Il magnifico viaggio - volume 1

tanto che se non la avesse vista voler bene così carnalmente12 ai suoi figli, fino a quando lui glielo aveva permesso, avrebbe pensato che lo facesse perché non gliene importava niente, e invece dovette riconoscere che lo faceva per partito preso. I suoi sudditi, convinti che Gualtiero avesse fatto uccidere i suoi figli, lo condannavano in coro e lo consideravano un uomo crudele, e avevano un enorme compassione per la moglie, che d altra parte alle donne che la compativano per una simile morte dei suoi figli non disse mai altro che lei era d accordo con colui che li aveva generati. Ma, quando erano già passati parecchi anni dalla nascita della bambina, a Gualtiero sembrò arrivato il momento di sottoporre alla prova definitiva la sopportazione di sua moglie: davanti a molti dei suoi disse che assolutamente non ne poteva più di avere per moglie Griselda e che si era reso conto di essersi comportato male e da sventato quando l aveva presa, e che perciò voleva chiedere al papa di dargli la dispensa13 per lasciare Griselda e risposarsi con un altra. Quei bravi uomini lo rimproverarono molto, ma lui rispose solo che doveva essere così e basta. Griselda sentendo questi discorsi e vedendosi nella prospettiva di dover tornare a casa di suo padre e forse a fare la guardiana di pecore come una volta, mentre un altra donna avrebbe preso il suo posto accanto all uomo che lei amava con tutta l anima, si affliggeva dolorosamente in cuor suo; ma come aveva sopportato gli altri insulti del destino, così si preparò a sopportare questo senza lasciar trasparire nessuna emozione. Non molto tempo dopo, Gualtiero si fece arrivare delle false lettere da Roma e fece credere ai suoi sudditi che con quelle il papa gli dava la dispensa per prendere un altra moglie e ripudiare Griselda: quindi la fece chiamare e in presenza di molte persone le disse: «Donna, per concessione del papa io posso sostituirti con un altra moglie; e dato che i miei antenati sono stati della grande nobiltà e feudatari di queste terre, mentre i tuoi sono sempre stati dei volgari pecorai, ho deciso che tu non sia più mia moglie e che te ne torni a casa di Giannucolo con la dote che mi avevi portato; poi io mi porterò a casa un altra che ho già trovato, adatta a me . Griselda udendo queste parole trattenne le lacrime con uno sforzo intensissimo e, facendo violenza alla propria sensibilità, gli rispose: «Il padrone siete voi: io ho sempre saputo che la mia bassa estrazione sociale non poteva adattarsi alla vostra nobiltà, e mi rendevo conto che ciò che sono stata con voi era una grazia vostra e di Dio; non ho mai considerato il mio stato come un possesso avuto una volta per tutte, ma sempre come un prestito: a voi piace rivolerlo indietro, e a me deve piacere, e piace, restituirvelo. Ecco l anello col quale mi sposaste, riprendetevelo. Mi ordinate di portar via la dote che ho portato: a voi non servirà il commercialista e a me non servirà neanche una valigia, perché non mi è uscito di mente che voi mi aveste nuda. Se ritenete decente che quel corpo nel quale io ho portato i vostri figli sia visto da tutti, me ne andrò nuda; ma vi prego di dar ordine che io possa portar via almeno una sottoveste in cambio della verginità che portai qui e che non porto via . Gualtiero, che moriva dalla voglia di piangere, riuscì a restare impassibile e disse: «Prenditi una sottoveste . Tutti quelli che stavano attorno lo supplicavano di darle almeno un vestito, perché non stava bene che colei che era stata sua moglie per più di tredici anni fosse vista uscire da casa sua in una tenuta così miserabile e indecente, in sottoveste. Ma le preghiere furono inutili: Griselda, in sottoveste e scalza e senza niente in testa, salutò tutti, uscì di casa e se ne tornò dal padre, tra le lacrime di compassione di tutti quelli che la videro. Giannucolo, che non aveva mai potuto credere sul serio che Gualtiero si tenesse per moglie sua figlia e si aspettava da un giorno all altro una situazione del genere, aveva messo da parte i vestiti che lei si era tolti la mattina in cui Gualtiero l aveva sposata; glieli dette, lei si rivestì e cominciò a fare i mestieri nella casa del padre come faceva un tempo, sopportando alla grande quel brutale voltafaccia del destino nemico. Quando Gualtiero ebbe fatto questo, fece credere ai suoi che era in parola con la figlia di uno dei conti di Panico e, cominciando a fare i preparativi per le nozze, mandò a dire a Griselda di venire da lui, e le disse: «Sto per prendermi in casa la mia nuova sposa, e voglio fare le cose a puntino per i festeggiamenti, ma tu sai che non ho delle brave governanti che sappiano sistemare le camere degli ospiti 12 carnalmente: in modo viscerale, con tutto il corpo. 670 / IL TRECENTO 13 la dispensa: l autorizzazione.

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Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento