Il magnifico viaggio - volume 1

280 285 Il conte da Panago si tornò dopo alquanti dì a Bologna; e Gualtieri, tolto Giannucolo dal suo lavorio,189 come suocero il pose in istato,190 che191 egli onoratamente e con gran consolazione visse e finì la sua vecchiezza. E egli192 appresso, maritata altamente la sua figliuola, con Griselda, onorandola sempre quanto più si potea, lungamente e consolato193 visse. Che si potrà dir qui? se non che anche nelle povere case piovono dal cielo de divini spiriti,194 come nelle reali di quegli195 che sarien più degni di guardar porci196 che d avere sopra uomini signoria. Chi avrebbe, altri che Griselda, potuto col viso non solamente asciutto ma lieto sofferir le rigide e mai più non udite pruove da Gualtier fatte? Al quale non sarebbe forse stato male investito d essersi abbattuto a una che quando, fuor di casa, l avesse fuori in camiscia cacciata, s avesse sì a un altro fatto scuotere il pilliccione che riuscito ne fosse una bella roba.197 189 lavorio: quotidiano lavoro manuale. 190 come suocero in istato: lo collo- cò nella formale condizione di suocero del marchese. 191 che: cosicché. 192 egli: Gualtieri. 193 consolato: felicemente (consolato è aggettivo usato come predicativo del soggetto in funzione avverbiale). 194 divini spiriti: persone dall animo divino. 195 come quegli: come nelle case dei re capitano persone di animo tale. 196 guardar porci: fare i guardiani di maiali. 197 Al quale una bella roba: al quale sarebbe forse stato bene (non sarebbe forse stato male investito, letteralmente, non sarebbe forse ingiustamente accaduto ) se si fosse imbattuto (abbattuto) in una donna tale che, qualora (quando) l avesse mandata via di casa in camicia, si sarebbe fatta scuotere il pelliccione da un altro uomo (a un altro), così che ne sarebbe venuto fuori (riuscito ne fosse) un bel vestito. Qui e altrove in Boccaccio scuotere il pelliccione o farsi scuotere il pelliccione è metafora volgare per significare avere rapporti sessuali . Se la moglie di Gualtieri si fosse unita a un altro uomo, quest ultimo avrebbe potuto ricompensarla con il dono di un vestito elegante: la battuta finale di Dioneo è, come al solito, dissacrante. 1 incocciare a bizzeffe: imbattersi continuamente. 2 annodarmi catene: il riferimento è al matrimo- di Aldo Busi RISCRITTURA in ITALIANO MODERNO Dionèo: Molto tempo fa il marchese di Saluzzo in carica era un giovane chiamato Gualtiero, che era senza moglie e senza figli e non faceva nient altro che andare a caccia di uccelli e non gli passava neanche per l anticamera del cervello di prendere moglie o aver figli: quindi, non era per niente uno stupido. Ma la cosa non piaceva ai suoi sottoposti, che lo pregarono un sacco di volte di sposarsi, in modo che lui non restasse senza eredi né loro senza un padrone, e si offrirono di trovargli una moglie con un tale pedigree che avrebbe dato buoni motivi di speranza e che lui ne sarebbe stato molto contento. Gualtiero gli rispose: «Amici miei, voi mi costringete a fare una cosa che io avevo deciso di non fare assolutamente mai, data la difficoltà di trovare qualcuna con cui si possa stare bene e data la facilità di incocciare a bizzeffe1 nel contrario, e considerato che razza di vita dura è quella di un uomo che va a capitare con una donna non adatta a lui. E se voi dite che mi darete una donna che mi piacerà, pensando di poter giudicare le fighe dal modo di essere dei padri e delle madri, dite una sciocchezza: perché prima di tutto mi chiedo come possiate conoscere i loro padri e i segreti delle madri, e in ogni caso, anche quando si sa chi sono, le figlie sono molto spesso diverse dai padri e dalle madri. Ma visto che siete decisi a annodarmi in queste catene,2 accetterò: però non voglio dover rimproverare nessun altro che me stesso se la cosa dovesse riuscir male, quindi voglio essere io a trovarmela. E vi dico che, chiunque sia quella che mi prenderò, se voi non la tratterete con tutti gli onori dovuti alla vostra signora, vi farò passare tanti guai che capirete quanto mi scoccia dover prendere moglie contro la mia volontà e per causa vostra . Quelli risposero altruisticamente che andava bene tutto, purché si decidesse a sposarsi. Da parecchio tempo a Gualtiero non dispiaceva il modo di fare di una ragazza povera che stava in un villaggio vicino a casa sua; gli sembrava bellissima e pensò che con lei non avrebbe avuto problemi. Perciò, senza preoccuparsi di cercare oltre, decise di sposare questa qui. Fece chiamare il padre, che era poverissimo, e si accordò con lui. nio e ai vincoli che implica. L AUTORE / GIOVANNI BOCCACCIO / 667

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Dalle origini al Trecento