Pascoli. Gli s. furono anche musicati: negli esempi di s. del XV e XVI sec. (le raccolte di O. Petrucci ne contengono un certo numero) il testo aveva la forma metrica dell ottava e la musica era nello stile delle frottole. Terzina Strofa di 3 versi (detta anche terzetto), che s incontra, per es., nel madrigale e nel sonetto . Come metro a sé (detto anche terza rima), si compone di 3 endecasillabi , di cui il 1° rima con il 3°, mentre il 2° dà la rima al 1° e al 3° della t. seguente; la serie si chiude con un verso che rima con il 2° dell ultima t. (ABA BCB YZY Z); usata per la prima volta da Dante, è detta anche t. dantesca. T Trobar clus Lo stile di alcuni poeti provenzali (per es., Marcabruno e Raimbaut d Aurenga): intenzionalmente difficile ed ermetico, si esprimeva attraverso parole rare, strutture ritmiche e sintattiche complesse, raffinatezze formali e concettuali. Per estensione, l espressione è usata, talvolta, con riferimento a poeti d altra epoca, anche contemporanei, per porre in evidenza la componente ermetica della loro poesia. Tenzone Disputa poetica in uso nella letteratura medievale, di origine provenzale. Nella lirica provenzale, infatti, si designò con tenso uno scambio di strofe o di poesie che due poeti si indirizzavano in forma polemica, a volte in tono di elegante e dotta discussione, altre volte con acredine personale, su argomenti vari (amorosi, morali, politici). Probabilmente iniziò come uno scambio di poesie intere, ma presto si preferì un dialogo a strofe alternate, sicché si ebbe un unico componimento dovuto alla collaborazione di due poeti: forma questa divenuta la più regolare dopo la metà del XII sec. In molti casi l intera t. era opera di un solo poeta, che si fingeva in polemica con altri. S impegnarono in t., tra i meridionali, Giacomo da Lentini, I. Mostacci, Pier delle Vigne e, fra i toscani e gli Stilnovisti, Guittone d Arezzo, G. Cavalcanti, Cino da Pistoia ecc. Notevole è la t. (3 coppie di sonetti) tra Dante e il suo amico Forese Donati. Topos Luogo comune, motivo ricorrente, in un opera, nella tematica di un autore o di un epoca. Plurale topoi. Trobar leu Lo stile agevole e piano di quei poeti provenzali (per es., Jaufré Rudel e Bernart de Ventadorn) che rifiutavano polemicamente le complicazioni formali del trobar clus , in nome di una poetica semplice e facilmente accessibile. V Volta Nella metrica italiana, ciascuno dei due periodi ritmici in cui si può dividere la sirma della canzone . Nella ballata , il terzo periodo della stanza , che è conforme alla ripresa .

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Dalle origini al Trecento