2 - Cortesia e borghesia

I grandi temi capacità umane di sottrarsi al caos del mondo che affiora un primo, fondamentale elemento della mentalità umanistica: la convinzione che il reale sia condizionato solo da forze immanenti e che ogni individuo possa operare autonomamente e in piena libertà per affermare sé stesso. LETTERATURA DAI TEMI ai testi: T4 > p. 560 T5 > p. 572 serve a consolare dalle sofferenze costituisce uno strumento per riflettere sulla vita è il mezzo per raccontare il mondo in tutte le sue sfaccettature specchio dell uomo, arbitro del proprio destino | 2 | Cortesia e borghesia La fusione di valori diversi Sono principalmente due gli universi ideologici e valoriali nel cui ambito Boccaccio si forma e che rifletterà nelle sue opere: quello cortese e quello borghese. Si tratta di sistemi di idee e princìpi antitetici che egli si propone di integrare, in una difficile conciliazione tra la generosità, l eleganza e la magnanimità che costituiscono il fondamento dell etica aristocratica e lo spirito d intraprendenza che anima i comportamenti della nuova classe borghese egemone. Tale sintesi lo porta, al tempo stesso, a criticare gli eccessi di queste due visioni del mondo contrapposte: da un lato i costumi cortesi rischiano di apparire anacronistici, se non vengono filtrati e attualizzati all interno di un contesto sociale ed economico nuovo, nel quale è necessario mirare all utile con ingegno e oculatezza; dall altro la logica mercantile del guadagno, se non è accompagnata da senso della misura e considerazione dei rapporti umani, diventa avidità, grettezza, deprecabile cinismo. Napoli e la corte angioina Su questo modello ideale, che Boccaccio pone alla base del vivere civile, agisce l esperienza biografica concreta dello scrittore, che ha fatto conoscenza diretta, attraverso le vicende della sua vita, di mondi e valori tanto diversi. Il periodo trascorso a Napoli (13271340) lo porta a contatto con la realtà febbrile di una delle maggiori metropoli europee, con il dinamismo di una città portuale vivace e culturalmente assai stimolante, con gli scambi di un mercato variegato e cosmopolita, ma soprattutto gli offre la possibilità di entrare nella sfavillante corte angioina: la vita mondana dell aristocrazia partenopea, fatta di feste sontuose e cerimoniali galanti, lo seduce come uno dei tanti, raffinati racconti della produzione d Oltralpe letti nella biblioteca reale. Firenze, la finanza e i commerci L orizzonte di Boccaccio muta sensibilmente con il ritorno a Firenze insieme al padre, che ha esaurito la propria missione finanziaria a Napoli: d ora in poi la sua prospettiva sociale e ideologica sarà stabilmente quella borghese, seppure lo scrittore continuerà a coltivare una struggente nostalgia verso il mondo dorato della corte. 530 / IL TRECENTO

Il magnifico viaggio - volume 1
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento