Il magnifico viaggio - volume 1

25 30 35 40 45 50 processo di tempo si diminuì in guisa,17 che sol di sé nella mente m ha al presente lasciato quel piacere che egli è usato di porgere a chi troppo non si mette ne suoi più cupi pelaghi navigando;18 per che, dove faticoso esser solea, ogni affanno togliendo via, dilettevole il sento esser rimaso.19 Ma quantunque cessata sia la pena, non per ciò è la memoria fuggita de benifici già ricevuti, datimi da coloro a quali per benivolenza da loro a me portata erano gravi le mie fatiche;20 né passerà mai, sì come io credo, se non per morte. E per ciò che la gratitudine, secondo che io credo, trall altre virtù è sommamente da commendare21 e il contrario da biasimare, per non parere ingrato ho meco stesso proposto22 di volere, in quel poco che per me23 si può, in cambio di ciò che io ricevetti, ora che libero dir mi posso, e se non a coloro che me atarono,24 alli quali per avventura per lo lor senno o per la loro buona ventura non abisogna, a quegli almeno a quali fa luogo,25 alcuno alleggiamento prestare.26 E quantunque il mio sostentamento,27 o conforto che vogliam dire, possa essere e sia a bisognosi assai poco, nondimeno parmi quello doversi più tosto porgere dove il bisogno apparisce maggiore, sì perché più utilità vi farà e sì ancora perché più vi fia caro avuto.28 E chi negherà questo, quantunque egli si sia, non molto più alle vaghe donne che agli uomini convenirsi donare?29 Esse dentro a dilicati petti, temendo e vergognando, tengono l amorose fiamme nascose, le quali quanto più di forza abbian che le palesi30 coloro il31 sanno che l hanno provate: e oltre a ciò, ristrette32 da voleri, da piaceri, da comandamenti de padri, delle madri, de fratelli e de mariti, il più del tempo nel piccolo circuito33 delle loro camere racchiuse dimorano e quasi oziose sedendosi, volendo e non volendo in una medesima ora,34 seco rivolgendo diversi pensieri, li quali non è possibile che sempre sieno allegri. E se per quegli35 alcuna malinconia, mossa da focoso disio,36 sopraviene nelle lor menti, in quelle conviene che con grave noia si dimori, se da nuovi ragionamenti non è rimossa:37 senza che38 elle sono molto men forti che gli uomini a sostenere;39 il che degli innamorati uomini non avviene, sì come noi possiamo apertamente vedere. Essi, se alcuna malinconia o gravezza di pensieri gli affligge, hanno molti modi da alleggiare o da passar40 quello, per ciò che41 a loro, volendo essi, non manca l andare a 17 in processo guisa: con il passar del tempo diminuì in modo tale. 18 che egli navigando: che è solito offrire a coloro che navigando (nel mare dell amore) non si avventurano troppo nei suoi mari più profondi (cupi pelaghi). 19 per che rimaso: perciò, mentre prima mi era faticoso, essendo venuto meno ogni affanno, mi è rimasto solo il lato piacevole. 20 da coloro fatiche: dalle persone alle quali, per il bene che mi volevano, risultavano dolorose. 21 commendare: lodare. 22 ho proposto: ho deciso. 23 per me: da parte mia. 24 me atarono: mi aiutarono. 25 a quali fa luogo: a cui occorre. 26 alleggiamento prestare: recare sollievo. 27 sostentamento: sostegno. 28 più avuto: sarà accolto con mag- gior piacere. 29 E chi negherà donare: e chi negherà che questo aiuto, per quanto piccolo possa essere, convenga molto più donarlo alle donne leggiadre che agli uomini? 30 quanto palesi: quanta forza abbiano in più di quelle manifeste. 31 il: lo. 32 ristrette: condizionate. 33 piccolo circuito: cerchio limitato. 34 volendo ora: combattute nello stesso tempo da voleri diversi. 35 per quegli: per quei pensieri. 36 mossa disio: provocata da un desiderio appassionato. 37 in quelle rimossa: accade necessariamente che con grande dolore rimanga nelle loro menti, se non è allontanata da nuovi pensieri (ragionamenti). 38 senza che: senza considerare che. 39 a sostenere: nel sopportare le soffe- renze. 40 da alleggiare o da passar: per mitigare o per allontanare. 41 per ciò che: perché. Le parole valgono biasimare Il francese antico blasmer da cui deriva l italiano biasimare ha la stessa etimologia di bestemmiare : chi biasima intende formulare tacitamente o apertamente un giudizio negativo, per lo più di natura morale, su una persona o su una cosa. Si biasimano i vizi, i difetti, la condotta altrui e così si censurano comportamenti sociali diffusi: ma talvolta lo si fa con un atteggiamento un po snob, da primo della classe: «Come ti permetti di biasimare il prossimo? Indica quale, tra questi verbi, non è un sinonimo di biasimare: stigmatizzare; disapprovare; deplorare; ottemperare; esecrare. L AUTORE / GIOVANNI BOCCACCIO / 555

Il magnifico viaggio - volume 1
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento