Il magnifico viaggio - volume 1

125 130 135 140 145 150 Il romore fu fatto grande e a cani e al cavaliere,116 e molti per aiutare la giovane si fecero innanzi; ma il cavaliere, parlando loro come a Nastagio aveva parlato, non solamente gli fece indietro tirare, ma tutti gli spaventò e riempié di maraviglia; e faccendo quello che altra volta aveva fatto, quante donne v avea117 (ché ve ne avea assai che parenti erano state e della dolente giovane e del cavaliere e che si ricordavano e dell amore e della morte di lui) tutte così miseramente piagnevano come se a sé medesime quello avesser veduto fare. La qual cosa al suo termine fornita,118 e andata via la donna e l cavaliere, mise costoro che ciò veduto aveano in molti e vari ragionamenti;119 ma tra gli altri che più di spavento ebbero, fu la crudel giovane da Nastagio amata, la quale ogni cosa distintamente veduta avea e udita, e conosciuto che a sé più che ad altra persona che vi fosse queste cose toccavano,120 ricordandosi della crudeltà sempre da lei usata verso Nastagio; per che già le parea fuggir dinanzi da lui adirato e avere i mastini a fianchi. E tanta fu la paura che di questo le nacque, che, acciò che121 questo a lei non avvenisse, prima tempo non si vide122 (il quale quella medesima sera prestato le fu)123 che ella, avendo l odio in amore tramutato, una sua fida cameriera segretamente a Nastagio mandò, la quale da parte di lei il pregò124 che gli dovesse piacer d andare a lei, per ciò ch ella era presta di far tutto ciò che fosse piacer di lui.125 Alla qual Nastagio fece rispondere che questo gli era a grado126 molto, ma che, dove piacesse, con onor di lei voleva il suo piacere, e questo era sposandola per moglie. La giovane, la qual sapeva che da altrui che da lei rimaso non era127 che moglie di Nastagio stata non fosse, gli fece risponder che le piacea. Per che, essendo ella medesima la messaggera,128 al padre e alla madre disse che era contenta d esser sposa di Nastagio, di che essi furon contenti molto; e la domenica seguente Nastagio sposatala e fatte le sue nozze, con lei più tempo129 lietamente visse. E non fu questa paura cagione solamente di questo bene, anzi sì tutte le ravignane130 donne paurose ne divennero, che sempre poi troppo più arrendevoli a piaceri degli uomini furono, che prima state non erano.131 116 il romore cavaliere: si fece un grande strepito contro i cani e il cavaliere. 117 quante donne v avea: tutte le donne che c erano. 118 al suo fornita: portata a termine. 119 ragionamenti: discussioni. 120 a sé toccavano: queste cose si riferivano a lei più che alle altre persone presenti. 121 acciò che: affinché. 122 prima vide: non appena ne ebbe l occasione. 123 il quale fu: il momento adatto giunse quella sera stessa. 124 il pregò: lo pregò. 125 era presta lui: era pronta a fare tutto quanto egli desiderasse. 126 a grado: gradito. 127 che era: non era dipeso da altri se non da lei. 128 essendo... messaggera: dando ella stessa la notizia del matrimonio. 129 più tempo: per molto tempo. 130 ravignane: ravennati. 131 troppo più erano: furono assai più accondiscendenti ai desideri degli uomini di quanto non fossero state prima. DENTRO IL TESTO Un corteggiamento infruttuoso I contenuti tematici Un giovane nobile di Ravenna, Nastagio degli Onesti, è innamorato senza essere corrisposto di una bellissima ragazza, figlia di un altro aristocratico di nome Paolo Traversari. La fredda alterigia della donna non lascia speranze al pretendente, che rischierebbe di dilapidare il proprio patrimonio se i parenti non lo convincessero a lasciare la città. Come accade in altre novelle di Boccaccio, amore e denaro, eros ed economia non vanno d accordo: le azioni grandissime, belle e laudevoli (rr. 10-11) che l innamorato compie, in omaggio alla sua generosa concezione cortese del sentimento, lo mettono a rischio della povertà senza che ciò smuova l animo della donna amata, impassibile e inavvicinabile. L AUTORE / GIOVANNI BOCCACCIO / 617

Il magnifico viaggio - volume 1
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento