Il magnifico viaggio - volume 1

dalla realtà e perciò causa di frustrazione. La fuga si configura dunque come un azione disperata: egli sa bene che non sta scappando da un luogo specifico (la sua camera da letto), ma da sé stesso e dalle contraddizioni che lo avvolgono. Questo è il motivo di una scelta per lui insolita: la ricerca della compagnia delle persone, nella speranza di distrarsi e trovare sollievo dalla propria ossessione passionale. Una struttura antitetica Il tessuto retorico Le scelte stilistiche Nel contrapporre due distinti momenti temporali, l autore utilizza una serie di antitesi. Al già del v. 1 (il passato) si contrappone l or del v. 3 (il presente). Al porto del v. 1 si oppone la paura del v. 14. Il porto che era la cameretta (v. 1) ora è stato sostituito, nel v. 13, dal refugio che paradossalmente (chi l pensò mai?, v. 13) è l vulgo (v. 12). I concetti sviluppati nel sonetto sono introdotti attraverso un efficace metafora: la cameretta è un porto che ripara dalle tempeste della vita (vv. 1-2). La cameretta e il letticciuol sono semplici oggetti, che però vengono quasi animati dal poeta perché possano divenire come degli ideali interlocutori ai quali esprimere la propria afflizione interiore. Gli enjambement tra i vv. 1-2 (un porto / a le gravi tempeste), 5-6 (et conforto / in tanti affanni) e 9-10 (e l mio riposo / fuggo) mettono in evidenza l ultima parola del primo verso delle tre coppie, ovvero, rispettivamente, porto, conforto e riposo: termini chiave che rimandano a quella tranquillità psicologica che il poeta va affannosamente cercando. VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE SCRIVERE PER... 1 Perché al v. 12 il poeta definisce il vulgo, cioè la gente, nemico et odioso? 2 Che cos è il secreto al v. 9? 3 Qual è il pensero del v. 10? CONFRONTARE 8 Confronta il desiderio di compagnia espresso in questo sonetto con quanto l autore afferma in Solo et pensoso i più deserti campi ( T9, p. 467). Descrivi in un testo di circa 20 righe analogie e differenze tra gli stati d animo delineati con esempi tratti dai sonetti. 9 Leggi i versi del sonetto di Guido Cavalcanti Noi siàn le triste penne isbigotite riportati di seguito e confrontali con quelli di Petrarca in un brano di circa 15 righe che evidenzi le analogie e le differenze dal punto di vista tematico e linguistico. ANALIZZARE 4 Quale figura retorica introduce l espressione O cameretta (v. 1)? 5 Quale figura sintattica riconosci al v. 4? 6 Che cosa rappresenta dal punto di vista sintattico l espressione chi l pensò mai? (v. 13)? INTERPRETARE 7 Individua nel testo 4 coppie di sostantivi, aggettivi o verbi, e spiegane la funzione completando la tabella. Coppia Funzione Noi siàn le triste penne isbigotite, / le cesoiuzze e l coltellin dolente, / ch avemo scritte dolorosamente / quelle parole che vo avete udite. // Or vi diciàn perché noi siàn partite / e siàn venute a voi qui di presente: / la man che ci movea dice che sente / cose dubbiose nel core apparite. DIBATTITO IN CLASSE 10 La cameretta è il luogo in cui il poeta sta in solitudine: essa è gradita, in quanto è il riparo dalle pene e dagli affanni del mondo, ma allo stesso tempo è tormentosa, perché il poeta è costretto a confrontarsi con le proprie angosce interiori. Quale valore dai tu alla solitudine? qualcosa che cerchi o che rifuggi? Confrontati con i compagni. L AUTORE / FRANCESCO PETRARCA / 493

Il magnifico viaggio - volume 1
Il magnifico viaggio - volume 1
Dalle origini al Trecento